Le Valli Occitane Piemontesi: un tesoro culturale tutto da scoprire
Le Valli Occitane Piemontesi sono un grande territorio, compreso tra la provincia di Torino e la Liguria, dove ancora oggi vengono parlate antiche lingue locali d’origine vivaro-alpina e dunque riferibili alla lingua occitana, una delle parlate più antiche d’Europa.
Il termine vivaro-alpino è stato coniato dal linguista Pierre Bec negli anni Settanta per identificare i dialetti alpini chiamati «gavot», utilizzati dagli abitanti del territorio compreso tra le Alpi Marittime italiane e le Hautes-Alpes francesi.
Si tratta di un’area ricchissima di testimonianze storiche, cultura e tradizioni, che caratterizzano in modo unico ogni singola vallata, offrendo una grandissima varietà di specificità locali, eccellenze culinarie e gastronomiche e attrazioni turistiche tra paesaggi mozzafiato, borghi e meraviglie naturali.
Se non ci sei mai stato, devi assolutamente prenderti del tempo per scoprire la bellezza delle Valli Occitane Piemontesi e immergerti in uno dei più straordinari tesori culturali della nostra regione!
Cosa si intende per lingua occitana?
La lingua occitana è la prima lingua letteraria ad essere stata utilizzata nell’Alto Medioevo dopo il latino, in particolare per le composizioni liriche dei trovatori che, in seguito alla diaspora dalla Spagna, si installarono in Provenza tra l’XI e il XVI secolo. La dolcezza dei suoni di questa lingua neolatina era l’ideale per cantare il nobile sentimento dell’amore nelle ricche e raffinate corti feudali.
Una tradizione poetica che, in realtà, non si è mai del tutto estinta e che perdura tuttora, grazie alla riscoperta delle parlate e dei dialetti locali come patrimonio culturale d’inestimabile valore iniziata negli anni Settanta del secolo scorso.
Infatti, l’occitano è oggi una lingua riconosciuta dallo Stato italiano e utilizzata quotidianamente non solo in Piemonte, ma anche a Guardia Piemontese, un piccolo comune in provincia di Cosenza, e in buona parte del Sud della Francia, in Spagna e nel Principato di Monaco.
Naturalmente, è un idioma che ha subito notevoli influenze nel corso del tempo e che è caratterizzato da un’innumerevole varietà di inflessioni locali, ma che ha anche saputo mantenere una profonda identità e tradizioni simili nonostante il passare dei secoli.
Quali sono le principali Valli Occitane Piemontesi?
Situate nella parte occidentale delle Alpi piemontesi, le Valli Occitane Piemontesi sono 14, ma solo in alcune è ancora fortemente radicata la cultura autoctona e la lingua occitana. Un tempo queste vallate erano del tutto inaccessibili, perchè disposte parallelamente le une alle altre e intervallate da una serie di catene montuose.
Questa particolare posizione geografica ha costituito un enorme ostacolo alla comunicazione tra le popolazioni locali, le quali hanno però mantenuto ottimi contatti con i vicini abitanti delle zone d’oltralpe, sia a livello economico sia culturale, sociale e linguistico.
La Valle Stura
Una delle Valli Occitane Piemontesi più famose e frequentate è senza dubbio la Valle Stura, da sempre una via di transito importantissima tra la costa ligure e il Basso Piemonte sin dai tempi più antichi.
Il suo territorio, in prevalenza coperto da vaste aree boschive e castagneti, regala panorami mozzafiato con le sue montagne imponenti e i pittoreschi villaggi di montagna, che preservano tradizioni e sapori d’altri tempi.
Una zona ideale per chi ama fare escursioni a piedi e in mountain bike è il grande Parco delle Capanne di Marcarolo, un’immensa riserva naturale istituita nel 1979 per preservare un ambiente naturale unico e ricchissimo di flora e fauna, ma anche di importanti testimonianze storiche.
La Valle Maira
I borghi e le tradizioni della Valle Maira sono perfetti per immergersi nella cultura delle Valli Occitane Piemontesi.
Le case in pietra e le straordinarie formazioni geologiche dei Ciciu del Villar sono solo alcune delle meraviglie di questa incantevole vallata occitana, perfetta per chi ama fare attività sportive all’aria aperta in uno degli ambienti naturali più belli e meglio conservati della nostra regione.
La Valle Grana
Questa bellissima vallata si stende per circa 24 chilometri tra il piccolo comune di Caraglio e il Colle Fauniera senza arrivare a toccare il confine con la Francia.
Un vero paradiso per gli amanti dei formaggi piemontesi più pregiati, tra cui l’ottimo Castelmagno, frutto di una tradizione millenaria e di tecniche di produzione rimaste intatte da secoli.
Uno dei luoghi più visitati di questa Valle Occitana Piemontese è il grande Santuario di San Magno posto a oltre 1700 metri di quota, insieme ai piccoli borghi di Valgrana, Monterosso Grana, Pradleves e Montemale.
La Valle Varaita
Il simbolo della Valle Varaita è senza dubbio il Monviso, la montagna più amata da tutti i piemontesi e da cui nasce il Po. L’intera vallata è coperta di fitti boschi, costituiti in gran parte da Pini Cembri, alcuni in totale purezza come nei pressi di Pontechianale, Casteldelfino e Sampeyre.
La meta perfetta per chi ama fare lunghe passeggiate nella natura e ammirare la bellezza di paesaggi unici al mondo.
La Valle Corsaglia
Pur essendo lunga solo 7 chilometri, la Valle Corsaglia è un piccolo scrigno di natura incontaminata, con i suoi laghi cristallini e le sue cascate spettacolari, ideali per praticare sport acquatici, kayak e pesca sportiva.
Tra i luoghi assolutamente da non perdere ci sono le famose Grotte di Bossea, uno dei siti geologici e archeologici più importanti della nostra regione, e i piccoli borghi di Roburent, Montaldo di Mondovì e Frabosa Soprana.
La Valle Gesso
Nota soprattutto per il suo grande Parco Naturale, la Valle Gesso è una delle Valli Occitane Piemontesi in cui la lingua occitana viene parlata con le caratteristiche più particolari e distintive e che meglio ha conservato le tradizioni locali.
Una delle manifestazioni più antiche e suggestive è la Parlate di Entracque, una sacra rappresentazione della Passione di Cristo, le cui origini risalirebbero al Medioevo e che prevede alcuni dialoghi in occitano antico. Un evento davvero imponente che coinvolge tutto il paese e che si tiene ogni cinque anni, organizzato dalle varie confraternite del paese.
La Valle Vermenagna
A partire dal piccolo comune di Robilante, la Valle Vermenagna si inerpica fino ad arrivare al Colle di Tenda, che costituisce il punto d’incontro tra le Alpi Liguri, le Alpi Marittime e il versante alpino francese. Sin dal XIII secolo, l’area più bassa della valle ha offerto rifugio a gruppi di catari in fuga dal Sud della Francia e questo ha consentito la diffusione della lingua occitana anche nel resto della valle.
Le località più interessanti dal punto di vista turistico della Valle Vermenagna sono Roccavione, dove è anche presente un percorso storico sull’eresia dei catari, Robilante con il suo Museo della fisarmonica, della musica e dell’arte popolare, Vernante con i suoi murales dedicati a Pinocchio e il bellissimo Bosco di Palanfrè, e Limone Piemonte bellissimo comune da visitare in ogni stagione dell’anno per i suoi sentieri nella natura e il suo importante comprensorio sciistico.
Cultura e tradizioni delle Valli Occitane Piemontesi
Essere occitano non è solamente un fatto linguistico, ma una componente culturale che contraddistingue una popolazione, che ha saputo mantenere vive le proprie tradizioni, grazie a feste popolari, opere letterarie e numerosi strumenti tradizionali, tra cui il più celebre è la ghironda, un cordofono che si suona strofinando le corde su un disco.
L’identità delle Valli Occitane si esprime anche con la Croce Occitana, uno stemma a forma di croce di colore giallo su fondo rosso, che riprende il simbolo del Ducato di Tolosa e che compare in tutte le manifestazioni storiche e folkloristiche, insieme all’inno nazionale occitano, Se Chanto, una canzone popolare, che parla dell’amore e della nostalgia per la donna amata, ma anche del coraggio di superare gli ostacoli della vita.
SE CHANTA
Denant de ma fenèstra
lhi a un auselon
Tota la nuèch chanta,
Chanta sa chançonSe chanta, que chante
Chanta pas per ieu
Chanta per ma mia
Qu’es al luènh de ieuAquelas montanhas
Que tan autas son
M’empachan de veire
Mes amors ont sonAutas, ben son autas,
Mas s’abaissarèn
E mas amoretas
Vers ieu tornarènBaissatz-vos montanhas,
Planas levatz-vos
Perquè pòsque veire
Mes amors ont son
Danze e musiche tradizionali delle Valli Occitane Piemontesi
Nelle Valli Occitane Piemontesi la musica e i balli popolari sono parte integrante di un’antica tradizione che combina melodie e danze popolari e di corte, provenienti da diverse regioni europee.
Tra tutte le Vallate Occitane Piemontesi, quelle che non sono state soggette a migrazioni o a frequenti passaggi di eserciti hanno sicuramente conservato meglio gli usi più antichi, che hanno assunto caratteristiche diverse da borgata a borgata e, in alcuni casi, addirittura da famiglia a famiglia, anche se molte di esse si sono perse a causa dell’abbandono delle zone rurali e di montagna.
Tra i balli che hanno resistito al tempo e allo spopolamento ci sono: la “courento d’la
Rocho” diffusa in Val Maira, il “balet di Acceglio” eseguito in rarissime occasioni e “Il rigudin” che ancor oggi si balla in Val Varaita. Questi balli sono arrivati fino ai giorni nostri, grazie alle “baie”, antiche feste popolari, in cui periodicamente si riunivano gli abitanti dei paesi e che seguivano un preciso rituale, conservato solo in pochissime occasioni.
La regina incontrastata della musica occitana è senza dubbio la ghironda, detta anche Viola o Gironda: un cordofono a corde strofinate da un disco di origine medievale, riscoperto solo recentemente, grazie all’impegno di alcuni giovani musicisti, che hanno iniziato a riproporre il repertorio tradizionale e a comporre nuove melodie, affiancando anche percussioni, tastiere e chitarre.
I sapori della cucina occitana
La tradizione gastronomica delle Valli Occitane Piemontesi nasce dal profondo rapporto delle popolazioni locali con la natura e le montagne. I sapori semplici, ma ricchi di profumi di erbe aromatiche, rendono la cucina occitana è molto vasta e ricca di gusti e sapori invitanti e deliziosi.
I piatti più tipici di queste vallate sono la poulënto dë triffoule bou dë froumëntin, una polenta di patate cotta sul poutagé, la bagna cauda e la mata, una torta salata con patate, porri e zucca e talvolta riso, toma o salsiccia.
L’itinerario Occitania a Pè
Nel settembre 2008 è stato inaugurato un percorso di trekking, denominato Occitania a pè, che parte da Vinadio, in Valle Stura e arriva fino a la Vielha in Val d’Aran, superando sia le Alpi sia i Pirenei, tra colline, località d’interesse storico e testimonianze letterarie di una delle lingue più antiche tuttora parlate in Europa. L’itinerario di 177 Km può essere suddiviso in numerose tappe e va dai 600 agli oltre 2700 metri di altitudine.
Se si vuole provare a percorrerne un breve tratto, si può partire dal Parco dei Ciciu di Villar e, seguendo le indicazioni, proseguire verso Pian L’Alba fino a risalire a Borgata Castello. Da qui si raggiunge Rocca Castlas, un punto panoramico molto suggestivo, dove si possono ammirare i ruderi di una antica torre, per poi continuare fino a Sant’Anna di Roccabruna e ridiscendere verso Dronero o i Ciciu del Villar, chiudendo il giro ad anello.
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