Ciciu del Villar, i funghi giganti della Val Maira
Il Ciciu del Villar è una riserva naturale che si trova in Piemonte nel comune di Villar San Costanzo ed è stata istituita nel 1989.
Quest’area è nata per proteggere un fenomeno di erosione molto particolare: le “colonne di erosione”, che si ergono ai piedi del monte San Bernardo.
Queste formazioni sono sculture naturali, con una tipica forma a fungo gigante, il cui cappello è costituito da un masso di gneiss e il gambo è costituito da terra e pietrisco compatti.
In quest’area le colonne di erosione prendono il nome popolare di ciciu, parola piemontese che significa pupazzo, fantoccio.
Approfittando di un giorno di ferie e la zona gialla, seguendo anche i suggerimenti nel gruppo, piccola gita ai Ciciu di Villar, a Villar S. Costanzo, vicino Dronero (Cuneo).Nonostante la neve il sentiero è percorribile con un po’ di attenzione, noi ci siamo limitati al sentiero basso più turistico (ciuciovagando), con una breve digressione su quello escursionistico. Tutto abbastanza ben segnalato, ma nel dubbio basta seguire le impronte!Se siete in zona merita un giro.
A. Trombini (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Ciciu del Villar: storia
I Ciciu del Villar si sono formati al termine dell’ultima era glaciale, in due fasi differenti: lo scioglimento dei ghiacciai che portò il torrente Faussimagna ad esondare, trasportando a valle un’enorme massa di detriti.
Questo portò alla formazione di un terreno rossiccio, ricco di sostanze ferrose, che costituisce i gambi degli attuali funghi di erosione.
In seguito a frane e terremoti i massi del monte San Bernardo rotolarono a valle e le pietre ricoprirono a poco a poco il terreno alluvionale; i fenomeni di erosione portarono all’innalzamento del terreno e alla levigazione dei massi.
Allo stesso modo il terreno subì l’azione erosiva degli agenti atmosferici, mentre il terreno venne portato via facilmente, i sassi fornirono una sorta di “protezione” alle colonne, riparandoli come se fossero ombrelli.
Il risultato è quello che vediamo ancora adesso, con i massi sorretti da colonne di terreno.
Da un recente censimento del ricercatore Alberto Costamagna (2000), sarebbero ben 479 i Ciciu presenti all’interno dell’area.
I Ciciu di Villar San Costanzo (Cn), quando la natura dà spettacolo.
D. Di Novi (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Le leggende sui ciciu
Nei secoli sono molte le leggende ad essersi sviluppate sull’origine di queste formazioni. Ad esempio, secondo una leggenda i ciciu si formerebbero per effetto delle streghe del folclore piemontese oppure sarebbero delle streghe trasformate in pietra.
La leggenda più diffusa narra che i Ciciu si sarebbero formati in seguito ad un miracolo di San Costanzo, un legionario romano che, secondo la tradizione, venne martirizzato intorno all’anno 303-305 d.C durante la persecuzione dei cristiani.
Si narra che San Costanzo fosse arrivato fino al monte San Bernardo e fuggendo dai soldati romani che volevano ucciderlo, ad un tratto si voltò e disse loro:
“O empi incorreggibili, o tristi dal cuore di pietra! In nome del Dio vero vi maledico. Siate pietre anche voi!”
e così si formarono queste sculture.
Questo non bastò però a salvare il santo, che fu ugualmente ucciso sul monte San Bernardo.
In suo onore nel XII secolo nel luogo dell’uccisione venne costruito il santuario di San Costanzo al Monte, visitabile ancora ai nostri giorni.
S. Barbaro (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Visitare i Ciciu di Villar
La Riserva Naturale dei Ciciu del Villar rappresenta una rarità all’interno del panorama piemontese, sia per le caratteristiche geologiche sia per la ricchezza della flora e della fauna che è possibile osservare.
Il bosco è composto principalmente da querce e castagni; inoltre vi sono anche molte specie di uccelli come il picchio rosso, il picchio muratore, il picchio verde, la cinciarella, il falco, la civetta, l’allocco, il barbagianni e la poiana.
Tra i mammiferi vi è la presenza dei ghiri, ma anche di volpi, scoiattoli, donnole, capriole, faine, tassi e cinghiali.
L’area è sempre aperta, è dotata di servizi igienici e aree attrezzate per il pic-nic.
È visitabile gratuitamente, ma per garantire un miglior servizio ai visitatori, dalla primavera all’autunno si richiede ai singoli e ai gruppi un piccolo contributo (3 euro gli adulti; i ragazzi fino a 12 anni non pagano) per mantenere l’apertura del Centro visite, il servizio di informazioni turistiche e la pulizia delle aree attrezzate.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate per scuole, gruppi e singoli visitatori, prenotare visite con pranzo a prezzo convenzionato e organizzare piccoli eventi nella Riserva, come feste di compleanno e altro.
M. Ferni (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Ciciu del Villar percorso
I visitatori possono fruire di diversi percorsi per scoprire la Riserva:
- Percorso turistico: durata 30 min;
- Percorso escursionistico Ciciuvagando: questo percorso è il più impegnativo, inizia da una diramazione del percorso turistico e si snoda lungo la Costa Pragamonti, in direzione del Colle Liretta, con un tempo di percorrenza di circa due ore;
Questo percorso turistico e didattico è una sorta di museo alla scoperta delle peculiarità dell’area protetta.
Il percorso costituisce una sorta di museo, in origine erano strutture utilizzate dai contadini che su questi pendii coltivavano un tempo in maniera intensiva la vite con cui si produceva il “dolcetto di Dronero”. - Percorso ginnico, con 16 stazioni dotate di attrezzi sportivi in legno; inoltre vi è anche la possibilità di raggiungere in circa 3 ore il Colle della Liretta, da cui ci si può lanciare con deltaplano e parapendio.
Dal 2007 l’area è diventata un punto di riferimento per la pratica del bouldering: attività di arrampicata su massi e su formazioni rocciose che si trovano a margine della Riserva e non sui “ciciu” (anche perché è assolutamente vietato arrampicarsi sui “ciciu”, in quanto si rischierebbe di rovinarli irreparabilmente).
A. Trombini (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Ciciu del Villar come arrivare
Per chi arriva da Torino: superata Saluzzo, seguite la S.S. 589, superata Busca proseguite in direzione Dronero sulla S.P. 24. Dopo quasi 10 km troverete il bivio per Villar San Costanzo. Proseguite per circa 2 km seguendo le indicazioni per la Riserva Naturale, dove si potrà parcheggiare l’auto.
Per chi arriva da Cuneo: percorrere la S.S. 22 della Val Maira per circa 20 km in direzione Dronero. Una volta giunti nel paese proseguire per circa in direzione Busca fino al bivio per Villar San Costanzo.
Per chi arriva da Genova: dall”autostrada A6, prendere l’uscita a Mondovì e seguire le indicazioni per Cuneo.