Quanto ci piace quando i membri del gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte ci offrono spunti interessanti per i nostri articoli! Questa volta abbiamo chiesto di consigliarci film e serie TV, naturalmente ambientati in Piemonte, che raccontino storie, caratteristiche e particolarità del nostro territorio per scoprirlo e conoscerlo meglio anche quando siamo a casa e vogliamo goderci una serata in totale relax.

Come sempre abbiamo ricevuto tantissimi suggerimenti e abbiamo così scoperto che, oltre a Torino, sono molti i luoghi utilizzati come ambientazioni per film e serie tv, dai bellissimi laghi Maggiore e d’Orta fino ai più piccoli borghi meno conosciuti, ma sempre suggestivi e affascinanti. Un vero patrimonio di bellezza che ci rende unici e inimitabili!

Perché il Piemonte è considerato la capitale italiana del cinema e della TV?

Forse non tutti sanno che le radici del cinema italiano e della TV affondano proprio in Piemonte! Infatti, la prima proiezione cinematografica italiana dei Fratelli Lumiere fu proprio a Torino nel lontano 1896. Un primato assoluto che ha favorito la nascita della cinematografia in Italia e, successivamente, della radio e della TV con le prime trasmissioni radiofoniche a partire dagli anni Venti del Secolo scorso e, successivamente, televisive dalla sede della RAI in Via Verdi negli anni Cinquanta.

L’importanza della nostra regione dal punto di vista cinematografico e televisivo è stato lo spunto per la nascita di prestigiosi festival internazionali come il TFF – Torino Film FestivalTorino LGBTQICinemAmbiente, Sottodiciotto Film Festival e il ViewFest, un’innovativa rassegna che accoglie le migliori avanguardie del cinema digitale e propone proiezioni, mostre, ospiti ed eventi di assoluto interesse per appassionati di cinema e animazione di tutte le età.

Oltre a ciò, non bisogna dimenticare che a Torino si trova l’unico museo dedicato interamente all’arte cinematografica, il Museo del Cinema all’interno della Mole Antonelliana, e la città è sede del Film Commission Torino Piemonte, una vera fucina di idee e talenti per tutti coloro che si occupano di cinema e televisione in Italia o cercano un punto di riferimento per trovare location per le loro storie.

I primi kolossal internazionali girati in Piemonte

Vi siete mai chiesti dove è stato girato il più grande kolossal del cinema muto italiano? Era il lontano 1914 e Giovanni Pastrone girava Cabiria negli stabilimenti sulla Dora Riparia a Torino.

Nonostante sia stato uno dei film più costosi della storia, Cabiria viene ricordato come una delle più importanti pellicole cinematografiche italiane, in grado di coinvolgere spettatori di tutte le età e di tutti i livelli culturali, da quello più popolare ai maggiori intellettuali dell’epoca.

Il regista si fece affiancare da Gabriele D’annunzio, il quale ideò il titolo del film, i nome dei personaggi e le didascalie, utilizzando il tipico linguaggio aulico delle sue grandi opere letterarie. Un film innovativo e spettacolare per i mezzi a disposizione nei primi anni del Novecento e che fu considerato una sorta di celebrazione delle conquiste italiane nel Nord Africa dopo la guerra italo-turca del 1911.

Un altro film che riscosse un grandissimo successo internazionale fu Riso Amaro, diretto da Giuseppe De Santiis, e interpretato dalla bellissima Silvana Mangano e da Raf Vallone, che all’epoca era un giovane giornalista. La pellicola è ambientata nel 1948 e come set vennero scelte la Cascina Veneria a Lignana e la Tenuta Selve a Salasco tra le risaie della provincia di Vercelli.

Torino e il Piemonte al cinema e in TV tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta

Il decennio a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta è stato uno dei più difficili per Torino e per l’Italia in generale. Il cinema e la televisione hanno preso spunto dalle storie di quotidiana malavita e criminalità per raccontare l’atmosfera che si viveva in città in quel periodo, ma sono anche gli anni in cui in TV compaiono le prime serie televisive di maggiore successo, tratte prevalentemente dai classici della letteratura italiana e internazionale.

I film poliziotteschi e tratti dai grandi romanzi

Nel 1969, il regista Peter Collinson gira a Torino le scene principali del suo film Un colpo all’Italiana. Una pellicola molto famosa a livello internazionale e che è stata inserita nella lista dei 100 migliori film britannici del XX secolo. Ciò che tutti ricordano maggiormente di questo film è la fuga spericolata dei ladri tra le vie di Torino, a bordo di tre mitiche Mini Cooper.

Uno dei film più amati dai membri della nostra community è senza dubbio La Donna della Domenica, un giallo uscito nel 1975, diretto da Luigi Comencini e tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Fruttero e Franco Lucentini. La vicenda si svolge a Torino a metà degli anni Sessanta e i protagonisti sono coinvolti in uno strano omicidio di un professionista torinese, volgare e dalla reputazione discutibile. Gli indizi più importanti si nascondono in un antico proverbio piemontese, La cativa lavandera a treuva mai la bon-a péra (La cattiva lavandaia non trova mai la buona pietra) e tra le bancarelle del mercato del Balon, dove viene ritrovato un secondo cadavere. Il film incassò oltre un miliardo di lire nel 1976 e ancora oggi viene riproposto periodicamente in TV.

Basato su un racconto breve di Edmondo De Amicis è invece il film Amore e Ginnastica, uscito nel 1973 e diretto da Luigi Filippo D’Amico, racconta una storia d’amore nella Torino di fine Ottocento, dove prevalgono sentimenti, passioni, gelosie e tantissimo sport.

Di sicuro non va dimenticato il bellissimo Profumo di Donna diretto da Dino Risi e uscito nelle sale nel 1974. Una bellissima storia d’amore, interpretata da Vittorio Gassmann e che vinse diversi premi prestigiosi a livello internazionale. Alcune delle scene principali del film sono state girate a Palazzo Vittoria, noto anche come la Casa dei Draghi per le sculture che arricchiscono la sua facciata.

Altri film di successo girati a Torino all’incirca nello stesso periodo sono Torino nera, diretto da Carlo Lizzani, Torino violenta, un film poliziesco all’italiana del 1977 e Tony, L’altra faccia della Torino violenta del 1980, una pellicola dello stesso genere, ma che non riscosse lo stesso successo del film precedente. Le storie di questi film sono ambientate interamente a Torino tra sparatorie, sequestri e arresti di pericolosi criminali.

Le serie televisive di maggiore successo

All’incirca negli stessi anni, incominciano ad apparire in TV i primi sceneggiati a puntate. La Freccia Nera (1968) è sicuramente la serie televisiva più vista di quegli anni. Si tratta di una libera interpretazione del famoso romanzo di Robert Louis Stevenson ed è stato girato principalmente nel parco di Monte Moria in provincia di Piacenza, nel parco del Castello ducale di Agliè e tra le strette viuzze del bellissimo ricetto di Candelo.

Appena un anno prima, nel 1967, veniva messo in onda un altro sceneggiato di grande successo, I promessi sposi del regista Sandro Bolchi. Una riproduzione molto fedele del romanzo di Alessandro Manzoni che appassionò moltissimi italiani e che ancora oggi viene ricordato per l’interpretazione di Paola Pitagora nelle vesti di Lucia, di Nino Castelnuovo nei panni di Renzo e di altri numerosi attori celebri, tra cui Lea Massari e Massimo Girotti. Una gran parte delle scene vennero girate nella Certosa di Pavia, a Novi Ligure e nel Castello di Casaleggio Boiro, dimora dell’Innominato.

Nel 1970, la Rai inserì nel suo palinsesto anche una serie televisiva, basata sui racconti di Marcovaldo di Italo Calvino, interpretato da Nanni Loy. Le storie si svolgono principalmente a Torino, di cui si possono ammirare alcuni scorci molto panoramici dalla Mole Antonelliana e da Superga.

I grandi horror di Dario Argento

Un capitolo a parte meritano i film horror di Dario Argento, girati a Torino e nei dintorni della città. Nel 1971 viene girato a Torino Quattro Mosche di Velluto Grigio, il terzo capitolo della Trilogia degli Animali, che comprende L’uccello dalle piume di cristallo del 1970 e Il gatto a nove code del 1971. Torino contribuisce con alcune scene girate nella Galleria Subalpina, dove si trova l’ufficio di Arrosio, uno dei protagonisti del film.

Nel 1975 compare nelle sale italiane il primo vero capolavoro horror della storia del cinema italiano: Profondo Rosso. Nonostante la vicenda sia ambientata a Roma, le scene esterne del film vengono girate in prevalenza a Torino, all’interno di Palazzo Carignano, in Piazza CNL e nella celeberrima Villa Scotti, all’epoca utilizzata come collegio femminile dalle Suore della Redenzione. Una pellicola che ebbe un successo clamoroso a livello internazionale.

Le commedie degli anni Ottanta

Gli anni Ottanta sono l’epoca della spensieratezza, in cui si va al cinema e si guarda la TV principalmente per divertirsi e rilassarsi con storie leggere e poco impegnative.

Nel 1982, Nanni Loy dirige Testa o Croce, un film formato da due episodi con Renato Pozzetto e Nino Manfredi. Il primo episodio, intitolato la Pecorella Smarrita, è stato girato sull’isola di Orta San Giulio, dove il viceparroco Remigio si occupa di gestire la sua parrocchia.

Al Bar dello Sport, diretto da Francesco Massaro e uscito nel 1983, si distingue per un cast particolarmente ricco di comici, a partire da Jerry Calà e Lino Banfi, che interpretano i protagonisti. La storia si svolge principalmente a Torino, tra il mercato di Porta Palazzo, Piazza San Carlo, Piazza della Repubblica e la Mole Antonelliana, sulla cui terrazza è stata girata una delle scene più memorabili di tutto il film.

L’anno successivo, esce nelle sale I due Carabinieri, un film molto divertente diretto e interpretato da Carlo Verdone. Le prime vicende del film si svolgono a Roma, ma successivamente si trasferiscono nel borgo del Piazzo di Biella e a Torino, in particolare in Piazza Carlo Felice e nelle sale della Stazione di Porta Nuova.

Una Spina nel Cuore, del 1986, è l’ultimo film di Alberto Lattuada ed è tratto da un romanzo di Piero Chiara del 1979. La storia è ambientata sul Lago d’Orta, tra Orta San Giulio, Omegna e Miasino, dove si trova la villa di uno dei personaggi del film.

Film e serie TV ambientati in Piemonte tra gli anni Novanta e Duemila

Se nei decenni precedenti i film e le serie TV venivano prevalentemente girate a Torino o nelle zone circostanti, a partire dagli anni Novanta i registi e i produttori iniziano a preferire anche aree più lontane dalla città come le Langhe, il Monferrato e il Canavese.

I film dei grandi registi italiani e stranieri

Tutti giù per terra del 1997 è stato tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Culicchia ed è dedicato a Lindsay Anderson, uno dei maestri del Free Cinema britannico. La pellicola è stata girata in gran parte a Torino e a Monforte d’Alba, dove vive la zia del protagonista.

Del 1998 è invece Così Ridevano, un autentico capolavoro di Gianni Amelio, che vinse il Leone d’oro alla 55ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Le vicende dei protagonisti si svolgono a Torino tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Sessanta in una città in cui è esploso il fenomeno dei migranti dal Sud Italia.

Nel 2000 esce invece nelle sale Il Partigiano Johnny di Guido Chiesa, tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. Nonostante il testo sia una vera pietra miliare della letteratura del Novecento, la pellicola cinematografica non riscuote un grande successo, probabilmente per lo scarso interesse del pubblico nei confronti del tema della Resistenza. Per il set vengono scelti i borghi e i paesaggi del Basso Piemonte e delle Langhe, compresi tra le province di Asti e Cuneo.

Il 2001 è invece l’anno di uscita di Santa Maradona del regista Marco Ponti con protagonista Stefano Accorsi. La storia è ambientata in una Torino piuttosto lugubre, in cui si intrecciano le storie di diversi giovani, tra noia, indolenza ed espedienti per sopravvivere. Lo stesso regista gira a Torino nel 2004 A/R Andata + Ritorno, un film che ha riscosso un notevole successo, la cui storia si dipana tra Porta Palazzo, il Museo Egizio, il Lingotto e il centro della città.

Nel 2004, esce Dopo Mezzanotte è un altro film ambientato a Torino e girato totalmente in digitale da Davide Ferrario all’interno del Museo del Cinema di Torino. Una storia affascinante che è stata più volte premiata in Italia e all’estero.

Davvero particolare è invece Il vento fa il suo giro del 2005, in cui il regista Giorgio Diritti racconta un evento realmente accaduto a Fredo Valla, lo sceneggiatore del film. Gli attori recitano in un misto di lingua italiana, occitana e francese. Le vicende sono ambientate in Valle Maira, in particolare nella piccola frazione di Prazzo del comune di Ussolo e a Ostana. Durante le riprese sono intervenuti anche i componenti della famosa band occitana Lou Dalfin.

Nello stesso anno esce anche I giorni dell’abbandono di Roberto Faenza. La pellicola, interamente ambientata a Torino, è stata tratta da un romanzo di Elena Ferrante e narra la storia di rinascita di una donna, che sembrava essere stata sconfitta dalla vita e dalla disperazione per un amore perduto. Più divertente e leggero è Il mio amico Babbo Natale del 2005 con Jerry Scotti, che ha girato alcune scene ad Orbassano e nel centro di Torino.

Il 2008 è l’anno di Solo un padre con Luca Argentero e Diane Fleri. Si tratta di un remake del film britannico Jack & Sarah ambientato totalmente a Torino e realizzato in collaborazione con il Film Commission Torino Piemonte. Una storia tenera di un ragazzo padre che si trova a dover crescere da solo la figlia dopo la morte della moglie per parto.

La solitudine dei numeri primi è un film del 2010 tratto dal primo romanzo di Paolo Giordano. Una storia di profonda solitudine e incomunicabilità che è stata girata tra Torino e Sestriere e che vede l’esordio di due bravissimi attori, Aurora Ruffino e Luca Marinelli.

Negli anni successivi sono molti i film che sono stati girati in Piemonte, nel 2010 Torino e Novara sono stati il set di Maschi contro Femmine, nel 2011 Ficarra e Picone sono stati protagonisti di Anche se è amore non si vede, ambientato sia a Torino sia sul Lago Maggiore, nel 2012 il Villaggio Leumann a Collegno ha accolto le riprese di È nata una star, Sauze d’Oulx ha ospitato la prima parte di Benvenuto Presidente con Claudio Bisio e i Laghi d’Orta e Maggiore per il film La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore nel 2016.

Successivamente, i meravigliosi paesaggi del Monferrato hanno fatto da sfondo alla storia di Zoè, così come la Valle Varaita ne Il Mangiatore di Pietre, le Langhe e il Roero nel bellissimo E fu sera e fu mattina, la Val Grande ne La Terra Buona e Qui non si muore nel 2019.

Più recentemente, il centro di Torino è stato scelto per i film Everybody loves Diamonds, per una parte de Le 8 Montagne e soprattutto per le movimentate scene di Fast & Furious X, tra corse spericolate e pura adrenalina.

Le serie TV più recenti girate in Piemonte

Elisa di Rivombrosa è stata la serie televisiva di maggiore successo degli ultimi anni che ha fatto conoscere angoli veramente suggestivi e affascinanti del nostro Piemonte, in particolare il Castello Ducale di Agliè, che ormai molti visitano proprio per rivedere le ambientazioni della fiction. Anche la miniserie TV La Bella e La Bestia è stata girata nel parco e negli interni del Castello di Agliè e parzialmente nella Villa della Regina a poca distanza dal centro di Torino.

Ivrea e il Canavese hanno offerto i propri spazi alla fiction Adriano Olivetti, la forza di un sogno. Per rendere ancora meglio le atmosfere della fabbrica, sono stati utilizzati anche gli interni dell’ex-stabilimenti Olivetti e alcuni luoghi tuttora di proprietà della famiglia.

Sicuramente da rivedere sono anche I misteri di Laura, la cui storia si snoda tra Torino e Praga, le ultime tre serie di Provaci ancora Prof!, la terza stagione di Nebbie e Delitti, Non uccidere, Cuori, Guida astrologica per cuori infranti, Questo nostro amore e La strada di casa, insieme a La Sposa, in cui si possono ammirare alcuni scorci di Carignano e Fontanetto Po, e le recentissime Lidia Poet  e Anima Gemella, girata tra Torino e il Lago Maggiore.

Naturalmente, l’elenco di film e serie televisive ambientate e girate in Piemonte è ancora molto lungo, ma ci sembra un ottimo modo per rivedere panorami, paesaggi e ambienti particolari della nostra regione. In fondo, il nostro Piemonte è un set a cielo aperto che aspetta solo di essere scoperto e apprezzato! Condividi con noi le tue emozioni, le tue foto e i tuoi contenuti sui canali social di Gite Fuori Porta in Piemonte e rendi ancora più interessante il nostro splendido territorio.