Ci siete mai stati a Novara? Molti pendolari ci passano in treno, percorrendo la trafficata linea che collega Torino a Milano e, sbirciando dal finestrino, vedono spuntare l’alta guglia della Basilica di San Gaudenzio, molto simile alla Mole Antonelliana, avvolta nella nebbia d’inverno e splendente in tutta la sua bellezza d’estate.

Novara è una città che, sebbene per estensione sia seconda solo a Torino, è stata per lungo tempo considerata solo un punto di passaggio tra importanti vie di comunicazione, per la sua posizione quasi al confine tra il Piemonte e la Lombardia. In realtà, il suo centro storico è un vero scrigno di meraviglie storiche e artistiche tutte da scoprire!

Una breve storia della città

Alcuni studiosi ritengono che Novara sia stata fondata da popolazioni di Liguri, successivamente sconfitte dai Galli, che occuparono l’area compresa tra le colline e le pianure. Il territorio venne poi conquistato dai Romani verso la fine del III secolo a.C. e divenne una colonia, dopo che le popolazioni celtiche della Gallia Transpadana ebbero ottenuto la cittadinanza latina. Il nome latino Novaria, deriverebbe dal termine Nubilaria, ovvero “città avvolta dalla nebbia”, un fenomeno atmosferico che ancora oggi si presenta abbastanza spesso durante i mesi più freddi dell’anno.

In età imperiale, questo territorio era un importante punto strategico e di passaggio, situato sulla strada che congiungeva Vercelli con Milano. Come molte città fondate dai Romani, la sua origine è tuttora ben rappresentata dalla sua rete viaria, formata da vie perpendicolari che un tempo definivano i vari isolati. Inoltre, in epoca romana, da Novara passavano due importanti vie di comunicazione, la Via Novaria-Comum, che la collegava con Como, e la Via delle Gallie, che permetteva di raggiungere la Gallia Transalpina attraversando la Pianura Padana e le Alpi.

Nel 386 d.C., Novara venne completamente distrutta da Magno Massimo, che tentò di prendere il potere in questi territori, ma, una volta sconfitto, venne condannato a morte dall’imperatore Teodosio I, il quale fece ricostruire l’intero centro abitato. Venne più volte saccheggiata e durante il dominio del Longobardi divenne prima una contea e, successivamente, un libero comune. Proprio sotto la dominazione longobarda, Novara abbandonò i culti pagani di epoca romana, per favorire la diffusione del cristianesimo, anche grazie all’opera di San Gaudenzio, primo vescovo della città.

Verso la fine del XII secolo aderì alla Lega Lombarda, che in epoca medievale riuniva diversi comuni dell’Italia Settentrionale, e accettò la protezione delle signorie milanesi, subendo il dominio dei Visconti e degli Sforza. In questo periodo, la città fu un centro vescovile e religioso molto importante.

Nel 1706 venne occupata dalle truppe sabaude e con la fine della guerra di successione spagnola, divenne parte dell’Impero Asburgico, insieme a Milano. Solo nel 1735, in seguito all’occupazione del territorio novarese da parte di Carlo Emanuele III di Savoia, Novara entrò a far parte del Regno di Sardegna.

Durante il periodo napoleonico, divenne il capoluogo del Dipartimento dell’Agogna, che comprendeva 17 distretti tra le attuali province di Novara, Verbania, Pavia e Vercelli. Con la sconfitta di Napoleone, i Savoia tornarono in possesso del novarese e con il Regio Decreto 3702 del 23 ottobre 1859, venne infine istituita la provincia di Novara che comprendeva anche i territori di Vercelli, Biella e del Verbano-Cusio-Ossola.

Cosa vedere a Novara

Novara è una città storica, ricca di bellezze artistiche e culturali da scoprire, soprattutto tra le vie del centro storico, dove si innalzano splendidi palazzi nobiliari e si aprono bellissime piazze, particolarmente suggestive.

Tra le tante attrattive offerte da questa bellissima città, ve ne proponiamo alcune assolutamente da non perdere per la loro bellezza e importanza storica e artistica.

1.     La Basilica di San Gaudenzio e la cupola antonelliana, simbolo della città

Una visita a Novara non può che cominciare dalla splendida Basilica di San Gaudenzio, la cui cupola alta 121 metri caratterizza in modo inconfondibile lo skyline della città.

La costruzione della Basilica durò molto tempo e fu fortemente voluta dai novaresi. I lavori iniziarono nel 1576, dopo che Novara venne miracolosamente risparmiata da un’epidemia di peste e in seguito alla distruzione, da parte dei dominatori spagnoli, di un preesistente edificio dedicato a San Gaudenzio, che si trovava al di fuori delle mura cittadine.

La Basilica si trova nel punto più alto della città e venne progettata da Pellegrino Tibaldi, ma l’edificio subì modifiche significative nel XIX secolo, quando venne affidata ad Alessandro Antonelli, il quale rinnovò la facciata d’ingresso e progettò la grande cupola, creando tre strutture concentriche che, in caso di crollo, collasserebbero su se stesse senza danneggiare gli edifici circostanti. In cima alla cupola è posizionata una statua del Salvatore, realizzata dallo scultore Pietro Zucchi, mentre il campanile settecentesco, alto 92 metri, è stato attribuito a Benedetto Alfieri, zio del famoso drammaturgo Vittorio Alfieri.

Entrando nella Basilica si rimane incantati di fronte al suo monumentale ingresso, con il portone in legno di noce intagliato, i rosoni e le teste di ferro, realizzate da Antonelli nell’Ottocento. L’interno, a croce latina, è costituito da un’unica navata su cui si affacciano le cappelle laterali, un profondo presbiterio e un ampio transetto. Le cappelle sono decorate con numerosi affreschi, risalenti al XVII secolo, tra cui spicca un meraviglioso polittico di Gaudenzio Ferrari, datato tra il 1514 e il 1516, conservato nella Cappella della Natività.

Da qualche tempo, attraverso un percorso della durata di circa due ore, è possibile salire fino alla guglia della cupola, utilizzando camminamenti normalmente esclusi dai circuiti tradizionali. Un’esperienza davvero unica ed emozionante da vivere in totale sicurezza, con imbrago, elmetto e sotto la supervisione di guide esperte e specializzate. Per informazioni e prenotazioni è necessario chiamare il numero 0174 330976 o inviare un’e-mail all’indirizzo booking@kalata.it.

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2.     Il Duomo di Novara, un elegante edificio neoclassico di straordinaria bellezza

Il Duomo di Novara, dedicato a Santa Maria Assunta, è un edificio di notevoli dimensioni, nonostante si tratti di un’opera rimasta incompiuta. Venne costruito su un’area su cui in precedenza sorgeva un duomo romanico, risalente all’XI e XII secolo.

Nel 1831, la popolazione novarese affidò ad Alessandro Antonelli la realizzazione del nuovo duomo, in stile neoclassico, ma la costruzione si interruppe poco dopo l’inizio dei lavori, quando solamente uno dei bracci previsti dal progetto era stato realizzato.

L’interno della chiesa, suddiviso in tre navate sostenute da imponenti colonne, conserva un prezioso altare, costruito dallo stesso Antonelli, sei meravigliosi arazzi fiamminghi e un pregiato pavimento a mosaico medievale, risalente al XII secolo.

Sono sicuramente da ammirare le opere di Gaudenzio Ferrari, la Biblioteca Capitolare, tra le più ricche del Piemonte, il Tesoro del Duomo e il Museo Lapidario nel chiostro della Canonica, dove sono esposte importanti testimonianze di epoca etrusca, romana e paleocristiana.

3.     Il Broletto, un complesso architettonico molto interessante

Di fronte al Duomo, si trova il complesso architettonico del Broletto che riunisce quattro edifici, realizzati in diverse epoche storiche, disposti a quadrilatero intorno a un suggestivo cortile centrale: il Palazzo del Comune del XII secolo, il Palazzo dei Paratici della stessa epoca posto sul lato occidentale, il Palazzo del Podestà a sud e il Palazzo dei Referendari a est, che si possono datare tra il XIV e il XV secolo.

Il Broletto, in epoca comunale, era il centro amministrativo e politico della città e, nel corso del tempo, venne trasformato in carcere e sede delle corporazioni artigiane. Oggi, il Broletto è sede di alcuni musei civici, dove è possibile ammirare collezioni d’arte, reperti archeologici e una raccolta di sculture e quadri, realizzati tra l’Ottocento e il Novecento.

4.     Il Castello Visconteo, testimone dell’antico passato della città

Il Castello Visconteo si affaccia su Piazza Martiri della Libertà, la più grande della città, dominata dalla bellissima statua equestre di Vittorio Emanuele II, che venne incoronato proprio a Novara. Si trova in pieno centro storico e sui restanti lati è circondato dall’Allea, l’area verde più estesa di Novara.

Venne costruito intorno alla metà del Trecento e, secondo la leggenda, custodirebbe nei sotterranei un cavallo d’oro disegnato da Leonardo da Vinci, su commissione di Ludovico il Moro, che venne catturato proprio in questo castello.

Il Castello è stato recentemente riaperto al pubblico e spesso è sede di manifestazioni culturali ed eventi.

5.     Il Teatro Coccia, il più storico teatro lirico del Piemonte

A poca distanza dal centro storico, si trova il Teatro Coccia, un grande edificio storico in stile neoclassico. È uno dei teatri lirici più rappresentativi e importanti del Piemonte, che ha visto nascere molte carriere artistiche di attori, direttori d’orchestra, registi e cantanti di livello internazionale, tra cui Arturo Toscanini, Riccardo Muti, Dario Argento, Cecilia Gasdia e molti altri.

Per la sua costruzione venne utilizzato molto materiale recuperato dal precedente edificio teatrale. La sala, molto grande, è a ferro di cavallo con tre ordini di palchi, decorati in stile rinascimentale con colonne corinzie, sormontate da una scultura che rappresenta un cigno. La capienza della sala è stata recentemente ridimensionata a 918 posti e all’interno dell’edificio è presente anche una sala più piccola, detta “Piccolo Coccia” con una capienza di 200 posti a sedere. Nel 1993 si è concluso l’ultimo restauro, che ha riportato il teatro ai colori originali, con velluti rosa antico e decorazioni color oro e avorio.

Durante la stagione, si può assistere a spettacoli di prosa, opere liriche, balletti, varietà ed eventi culturali. In particolari occasioni, come nelle Giornate del FAI, vengono organizzate visite guidate per scoprire gli angoli meno noti e più suggestivi di questo bellissimo teatro.

6.     Palazzo Tornielli-Bellini, un magnifico edificio dove la storia si intreccia con l’arte

Tra le vie del centro storico di Novara, non mancano i palazzi storici, che raccontano il passato prestigioso di molte famiglie che hanno animato la vita artistica, culturale, politica ed economica della città.

Uno dei più belli, e attualmente visitabili in alcuni periodi dell’anno, è Palazzo Tornielli-Bellini, dove ha tuttora ha sede la Banca di Novara, fondata nel 1871. È un edificio fastoso, ricco di decorazioni, stucchi e sale arredate elegantemente con mobili d’epoca.

Di notevole importanza storica è la Sala dell’Abdicazione, dove il 23 marzo 1849 Carlo Alberto lasciò la corona in favore del figlio Vittorio Emanuele, per recarsi in esilio nella città portoghese di Oporto, in cui morì dopo qualche mese. In questo edificio soggiornarono anche Napoleone Bonaparte e l’imperatore Napoleone III con il suo stato maggiore, prima della famosa battaglia di Magenta.

7.     Il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, un’interessante collezione zoologica

Il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi è secondo per importanza solo al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Al suo interno, si trova una ricchissima collezione zoologica, che conta più di 2500 esemplari di mammiferi e uccelli, provenienti da ogni parte del mondo. Si possono ammirare le pelli, le corna e le teste di diversi animali, anche esotici, come il rinoceronte nero, oltre a reperti fossili, minerali e un bellissimo erbario storico di piante autoctone, recentemente donato al museo. Inoltre, è presente una vasta collezione di armi, oggetti provenienti da varie parti del mondo, strumenti musicali, stampe e opere pittoriche, dove sono raffigurate immagini di costumi teatrali.

Il nucleo principale della collezione è frutto delle ricerche svolte da Catherine Faraggiana Ferrandi e da suo figlio Alessandro verso la fine dell’Ottocento, i quali crearono un piccolo giardino zoologico e un museo nella loro villa di Meina sul Lago Maggiore, in seguito alle numerose esplorazioni in molte parti del mondo. Nel 1959, il Comune di Novara ha acquisito le collezioni e le ha collocate nel Palazzo Faraggiana, dove sono tuttora esposte.

Se all’inizio di questo articolo pensavate che a Novara non ci fosse nulla da vedere, speriamo di avervi fatto cambiare idea, dandovi spunti interessanti per la vostra prossima gita fuori porta a Novara per scoprire le sue tante bellezze, i suoi angoli più insoliti e la sua storia secolare, che merita sicuramente di essere conosciuta e apprezzata.