Tra tutte le tradizioni natalizie, il Presepe è tra le più amate da tutti i piemontesi. L’usanza di rappresentare le scene della Natività con figuranti o statuine ha origini tardo-medievali, in particolare in Italia, ma da secoli si è ormai diffusa in ogni parte del mondo.

Una tradizione antichissima

Il termine Presepe o Presepio deriva dalla parola latina praesaepe con cui gli Antichi Romani indicavano una mangiatoia o un recinto chiuso, dove, in epoche antichissime, venivano custodite le pecore o le capre.

Sembra che la genesi del moderno presepe si debba far risalire alla figura dei Lari, i famigliari defunti che venivano rappresentati con delle statuine, poste su piccoli altari domestici, il cui compito era vegliare sul benessere della famiglia.

Ogni anno, intorno al 20 dicembre e in prossimità del solstizio d’inverno, si svolgeva una festa detta Sigillaria durante la quale i parenti si scambiavano in dono le statuine dei familiari defunti nel corso dell’anno. In attesa della festa, i bambini lucidavano le statuette e le disponevano, secondo la propria fantasia, in un piccolo recinto nel quale veniva riprodotto un ambiente rurale in miniatura. Durante la vigilia della festa, la famiglia si riuniva di fronte al recinto per invocare la protezione degli avi e lasciava ciotole con cibo e vino per il loro sostentamento. Il mattino seguente, al posto delle ciotole, i bambini trovavano giocattoli e dolci, donati dai loro parenti defunti. I cristiani mantennero questi riti e tradizioni, mutando semplicemente i nomi e i significati religiosi.

Infatti, in alcune catacombe paleocristiane sono state ritrovate diverse raffigurazioni della Natività, a cui sembra si sia ispirato anche Giotto, che ne fece una rappresentazione nella Cappella degli Scrovegni a Padova con dettagli particolarmente realistici. Ma il primo allestimento tridimensionale lo si deve a San Francesco d’Assisi, il quale realizzò il primo Presepe nel 1223 a Greccio dopo aver ottenuto l’autorizzazione di Papa Onorio III. Il Santo di Assisi, durante un viaggio in Palestina, era rimasto profondamente colpito dalla bellezza di Betlemme e, una volta tornato in patria, volle riprodurre la scena della Natività in un luogo che riteneva molto simile ai territori palestinesi. In realtà, contrariamente a quanto si può pensare, il primo presepe francescano non prevedeva la presenza della Sacra Famiglia, ma nella grotta venne semplicemente celebrata una Messa su un altare portatile, posto sopra una mangiatoia con a fianco un bue e un asinello.

La tradizione di rievocare le scene della Natività con statuine ed elementi naturali si diffuse rapidamente in tutta l’Italia Centrale per poi espandersi anche in altre regioni della Penisola e nel Settecento divenne una consuetudine popolare in tutte le case e chiese più importanti. Solo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il Presepe venne affiancato dall’Albero di Natale, un’usanza tipicamente celtica, proveniente dal Nord Europa, nata per festeggiare il solstizio d’inverno.

I più classici presepi piemontesi uniscono alla tradizione storie leggendarie, come quella di Gelindo, un pastorello che nella tradizione piemontese si è messo in viaggio per “obbedire al Decreto di Augusto”, ma durante il suo cammino, incontra Giuseppe e Maria, infreddoliti e affamati, e vorrebbe tanto invitarli a casa sua. Il povero pastorello si rende però conto che la sua dimora è ormai troppo lontana e li accompagna in una vicina grotta per ripararsi dal freddo. Secondo la leggenda, Gelindo sarebbe stato il primo pastore ad arrivare alla Grotta della Natività e a contemplare il Bambinello. Nella zona del Basso Piemonte, il pastorello è ancora oggi protagonista di molte rappresentazioni teatrali e soprattutto è una figura immancabile in tutti i più tradizionali presepi piemontesi.

Dove vedere i Presepi in Piemonte

Il Presepe in Piemonte è una delle tradizioni natalizie più radicate e popolari. Il suo allestimento è un vero e proprio rito che si ripete e arricchisce anno dopo anno, mescolando statuine antiche e di famiglia a nuovi personaggi e ambientazioni sempre rinnovate.

Al di là delle rappresentazioni domestiche della Natività, sono diffusissimi anche i grandi presepi con statue fisse o meccaniche, ma soprattutto le rievocazioni con figuranti e attori, che spesso coinvolgono interi borghi e paesi. In questo articolo ve ne proponiamo alcuni tra i più suggestivi.

Il Presepe di Francesco Cotti a Grugliasco

Dal 1 dicembre 2021 al 1 marzo 2022 a Grugliasco, in Borgata Santa Maria, è possibile visitare il bellissimo presepe allestito da Francesco Cotti, coadiuvato da Filippo Rocca. Il Presepe, che copre un’area di 16 metri quadrati, ha raggiunto la sua ventesima edizione ed è arricchito da numerosissime figure. La rappresentazione della Natività è attraversata dall’acqua che scende dalle montagne e l’atmosfera è allietata dalle più classiche melodie natalizie. Quest’anno, è anche presente Babbo Natale sulla sua slitta trainata dalle renne e un grande Albero di Natale, illuminato da 1450 luci.

La Mostra dei Presepi e Presepe fra i Popoli del Mondo a Pinerolo

Dall’11 dicembre al 6 gennaio, presso la Biblioteca Diocesana G.Bonatto di Pinerolo, è possibile visitare la Mostra dei Presepi. Oltre a numerose rappresentazioni della Natività, è anche possibile ammirare una collezione di stampe antiche e, all’interno del giardino del Vescovado, è visitabile il Presepe allestito da Antonio Malia.

Nelle stesse date, sempre a Pinerolo, è anche possibile vedere Il Presepe fra i Popoli del Mondo, una mostra che espone alcuni pezzi provenienti dalle collezioni di Mauro Imbrenda. Durante la manifestazione sono previsti incontri con il Vescovo Derio Olivero e concerti di musiche natalizie.

I Presepi di Torino

Presepe Monumentale della Basilicata

Dall’8 dicembre al 2 febbraio 2022, nel Duomo di Torino viene aperto al pubblico il Presepe Monumentale della Basilicata, realizzato dal Maestro Presepista Francesco Artese in collaborazione con l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata e con il patrocinio del Comune di Torino.

La Natività è immersa nel sorpren­dente paesaggio dei Sassi di Matera, uno dei luoghi più antichi del mondo. La Vergine richiama la scultura bronzea della Madonna del Pollino realizza­ta dall’artista olandese Daphné du Barry nell’atto di donare il proprio Figlio all’umanità, mentre la figura di San Giuseppe riprende quella del presepe cinquecentesco di Altobello Persio da Montescaglioso, esposto a Tursi. Un’opera particolarmente suggestiva, che racconta la terra lucana, ma anche un omaggio a Torino con l’inserimento della figura di San Giusep­pe Cottolengo, che nel 1832 fondò  la “Pic­cola Casa della Divina Provvi­denza”. Sono anche presenti statuine raffiguranti Pier Giorgio Frassa­ti, Don Bosco, San Domenico Savio e una famiglia di emigranti, un ricordo dei tanti lucani che a inizio Novecento hanno dovuto abbandonare la loro terra in cerca di lavoro e fortuna in altre parti del mondo.

Duomo di Torino il presepe lucano di Artese Dalla Basilicata, con i Sassi di Matera

Presepe di Luzzati al Valentino

Nell’affascinante Borgo del Valentino è ormai una consuetudine per i torinesi visitare il Presepe di Luzzati, in cui compaiono sagome dei personaggi della tradizione, mescolate a quelli delle fiabe, tra luci e colori coinvolgenti e meravigliosi. Un Presepe artistico, fantasioso e pieno di magia.

Presepe Meccanico nella Chiesa della S.S. Annunziata

Il Presepe Meccanico che si può ammirare nella Chiesa della S.S. Annunziata è più storico e risale agli inizi del Novecento. Le figure sono immerse in uno splendido paesaggio neobarocco e si muovono, grazie a più di 100 diverse animazioni.

Presepe artistico della Parrocchia di Sant’Alfonso

Sempre a Torino, si può rimanere estasiati di fronte all’incantevole presepe artistico della Parrocchia di Sant’Alfonso, che si stende su una superficie di 65 metri quadrati tra statue meccaniche in movimento, un mulino ad acqua e statuine realizzate interamente a mano.

Il Presepe Vivente di Dogliani

Dagli anni Settanta, ogni anno viene messo in scena uno dei presepi viventi più belli, grandi e suggestivi del Piemonte. A Dogliani, il 23 e 24 dicembre, un numeroso gruppo di volontari della Pro Loco dà vita a una rappresentazione sacra molto suggestiva a cui partecipano più di 350 figuranti, i quali si muovono all’interno del borgo antico in cui sono state allestite numerose ambientazioni, che riproducono scene di vita quotidiana in epoca romana, con personaggi vestiti con abiti tipici e mestieri tradizionali. Tutti gli abitanti del paese e i visitatori vengono coinvolti nella rievocazione tra i vicoli caratteristici della parte più alta del borgo.

Il grande Presepe di Cavallermaggiore

Nel cuneese, a Cavallermaggiore, da più di quarant’anni viene realizzato un immenso presepe meccanico su una superficie di oltre 200 metri quadrati a cui lavorano una decina di volontari per più di tre mesi. Questo Presepe è talmente grande, che i visitatori possono camminarci all’interno, scoprendo angolazioni e prospettive del tutto inaspettate. Le statue più antiche risalgono al Settecento, hanno occhi in vetro e sono state scolpite con grande accuratezza di particolari, mentre quelle dell’Ottocento, leggermente più piccole e meno dettagliate, hanno gli arti snodati e si prestano più facilmente ad essere meccanizzate. Arricchiscono ulteriormente la scenografia, alcune statue in terracotta e stoffa del secolo scorso. Ogni anno l’allestimento del presepe è totalmente rinnovato attraverso l’inserimento di nuove case e personaggi diversi, per renderlo sempre originale e innovativo.

Il Presepe Gigante di Marchetto

È assolutamente da non perdere il Presepe Gigante di Marchetto, frazione di Mosso nel Biellese, dove l’intero borgo viene adornato con statue a grandezza naturale accostate ad ambientazioni reali, suggestive e incantevoli.

Presepe Gigante di Marchetto – Mosso

Il Presepe Meccanico di Cichin a Vrù, frazione di Cantoira

Vrù è una piccola frazione del Comune di Cantoira, in provincia di Torino. In questi ultimi anni, alcuni volontari hanno iniziato un’opera di recupero del borgo, ispirandosi a Francesco Berta, soprannominato “Cichin”, che nacque e visse a Vrù fino a metà del secolo scorso. Egli lavorò come minatore nelle miniere, ma per tutta la vita coltivò la sua passione per la lavorazione del legno e della pietra, realizzando un magnifico presepe meccanico tuttora funzionante e alcune opere che ancora oggi abbelliscono la borgata. Il presepe è ospitato nei locali della vecchia scuola ed è costituito da una miriade di personaggi e modellini, scolpiti nel legno e rivestiti con gesso, stoffe di recupero e svariati altri materiali. Il Presepe è visitabile in ogni periodo dell’anno.

I Presepi sull’acqua a Crodo

Dal 4 dicembre al 9 gennaio, a Crodo e nella vicina frazione di Viceno, è possibile seguire un itinerario, lungo il quale sono stati allestiti alcuni splendidi presepi sull’acqua, tra i più apprezzati e originali d’Italia. Si tratta di un evento diffuso che conta circa cinquanta installazioni, realizzate dagli artigiani locali, utilizzando materiali presenti sul territorio e, come ambientazioni, fontane, lavatoi e piccoli corsi d’acqua sparsi tra Crodo e le sue frazioni. Ai piccoli presepi creati da appassionati si alternano quelli più imponenti dei Mastri Artigiani, ma tutte le rappresentazioni hanno in comune la presenza dell’acqua che scorre e diventa una cornice naturale, rendendo unico e suggestivo l’intero paesaggio artistico.

Presepi Sull’acqua Crodo

I Presepi e Diorami del Santuario di Oropa

Nelle sale laterali della Basilica Superiore del Santuario di Oropa, in ogni momento dell’anno, è possibile visitare una mostra permanente di presepi, provenienti da ogni parte del mondo. La collezione è stata realizzata, grazie alle donazioni di due cittadini biellesi, Arnaldo Zona e Pier Giuseppe Alvigini. L’esposizione conta più di 50 presepi in diversi materiali, dal legno al cristallo, fino alle foglie di banana.

Accanto alla ricca collezione di presepi, è visitabile una incantevole mostra di diorami sulla vita di Cristo, realizzati dai fratelli Castells di Barcellona e da Alberto Finizio di Roma.
I diorami riproducono alcuni episodi delle Sacre Scritture e del Vangelo, dall’Annunciazione fino alla morte e resurrezione di Cristo, e stupiscono per la ricchezza di dettagli e incredibili vedute prospettiche.

Presepi nel Monferrato

Dall’8 dicembre al 6 gennaio si tiene la rassegna Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato. L’itinerario artistico e culturale di presepi artistici vanta un percorso tematico suddiviso tra nove comuni della provincia di Asti. Albugnano, Aramengo, Camerano Casasco, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Cocconato, Grana, Monale, Montegrosso d’Asti e Schierano saranno i protagonisti di questa rassegna in un ricco calendario di mostre, eventi e appuntamenti dedicati al Natale. Tra i presepi della rassegna vogliamo segnalarvi:

I Presepi di Cocconato

Cocconato, uno dei borghi più belli d’Italia partecipa alla rassegna con  più di 100 presepi esposti nelle vetrine dei negozi e negli angoli caratteristici del centro storico dell’antico borgo, con una suggestiva illuminazione notturna. Tra questi spiccano un Presepe animato, con personaggi a grandezza naturale “ i babacci “  e la Mostra presepi di artista con rappresentazioni artigianali di maestri presepisti, come quelli facenti parte del gruppo Artigiani del presepe Torino e  il nuovo allestimento del presepe di Adriana Gandini con le sue 500 statuine all’uncinetto.

I 200 presepi di Castagnole Lanze

ACastagnole Lanze, 200 presepi, costruiti con materiali poveri e semplici, animeranno il Parco della Rimembranza e le vie del centro storico con la regia dell’associazione Torre del Conte Paolo Ballada di Saint Robert.

Il Presepe del Vino a Castagnole Monferrato

Nelle cantine della Tenuta La Mercantile, villa del 700 già di proprietà dei Conti Roggero di Pinerolo, ora di proprietà della provincia di Asti e gestita dalla Cantina sociale di Castagnole Monferrato verranno allestiti diversi presepi. Da non perdere, il particolare Presepe del Vino, presepe ispirato alla vendemmia e alla commedia dialettale “Gelindo ritorna”, opera di Marco e Piera Roggero e di Stefano Parodi.

Presepe del Vino – Castagnole M.to

Il presepe di Anna Rosa Nicola all’Abbazia di Vezzolano

Dopo l’edizione virtuale a dicembre 2020, torna in presenza il magnifico Presepe di Anna Rosa Nicola, realizzato all’interno dell’incantevole Abbazia di Vezzolano ad Albugnano. L’installazione verrà inaugurata l’8 dicembre nella foresteria e sarà visitabile fino alla prima domenica di febbraio 2022, ogni sabato e domenica secondo gli orari d’apertura dell’Abbazia. L’ambientazione medievale è sicuramente molto suggestiva e ogni dettaglio è stato realizzato interamente a mano, utilizzando esclusivamente materiali di recupero. Oltre alle statuine sono da ammirare le ambientazioni curate con dovizia di dettagli, che mostrano scorci di vita quotidiana in miniatura.

Presepe di Anna Rosa Nicola – Abbazia di Vezzolano

I Presepi sono una tradizione irrinunciabile per tutti i piemontesi e vale sempre la pena visitarli per respirare l’atmosfera di grande serenità e ammirare la straordinaria maestria con cui vengono realizzati. Un prezioso gioiello di passione e artigianalità, assolutamente da riscoprire e apprezzare.