Castagnole Monferrato: uno dei borghi medievali più interessanti del Piemonte
Il piccolo borgo di Castagnole Monferrato si trova a metà strada tra Asti e Casale Monferrato, in una meravigliosa posizione panoramica da cui si può godere di tutta l’infinita bellezza del territorio del Monferrato, Patrimonio UNESCO dal 2014.
L’atmosfera che si respira tra le strette vie del centro storico è molto suggestiva e riporta a epoche passate, quando qui vivevano nobili cavalieri e dame affascinanti. Di quel periodo fiorente, oggi rimangono il Ricetto, racchiuso in una possente cinta muraria, e numerosi edifici d’epoca medievale, barocca e rinascimentale perfettamente conservati nonostante il passare del tempo.
Secondo alcuni studiosi, la prima parte del toponimo di Castagnole Monferrato deriva quasi sicuramente dalla parola latina castinea, ovvero ‘castagna’, a ricordare le antiche distese di castagni che caratterizzavano questo territorio, mentre la seconda parte è legata alla nobile famiglia dei Marchesi del Monferrato che, a partire dal 1167, controllarono a lungo questa zona del Piemonte.
Storia del borgo di Castagnole Monferrato
Il territorio di Castagnole Monferrato era già densamente popolato in epoca romana, quando le sue colline erano attraversate dalla Via Fulvia, che collegava Piacenza a Torino, e tutta l’area era coperta da fitti boschi di castagni.
Un luogo particolarmente strategico e interessante, che fu a lungo oggetto di contese, tanto da costringere i suoi abitanti a difendersi e rifugiarsi sulle colline e tra le fitte foreste per sfuggire alle continue invasioni e ai saccheggi degli invasori, provenienti dalle aree d’oltreconfine.
Le più antiche testimonianze storiche riguardanti l’insediamento di Castagnole Monferrato risalgono al VI-VII secolo d.C. con le prime menzioni catastali, in cui vengono citati anche i toponimi di Brunengho, Visone e Germano, chiaramente derivati dal nome dei nuovi conquistatori longobardi.
Successivamente, i Saraceni incominciarono a insediarsi in queste zone e obbligarono i signori locali a costruire castelli, torri e fortezze per mantenere saldo il controllo su tutti i loro possedimenti. Castagnole Monferrato si dotò quindi di un Ricetto fortificato, ma ben presto fu al centro delle rivalità tra il Marchesato Aleramico del Monferrato e Asti, che intendeva assoggettare i Signori feudali locali per espandere il più possibile la sua influenza.
Castello di Castagnole Monferrato, di Giovanni Ferri dal Gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte
Per mantenere la situazione sotto controllo e vivere il più possibile pacificamente, i Marchesi del Monferrato strinsero diversi accordi con il governo di Asti. Purtroppo, quando Guglielmo VII il Grande venne imprigionato dagli Alessandrini, si creò un vuoto amministrativo, di cui approfittò Asti, che prese il sopravvento e con il trattato di pace del 1292 obbligò i Signori locali a fare atto di sudditanza e a donare il borgo e il castello di Castagnole Monferrato.
La sottomissione di Castagnole Monferrato ad Asti si protrasse finché il suo territorio non ritornò sotto la giurisdizione dei Marchesi del Monferrato, i quali nel 1306 concessero il villaggio e altre località ai Marchesi di Saluzzo, con cui avevano stretto patti d’alleanza.
Durante il Rinascimento, Castagnole Monferrato entrò a far parte delle proprietà delle famiglie Malaspina e Guasco e, in seguito, dei marchesi Falletti, prima di essere incluso nei possedimenti dei Savoia, che ne diventarono gli ultimi proprietari fino alla fine del loro regno.
Oggi, Castagnole Monferrato è una località particolarmente apprezzata dal punto di vista turistico, sia per le sue specialità enogastronomiche, tra cui spiccano il vino Ruchè e il fritto misto alla piemontese, sia per la possibilità di scoprire il territorio, utilizzando i numerosi percorsi pedonali e cicloturistici realizzati nelle vicinanze e adatti a escursionisti di tutte le età.
Cosa vedere a Castagnole Monferrato
Sebbene sia un piccolo centro abitato, Castagnole Monferrato conserva alcuni edifici di grande pregio. Appena arrivati alle porte del paese, non si possono non notare i resti dell’antica cinta muraria che un tempo circondava il ricetto.
Dell’antico Castello, che anticamente dominava il borgo, rimangono visibili solo in parte le mura perimetrali, una torretta, il frammento di un baluardo, alcune finestre, e parti di facciate in mattoni a vista, che però rendono bene l’idea dell’imponenza e della magnificenza dell’intero edificio.
Grazie a un percorso sopra-muro, si può raggiungere il centro del paese e la Chiesa Parrocchiale di San Martino, costruita all’inizio del Settecento in stile barocco sui resti di un precedente complesso medievale. All’interno, gli spazi della chiesa sono suddivisi in tre navate con diverse cappelle laterali, che accolgono preziosi dipinti del Moncalvo e pregevoli statue lignee, raffiguranti Santa Margherita e L’Ultima Cena. Sul lato opposto della piazza, sorge invece la Chiesa della Confraternita dell’Annunziata, anch’essa in stile barocco e con un bellissimo portale in legno intarsiato.
Sicuramente da vedere sono la Meridiana Solare dedicata al vino, considerata la più grande del mondo, e il torchio più grande d’Europa, custodito nelle cantine della Tenuta “La Mercantile”, appartenuta ai Conti Rogeri, una delle famiglie più importanti di Castagnole Monferrato e sede della “Festa del Ruché”, la più importante manifestazione enogastronomica del territorio monferrino.
Infine, non si può lasciare Castagnole Monferrato senza aver visitato almeno uno dei famosi “crutin”, piccole cantine scavate nel tufo, dove ancora oggi viene invecchiato e affinato il vino Ruché, grazie alla temperatura e ai valori di umidità costanti, che consentono di ottenere un prodotto di eccellente qualità.
Giovanni Ferri dal Gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte
Eventi a Castagnole Monferrato
Nella suggestiva cornice della Tenuta “La Mercantile”, ogni anno intorno alla metà di maggio si tiene la bellissima Festa del Ruchè, che celebra uno dei vini rossi DOCG più rari e preziosi del Piemonte.
La manifestazione viene organizzata dalla locale Associazione Produttori Ruchè di Castagnole Monferrato, in collaborazione con l’Associazione Go Wine, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e il Comune di Castagnole Monferrato. Durante questo importante evento, i numerosi produttori del territorio propongono degustazioni di vini e specialità locali con stand gastronomici e banchi d’assaggio all’interno degli spazi della tenuta.
Ad agosto, è invece possibile partecipare alla Festa Patronale di Sant’Anna, organizzata dalla Pro Loco, che offre agli appassionati di vini la possibilità di degustare il Ruchè sotto le stelle. Un’occasione imperdibile per gli amanti del vino, ma anche della tradizione culinaria piemontese e dei più tipici piatti del territorio, come la Bagna Cauda, il Brasato al Ruchè e la tipica Torta di Castagne.
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Bagna Cauda di Gite Fuori Porta in Piemonte