Asti: il fascino del cuore più autentico del Piemonte

Asti è una città davvero affascinante e difficile da definire con un solo aggettivo: è forte come un ottimo vino d’annata, ma frizzante e fresca come un bicchiere di spumante, è piacevole come un abbraccio, quando si entra nelle sue cantine, ma monumentale con le sue antiche architetture e soprattutto è intensamente emozionante come il Palio e fiera delle sue tradizioni di cui non si è mai persa la memoria.

Una città dalle tantissime sfumature, in cui tutto è pensato per accogliere, incantare e coinvolgere i visitatori in un’esperienza unica e assolutamente indimenticabile.

Storia e origini di uno dei gioielli del Piemonte

La città di Asti sorge ad appena cinquanta chilometri da Torino, in un territorio straordinario, caratterizzato da infiniti filari di vigneti e dolci colline, Patrimonio UNESCO dal 2014.

Per la sua posizione favorevole e riparata dalle correnti atlantiche e mediterranee, l’area su cui oggi si stende Asti venne scelta sin dall’antichità dai Liguri per installare un loro villaggio. Successivamente, i Romani costruirono il primo nucleo della città di Hasta, il cui Municipium godeva di una certa autonomia amministrativa e giuridica, sebbene i suoi abitanti non avessero gli stessi diritti politici dei cittadini romani.

Nei secoli successivi alla caduta dell’Impero Romano, la città divenne un importante centro di scambi commerciali e, soprattutto, finanziari. La ricchezza che arrivò in città, grazie alla classe mercantile, diede un forte impulso al suo sviluppo architettonico con la costruzione di numerose chiese e edifici nobiliari, ma permise anche di estendere il suo potere e la sua influenza sul territorio circostante, includendo le vicine città di Alba, Bra, Villanova e Nizza Monferrato, diventando un comune indipendente già nell’XI secolo con un proprio esercito, che partecipò alle prime Crociate.

Inoltre, in epoca medievale, ad Asti nacquero i primi istituti di credito su pegno, chiamati “casane”. I casanieri erano ricchi imprenditori che prestavano denaro, facendosi consegnare in garanzia castelli e possedimenti non solo in Piemonte, ma in tutta Europa.

Grazie alla ricchezza che contraddistingueva gli abitanti di Asti, diverse famiglie nobili si installarono sul territorio astese, su cui costruirono numerosi palazzi e torri, circa 120, ancora oggi visibili all’interno della cinta muraria della città, ma furono anche protagoniste di scontri tra diverse fazioni di parte guelfa e ghibellina.

Il declino di Asti iniziò nel 1155 quando venne assediata e incendiata dalle truppe di Federico Barbarossa e nel 1312 fu costretta a sottomettersi al re di Napoli Roberto d’Angiò per poi finire sotto il dominio dei Visconti fino al 1389, quando venne ceduta in dote ai Duchi D’Orleans, in occasione del matrimonio tra Valentina Visconti e Luigi I di Valois-Orléans, fratello di Carlo VI, re di Francia.

A partire dal 1531, Asti rientrò nei possedimenti dei Savoia e nel 1797 fu teatro di una grande rivolta, passata alla storia con il nome di “Rivoluzione Astese”, sedata dalle truppe del re, appoggiate da un gruppo di contadini provenienti da San Damiano, che la rioccuparono e fucilarono gli insorti. Durante l’occupazione napoleonica, tra il 1800 e il 1805, Asti divenne capoluogo del dipartimento francese del Tanaro.

Nel 1935 la città diventò capoluogo di provincia, staccandosi definitivamente dalla provincia di Alessandria e durante la Seconda Guerra Mondiale, i suoi cittadini parteciparono attivamente alla Resistenza, subendo bombardamenti, rastrellamenti e deportazioni.

Oggi, Asti è tornata ad essere una fiorente città turistica dalla ricca offerta culturale e artistica con un eccezionale calendario di appuntamenti in ogni mese dell’anno, che vanno dall’intrattenimento al gusto.

Cosa vedere ad Asti

Per scoprire tutti i segreti di Asti, l’agenzia turistica locale ha creato diversi itinerari, che ripercorrono le varie fasi della sua storia artistica e culturale, dall’epoca romana fino al Rinascimento.

Itinerario Asti Romana, alla scoperta delle origini della città

Tra il I e il II secolo a.C., l’antica Hasta era una città caratterizzata da una moltitudine di strutture monumentali, ancora oggi in parte visibili in diversi punti del centro storico. Partendo dalla Torre Rossa, accanto alla Chiesa di Santa Caterina, si può ammirare ciò che rimane della porta occidentale ovest, da cui partiva il decumano massimo, che attraversava tutta la città. Da qui, si può proseguire verso la Domus Romana, una bellissima casa patrizia del I secolo d.C., in cui è stato ritrovato un bellissimo pavimento a mosaico, arricchito da figure di pesci e ramoscelli d’edera.

La Cattedrale si trova non lontano dalla Domus e sulla sua facciata sono facilmente riconoscibili marmi di età romana, mentre all’interno si possono ammirare due vasche battesimali che poggiano su due capitelli corinzi e nove colonnine che sorreggono la fonte battesimale De Gentis. Molti studiosi considerano l’ex-chiesa di San Giovanni come la prima cattedrale di Asti e recentemente, grazie a scrupolosi scavi archeologici, sono tornati alla luce importanti reperti d’epoca romana, in particolare un pavimento musivo e alcune colonnine riutilizzate nella costruzione della cripta della chiesa.

? Erica Boffano (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte) 

A pochi passi dalla chiesa di San Giovanni, sorge il complesso di Sant’Anastasio, composto da un’area museale, in cui sono esposti diversi elementi lapidei, e da un importante sito archeologico. Nella bellissima cripta, spiccano alcune colonne di età romana e altomedievale, ma sono anche visibili tracce dell’antico pavimento d’età romanica e alcune tombe, risalenti a un periodo compreso tra il VII e il X secolo d.C..

L’ultima tappa dell’itinerario coincide con la visita ai resti dell’Anfiteatro Romano a poca distanza da Piazza Medici. Si trovano all’interno dei locali di una storica pellicceria e si possono scorgere già dalla vetrina, ma su appuntamento, è possibile vederli più da vicino e ammirarne la straordinaria bellezza.

Itinerario Asti Medievale, fascino e bellezza senza tempo

Per Asti, il Medioevo è stato un periodo straordinario, come testimoniano i tanti edifici e monumenti che si affacciano sulle principali vie e piazze del centro storico. La presenza di mercanti e banchieri ha giovato molto alla città e l’impronta urbanistica medievale è ancora oggi ben visibile con scorci davvero suggestivi. L’itinerario dell’Asti Medievale è molto ricco e può essere suddiviso anche in due giornate, in modo da poter ammirare senza fretta le tante bellezze offerte da questa bellissima città.

La visita può iniziare dalla Collegiata di San Secondo, che si affaccia su una delle principali piazze della città. La chiesa custodisce le spoglie di San Secondo, patrono di Asti, l’”Adorazione dei Magi” di Gandolfino da Roreto e i drappi del Palio, che il Comune ha offerto al santo in segno di profonda devozione.

? Ester Smorta (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte) 

Il percorso prosegue tra le vie del centro cittadino fino ad arrivare al Palazzo degli Antichi Tribunali e alla Torre Guttuari, adiacente all’antico palazzo dell’omonima famiglia che possedeva diversi immobili sulla piazza. Ci si può poi dirigere verso il Palazzo del Podestà, uno degli edifici medievali meglio conservati della città e, successivamente, raggiungere la Torre Comentina con i suoi merli ghibellini e le splendide decorazioni.
Proseguendo, si giunge a Palazzo Gazelli di Rossana, una costruzione in cui sono ben riconoscibili diversi accorpamenti di preesistenti edifici medievali e la cui ristrutturazione settecentesca venne affidata al famoso architetto astigiano Benedetto Alfieri. All’interno del palazzo si possono ammirare arredi e decorazioni dell’epoca, oltre ad alcuni affreschi di grande valore, in cui sono raffigurate scene del Palio di Asti. Inglobata nella struttura, la Torre Ponte di Lombriasco è l’ultima testimonianza della nobile famiglia Ponte, ed è caratterizzata da muri imponenti e decorazioni con motivi geometrici.

Nella stessa zona, si trovano due Case-forte appartenute a due distinti rami della famiglia Roero e ai lati della via sorgono la Torre de Regibus e la Torre Quartero, in cui oggi ha sede il Museo di mineralogia M.A.D.M.A.X..

Dopo aver ammirato la Torre Rossa, di origine romana, l’itinerario può proseguire verso Palazzo Mazzola, al cui interno si trova l’Archivio Storico Comunale e il Museo del Palio di Asti, e poi continuare verso la Cattedrale, un esempio di architettura gotica e d’arte risalente al basso medioevo.
Su Via Natta, che si trova poco distante, sorgono alcuni dei palazzi più belli della città, a partire da Casa Pelletta, appartenuta ad una delle più antiche famiglie astigiane, fino a Palazzo Bunej, sede del vescovado dal XV secolo.

La Torre Troyana è la penultima tappa dell’itinerario Asti Medievale e sicuramente vale la pena salire fino in cima per godere di un panorama spettacolare su tutta la città. Il tour si conclude in Borgo San Pietro, con una visita all’incantevole Complesso di San Pietro e al suo Battistero della prima metà del XII secolo.

? Massimiliano Magister Romagnoli (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte) 

Il Complesso del Battistero di San Pietro in Consavia, databile dal XII al XIV secolo, è un’oasi di pace e di arte all’interno del centro storico di Asti.

Massimiliano Romagnoli (dal gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Asti Rinascimentale, la meraviglia dell’arte cinquecentesca

Il Cinquecento ha lasciato un’impronta importante nell’arte e nell’impianto urbanistico di Asti, in particolare grazie agli interventi di Gandolfino da Roreto e alla volontà di importanti famiglie astesi, come i Malabayla e i Falletti. Palazzo Malabayla è uno degli edifici rinascimentali più interessanti della città con chiari riferimenti allo stile francese. Il percorso prosegue verso il Santuario Diocesano della Beata Vergine del Portone, edificato nel 1902, ma che conserva i resti di una preesistente chiesetta romanica e, soprattutto, l’immagine di Maria Santissima, su cui lavorò Gandolfino da Roreto.

Palazzo Mazzola è uno dei più pregevoli esempi di architettura rinascimentale ad Asti e merita sicuramente una visita, che può poi proseguire verso Palazzo Verasis-Asinari e Palazzo Falletti entrambi ristrutturati durante il Rinascimento.

Dopo una tappa presso il bellissimo Palazzo del Seminario Vescovile, dove è possibile ammirare una Natività con i santi Bartolomeo e Benedetto di Gandolfino da Roreto, si arriva alla Chiesa di Santa Maria Nuova, al cui interno vengono conservati preziosi arredi lignei cinquecenteschi e alcune opere pittoriche di Gandolfino da Roreto.

Infine, si arriva al Complesso di San Pietro, dove sorge la Cappella Valperga, voluta dall’omonima famiglia, con i suoi preziosi fregi in terracotta che decorano tutto il suo perimetro.

Cosa fare ad Asti

Asti è una città molto viva e che offre sempre tantissime occasioni di svago e divertimento, come gli appuntamenti estivi con Astimusica e Astiteatro, ma sicuramente l’evento più importante rimane il Palio di Asti, che si tiene l’ultima settimana di maggio, in corrispondenza della Festa Patronale di San Secondo.

Per gli amanti della cucina e dell’enogastronomia, sono sicuramente irrinunciabili la Fiera Nazionale del Tartufo e la Douja d’Or, che da ormai cinquant’anni promuove i sapori piemontesi con una grande manifestazione di livello internazionale, e il Festival delle Sagre, il cui scopo è mantenere vive le tradizioni del territorio, attraverso la riscoperta dei piatti tipici astigiani.

Se avete visitato Asti, lasciate un vostro commento sui nostri canali social e promuovete iniziative ed esperienze che vi sono particolarmente piaciute. Farete conoscere un territorio meraviglioso da un punto di vista sicuramente unico, il vostro!

Caratteristiche

  • Interesse storico, artistico e culturale
  • Itinerari a piedi

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Piazza S. Secondo, 1, 14100 Asti AT