Nascosto tra le colline del Piemonte, il pittoresco comune di Lerma non è solo noto per la sua bellezza naturale e la sua storia affascinante, ma anche per una leggenda che affonda le radici nei secoli: la storia degli Ungumani, mostri antropofagi che si dice abitino la Rocca di Lerma.

“Laggiù ci sono i Mostri, la Rocca è casa loro. Se non li sfameremo, pian piano saliranno… e ci mangeranno.”

Questo detto popolare piemontese ammonisce e obbliga chiunque viva nei pressi della Rocca di Lerma. La storia suggerisce che una zona remota, compresa tra l’antico ricetto del Castello di Lerma e le acque tranquille del Torrente Piota, sia abitata da creature terribili.

Ma chi sono questi “Mostri”? Gli abitanti di Lerma si riferiscono a loro come Ungumani, creature che, nell’aspetto e nel comportamento, ricordano sia gli esseri umani che i cinghiali.

La Nascita degli Ungumani

La leggenda narra che gli Ungumani siano nati nel Medioevo. Gli abitanti di Lerma si recavano sulla cima della Rocca per scacciare simbolicamente i loro pensieri negativi, gettando via le loro cattive intenzioni tra gli alberi distorti. Questi pensieri malvagi si unirono, presero vita e si trasformarono in creature mostruose. Si dice che gli Ungumani si riproducano come le libellule, emergendo dai loro involucri più forti e grandi.

La leggenda degli “Ungumani” è un racconto per spaventare i bambini e tenere lontane le persone dallo strapiombo. Ma è solo una leggenda o c’è qualche fondamento di verità? La storia racconta che un bambino sparì misteriosamente, e la gente del paese sospettò che gli “Ungumani” lo avessero mangiato. Negli anni ’90, una ragazza affermò di essere stata attaccata da un essere con la testa di cinghiale mentre nuotava nel Torrente Piota. Questo evento scosse la comunità locale e alimentò le paure riguardo agli Ungumani.

Sfamare i Mostri in Modo Simbolico

La leggenda suggerisce che il detto “Se non li sfameremo, pian piano saliranno… e ci mangeranno” si riferisca a uno sfamare simbolico. Gli abitanti si recavano sulla cima della Rocca per scaricare i loro pensieri malvagi, offrendoli agli Ungumani. Questo rituale avrebbe purificato le persone e placato le creature di ombra.

Il Tesoro Perduto di Lerma

Ma la leggenda di Lerma non riguarda solo gli Ungumani. Si narra di un tesoro segreto nascosto da qualche parte nella regione. La storia ha inizio quando donna Isabella Corvalan, una dama d’onore della regina di Castiglia, ricevette uno scrigno di cristallo contenente tre rose d’oro tempestate di rubini rossi da parte di cavalieri genovesi. Per proteggere il dono, lo nascose, ma non riuscì mai a recuperarlo prima del suo ritorno in Spagna.

Lerma è un luogo che attrae chiunque sia interessato a leggende misteriose e storie intriganti. Le storie degli Ungumani, i mostri della Rocca, e del tesoro nascosto aggiungono un tocco magico a questa cittadina del Piemonte, rendendola un luogo perfetto per chi ama il mistero e la storia leggendaria.