Il Forte di Exilles: uno dei più importanti sistemi difensivi del Piemonte
Il Piemonte è da sempre una terra di frontiera, attraverso cui per secoli sono passati popolazioni ed eserciti. Per questo motivo, è stato spesso necessario erigere fortezze, castelli e sistemi di difesa per proteggere il territorio dalle incursioni nemiche e dalle mire espansionistiche di governi e conquistatori di tutte le epoche.
Il Forte di Exilles, insieme a quelli di Fenestrelle e Vinadio, ha da sempre rappresentato un punto di riferimento strategico per i militari francesi e sabaudi, grazie alla sua particolare posizione proprio al centro di uno dei passaggi più stretti della Val Susa, in cui erano obbligati a transitare sia coloro che scendevano dalla parte più alta della vallata sia chi la risaliva dal fondovalle.
Oggi, questa magnifica fortezza è un monumento di grandissima importanza storica. Gli allestimenti museali sono pensati per far rivivere ai visitatori la vita all’interno del forte e far apprezzare la bellezza di uno spazio architettonico davvero unico e spettacolare.
M. Sandri (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Forte di Exilles: storie di uomini e grandi battaglie
Prima del 1339, data di uno dei documenti più antichi riguardanti il forte, si sa davvero poco di questa struttura, se non che sin dal 1155 era di proprietà dei Bermond di Besançon, conti di Albon, i quali la utilizzavano principalmente per tenere sotto controllo la strada che conduceva al valico del Monginevro.
In una delle descrizioni più antiche, il Forte di Exilles viene descritto come un castello a pianta quadrangolare, a cui erano annesse diverse torri ed edifici di servizio esterni, tra cui stalle e magazzini. Un’immagine decisamente diversa rispetto al solido edificio che possiamo ammirare oggi.
Verso la fine del Quattrocento, il fortilizio viene utilizzato dalle truppe di Carlo VIII come deposito per le munizioni, ma iniziano anche i primi ampliamenti con l’allargamento dell’accesso principale per consentire ai cannoni di essere posizionati all’interno della cinta muraria. Inoltre, allo scopo di aumentare il numero di soldati in servizio, vengono arruolati diversi contadini provenienti dalle zone circostanti.
Nel Cinquecento, il Forte di Exilles passa diverse volte dal controllo dei Savoia a quello francese, finché il Trattato di Cateau-Cambrésis non lo assegna al regno sabaudo, il quale dovrà difendere il suo potere in diverse occasioni negli anni successivi.
Nel frattempo, il forte viene rimodernato per renderlo adatto ad accogliere l’artiglieria e armi più moderne, realizzando una rampa di accesso lunga più di un chilometro, che porta direttamente all’ingresso principale. Vengono anche costruite due ripide salite che conducono alla cittadella, una cappella e un pozzo che raggiunge la profondità di 70 metri.
Il Trattato di Utrecht, che mette fine alla Guerra di Successione Spagnola, sancisce l’appartenenza dell’intera Val di Susa al Regno di Sardegna e la roccaforte viene ulteriormente rafforzata con nuove opere fino a diventare un vero gioiello di ingegneria militare, che viene messa a frutto qualche anno dopo, respingendo con successo le truppe francesi che si erano insinuate nella vallata.
Dopo l’avvento di Napoleone, che rase a suolo il forte, la struttura venne totalmente riedificata dai Savoia tra il 1818 e il 1829, ricalcando esattamente le architetture precedenti, ma aggiungendo alcuni miglioramenti per renderle più adatte alle nuove forniture militari.
Il forte diventa quindi la sede di un omonimo battaglione degli Alpini, i quali lo abbandonano definitivamente nel 1943, lasciandolo nella totale incuria ed esposto all’azione degli agenti atmosferici. Solamente nel 1978, il Demanio concede alla Regione Piemonte di entrarne in possesso in comodato per provvedere al restauro e al ripristino del monumento. Un bene che è entrato a far parte di un progetto di collaborazione tra la nostra regione e il Museo della Montagna di Torino, che si sono occupate di promuoverlo e valorizzarlo a livello culturale e turistico. Dal 2000, il Forte di Exilles è stato definitivamente riaperto al pubblico e dal 2019 è di totale proprietà della Regione Piemonte.
Cosa vedere al Forte di Exilles
La meravigliosa posizione del Forte di Exilles è già da sola un buon motivo per visitarlo e ammirarlo. Un edificio imponente immerso in un paesaggio fantastico, al centro di una delle vallate più ricche di boschi e natura incontaminata. Non per nulla, registi come Mario Monicelli in Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, e Stefano Mila con il suo Richard the Lionheart, lo hanno scelto come meraviglioso sfondo per i loro film.
I primi allestimenti museali, ideati da Richi Ferrero, sono stati oggi sostituiti da un percorso di visita innovativo, che mette al centro la vita all’interno del Forte, dandone uno spaccato molto interessante e suggestivo.
All’interno delle Cannoniere, spazi un tempo adibiti a contenere i cannoni, sono state posizionate diverse teche di cristallo contenenti uniformi militari degli Alpini, a partire dalla nascita del corpo d’armata fino ai tempi più recenti. La particolarità è che ogni uniforme è indossata da un manichino, scolpito nella stessa pietra con cui è stato costruito il forte. A questi si affiancano quarantuno figurini acquarellati, che sembrano scorrere lungo tutto il percorso espositivo.
Nel “Bastione Diamante” si può invece ripercorrere la storia del Forte di Exilles sin dalle sue origini, attraverso mappe, schizzi, disegni e plastici. Un prezioso itinerario tridimensionale che coinvolge ogni parte dell’architettura del fortilizio per rendere la visita ancora più immersiva e coinvolgente.
Infine, scendendo dal Cortile del Cavaliere verso le scuderie si entra nel Forte Basso e da lì si può continuare la discesa nel Fossato, su cui incombe l’imponente Batteria Reale, per poi risalire, utilizzando la Scala del Paradiso, interamente scavata nella roccia, e ritrovarsi nelle galere, concludendo un lungo anello che porta a scoprire i vari livelli di questo sistema difensivo davvero sorprendente.
B. Fiore (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
La Leggenda della Maschera di Ferro al Forte di Exilles
I luoghi affascinanti come il Forte di Exilles alimentano sempre la fantasia umana, offrendo spunti per storie e leggende. Intorno a questa struttura, nel corso dei secoli sono state raccontate tantissime vicende, alcune realmente accadute e altre nate dal puro frutto dell’immaginazione popolare.
Una delle più famose riguarda la figura leggendaria e misteriosa della Maschera di Ferro, che sarebbe stato rinchiuso nel Forte di Exilles tra il 1681 e il 1687. La presenza di questo personaggio, di cui non si conosce la vera identità, sarebbe stata documentata da un scambio di lettere tra il Ministro della Guerra francese, il Marchese di Louvois, e il governatore del dongione di Pinerolo, Saint-Mars, secondo cui dopo un soggiorno al Forte di Exilles, la Maschera di Ferro doveva essere trasferita nella sua città. Il carteggio, pervenuto sino a noi, parla delle spese di vitto e alloggio che la comunità doveva sostenere per il mantenimento di questo detenuto tanto illustre quanto misterioso.
Come raggiungere e visitare il Forte di Exilles
Il bellissimo Forte di Exilles è facilmente raggiungibile da Torino sia in auto, sia in treno o utilizzando i mezzi di trasporto pubblico locale. La struttura è chiusa nel periodo invernale, ma qui si possono trovare tutte le indicazioni per visitarla in totale tranquillità e con visite guidate molto interessanti per tutte le età.
Vengono organizzati anche eventi, manifestazioni e mostre sia sulla storia del Forte sia riguardanti il folclore locale, oltre a rassegne fotografiche e artistiche di pittori e artisti contemporanei. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Forte di Exilles.
Se ci sei già stato e vuoi condividere con noi le tue emozioni al Forte di Exilles, unisciti alla grande community di Gite Fuori Porta in Piemonte e regalaci un momento di storia unico e indimenticabile! Ti aspettiamo sulle nostre pagine e tra gli amici del nostro gruppo Facebook!
Foto di copertina M. Buono (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)