Pinerolo, “la città più bella del Piemonte”

Senza nulla togliere alle altre città del Piemonte, nel suo libro Alle porte d’Italia del 1888 Edmondo De Amicis descrive così Pinerolo:

Vista dall’alto, posta com’è all’imboccatura di due bellissime valli, ai piedi delle Alpi Cozie, davanti ad una pianura vastissima, seminata di centinaia di villaggi, che paiono isole bianche in un vasto mare verde e immobile, è la città più bella del Piemonte.

In effetti, la sua posizione è davvero molto scenografica e suggestiva, sospesa com’è tra la pianura, la collina e le montagne che la circondano.

Attualmente, Pinerolo è il punto di riferimento della vasta area del Pinerolese, che comprende 45 comuni, sparsi tra pianure, colline e montagne, che superano tranquillamente i 3000 metri di quota. Un territorio molto variegato, dove le tradizioni delle Vallate Occitane Piemontesi si uniscono a quelle delle Valli Valdesi per arrivare fino alle cime intorno a Sestriere e al Colle del Monginevro.

Oggi Pinerolo è una città turistica molto apprezzata per i suoi tanti luoghi d’interesse storico e artistico, per le sue manifestazioni culturali e sportive, e anche per essere un set ideale per numerose pellicole cinematografiche.

Una storia che viene da molto lontano

Sin dalla Preistoria, Pinerolo è stato un luogo perfetto in cui stabilirsi e vivere, come dimostrano i tanti reperti archeologici ritrovati negli anni Settanta nei pressi di Piazza Guglielmone e, più recentemente, durante i lavori per la realizzazione dell’autostrada Torino-Pinerolo nel 2003, che hanno permesso di riportare alla luce un’intera necropoli romana.

Il toponimo Pinarolium (ovvero “pineta”), da cui deriverebbe Pinerolo, compare per la prima volta in un documento della fine del X secolo, nel quale Ottone II di Sassonia conferma che il Vescovo di Torino potrà continuare ad essere proprietario di queste terre con tutti i diritti e i privilegi acquisiti dai suoi predecessori.

A quell’epoca, l’abitato di Pinerolo era formato da diversi piccoli borghi e corti, sovrastati da un castello, che venne abbattuto alla fine del XVII secolo. Il villaggio più importante era San Verano, situato all’imbocco della Val Chisone, diventato successivamente Abbadia Alpina per volere di Adelaide di Susa e ora compreso nell’area linguistica occitana.

Durante il Medioevo, Pinerolo conobbe periodi molto travagliati per le continue contese tra i Savoia e i monaci benedettini dell’abbazia di San Verano che ne controllavano il territorio, finché nel 1243 non vennero ceduti i diritti ai discendenti del ramo Acaja della famiglia Savoia. Grazie agli Acaja, iniziò un periodo di pace e serenità, soprattutto quando Pinerolo diventò la capitale dei loro possedimenti e fino all’estinzione della casata nel 1418.

La dominazione francese tra il 1536 e il 1574 portò nuove fortune a Pinerolo, che divenne una delle piazzaforte più importanti e strategiche di tutto il Nord Italia. Vennero quindi restaurate le antiche mura cittadine, ricostruito il castello e ampliata la cittadella, ma allo stesso tempo vennero distrutti molti laboratori artigianali, allo scopo di favorire la crescita delle imprese francesi a scapito di quelle locali. Inoltre, la fortezza venne trasformata in prigione e si narra che qui sia stato rinchiuso uno dei maggiori e più misteriosi antagonisti di Re Luigi XIV, passato alla storia come “Maschera di Ferro”.

?  Valeria Martini dal gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte

Quando finalmente la città venne riconquistata dai Savoia nel 1696, le truppe francesi lasciarono dietro di sé le rovine del castello e della cittadella, ma dopo poco la città diventò una sede vescovile con la preziosa intercessione di Carlo Emanuele III presso il Papa Benedetto XIV. Questo aiutò a far rifiorire i commerci e a ritrovare un certo benessere nella popolazione, che aumentò in modo considerevole in pochissimo tempo, oltre ad accogliere nuovi ordini religiosi.

L’occupazione napoleonica di inizio Ottocento, riportò Pinerolo sotto il controllo francese, ma con la caduta dell’Imperatore il territorio tornò ai Savoia. Iniziò quindi un nuovo periodo di prosperità economica e commerciale, a cui si affiancò un ampliamento della rete stradale e ferroviaria per facilitare gli scambi e le comunicazioni con la Liguria e il resto del Piemonte.

In quegli anni, nacque la prima Società di Mutuo Soccorso d’Italia, venne trasferita da Venaria Reale la prestigiosa Scuola d’Applicazione di Cavalleria negli attuali ambienti del Museo nazionale dell’arma di cavalleria e del Museo di Arte Preistorica, e la città divenne un vero punto di attrazione per le popolazioni delle vallate vicine per le possibilità di lavoro e istruzione che venivano offerte.

Il XX secolo fu un periodo di grande crescita dal punto di vista industriale con la nascita di nuovi stabilimenti, tra cui le Officine Meccaniche Poccardi Pinerolo, che producevano macchinari per l’industria cartaria, e la Galup, una delle aziende tuttora leader nel settore dolciario per la produzione di panettoni e dolci.

All’inizio degli anni 2000, l’industria pinerolese è entrata profondamente in crisi, ma molti imprenditori hanno saputo reinventarsi puntando sul turismo e sul glorioso passato della città.

?  Valeria Martini dal gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte

Cosa vedere a Pinerolo

Pinerolo è una città moderna, attiva e dinamica, che può contare su profonde radici che affondano in un lontano passato, come dimostrano i tanti edifici e monumenti storici che arricchiscono uno dei centri storici più belli della nostra regione.

Il punto di ritrovo preferito dai cittadini di Pinerolo è senza dubbio la bellissima Piazza Fontana, realizzata nel XVIII secolo, spianando i fossati che si trovavano a ridosso delle mura secentesche. Fino al 1830, quest’area venne utilizzata come piazza d’armi per la sua ampiezza davvero considerevole e attualmente come sede per mercati e manifestazioni.

All’interno della piazza sono state collocate una fontana con una vasca ricavata da un unico blocco di pietra e una statua in marmo di Odoardo Tabacchi, realizzata nel 1879 in onore del generale Filippo Brignone, il quale prese parte eroicamente alla Battaglia di Palestro.

Sul lato nord di Piazza Fontana, anche conosciuta come Piazza Vittorio Veneto, si può ammirare il Palazzo del Comune che anticamente ospitava l’arsenale della fortezza cittadina. Durante il Fascismo, venne ristrutturata la facciata e venne costruita l’odierna torre civica.

L’edificio che oggi ospita la Biblioteca Comunale Alliaudi ha accolto per oltre cinquant’anni la filiale locale della Banca d’Italia. Nelle sue bellissime sale sono conservati oltre 100.000 volumi, manoscritti e incunaboli di diverse epoche, oltre a una collezione di libri rari e molto preziosi.

Sempre su Piazza Fontana, ma sul lato est, si trova Palazzo Vittone, che prende il nome dall’architetto che lo progettò a metà del XVIII secolo e che fu allievo del grande Filippo Juvarra. Venne costruito per volere del Re Carlo Emanuele III di Savoia, allo scopo di ospitare l’Ospizio dei Catecumeni, ma venne poi destinato a collegio municipale, vescovile e civico.  Il Palazzo è oggi sede di musei e istituzioni culturali, tra cui il Museo Civico con le sue collezioni di cimeli, monete, armi e dipinti ottocenteschi.

Spostandosi nelle vie del centro storico di Pinerolo si possono ammirare numerosi edifici di epoca medievale, tra cui il “Palazzo dei Principi d’Acaia” o Castel Nuovo, la “Casa del Senato” e la “Casa del Vicario”, ma anche il bellissimo Duomo, sulla cui facciata spiccano i rosoni gotici e un’altissima ghimberga. All’interno, vengono conservate alcune acquasantiere gotiche, un bellissimo coro, un pulpito e un leggio ligneo risalente al Seicento.

Di particolare interesse artistico sono anche la Basilica di San Maurizio, il Santuario della Madonna delle Grazie da cui si può godere di una spettacolare vista panoramica, e le Chiese di San Domenico, San Rocco e San Giuseppe, ora utilizzata come sala per concerti ed eventi.

Non mancano inoltre importanti allestimenti museali e gallerie d’arte come: il Museo storico dell’Arma di cavalleria, il Museo d’Arte Preistorica, il Museo civico Etnografico, il Civico museo didattico di scienze naturali Mario Strani, la Collezione Civica d’Arte di Palazzo Vittone, il Museo della Diocesi, il Museo Storico del Mutuo Soccorso, il Museo della Doma Rossa e la Galleria d’arte contemporanea “En plein air”, sospesa nel 2021.

?  Duomo e Basilica di San Maurizio di Valeria Martini e Tiziana Paschetto dal gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte

Cosa fare a Pinerolo

Pinerolo è una città piena di risorse e opportunità per chi vuole conoscere il suo cuore più autentico.

Sport

Per chi ama lo sport, Pinerolo è il luogo ideale per praticare attività divertenti a tutti i livelli.

Il ciclismo è uno dei protagonisti della storia recente di Pinerolo, che ha legato la sua fama a importanti manifestazioni come il Giro d’Italia e il Tour de France, anche nelle ultime edizioni.

Negli anni Novanta è stata anche ripresa l’antica tradizione equestre con la nascita della “Scuola Nazionale Federale di equitazione” ad Abbadia Alpina e l’organizzazione di importanti concorsi ippici a livello nazionale e internazionale.

Sono anche presenti una squadra di calcio iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti, un impianto di curling, utilizzato durante le Olimpiadi Invernali di Torino 2006, e diverse squadre di pallavolo, pallacanestro e tennis tavolo.

Manifestazioni ed eventi

Oltre alla Festa Patronale di San Donato, che cade ogni anno il primo lunedì successivo l’ultima domenica di agosto, durante l’anno a Pinerolo si tengono tantissimi eventi e manifestazioni a carattere culturale e artistico davvero molto interessanti.

Uno degli eventi più importanti e attesi è sicuramente la rievocazione storica delle vicende della Maschera di Ferro, un misterioso personaggio, che si dice sia stato imprigionato nella cittadella di Pinerolo per volere del Re di Francia, Luigi XIV.

Ogni due anni, la città si trasforma completamente e i protagonisti di questa vicenda vengono rievocati con costumi e rappresentazioni lungo le vie e le piazze della città. Sul colle San Maurizio è anche possibile ammirare un piccolo monumento dedicato proprio a questi eventi.

Pinerolo al cinema

La bellezza di Pinerolo è stata più volte celebrata e riconosciuta dai registi italiani, in particolare a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso. Solo per citarne alcuni, in Fantozzi contro tutti, Pinerolo diventa una meta ideale per una gita fuori porta, mentre ne La mossa del Pinguino e La prima linea, la città è l’ambientazione perfetta per raccontare storie emozionanti e coinvolgenti, tra le piste di curling e le stanze dell’ex-carcere della città.

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Caratteristiche

  • Interesse paesaggistico e naturalistico
  • Interesse storico, artistico e culturale
  • Itinerari in bici
Piazza Vittorio Veneto, 10064 Pinerolo TO