Quali sono i vitigni a bacca bianca del Piemonte?

Il Piemonte è universalmente riconosciuto come uno dei territori con alcuni dei vitigni e vini a bacca rossa più iconici al mondo, ma sarebbe un grave errore sottovalutare l’importanza quantitativa, qualitativa ed economica dei vitigni di bianco piemontesi e dei vini a bacca bianca. L’ordine che seguiremo per parlarne segue essenzialmente questi tre elementi.

MOSCATO BIANCO O DI CANELLI

Il Moscato Bianco l’aromatico per eccellenza, da cui deriva il più importante spumante dolce, l’Asti DOCG (che viene prodotto anche in versione secca). Dai vitigni di Moscato Bianco derivano anche il Moscato DOCG, il recentissimo Canelli DOCG e il Loazzolo e il Piemonte Moscato Passito. Questi sono vini da dessert che rappresentano l’eccellenza della tradizione italiana e piemontese, ideali per accompagnare dolci tipici. Negli Stati Uniti, il Moscato ha avuto un inaspettato successo come vino da tutto pasto.

CORTESE

Sebbene stia perdendo importanza in molte aree tradizionali, rimane un vitigno importante nell’alessandrino con le DOC Alto Monferrato, Colline Tortonesi e la Piemonte Cortese. È particolarmente significativo con la DOCG Gavi, un vino in grado di invecchiare bene e adatto a abbinamenti importanti anche a tutto pasto.

ARNEIS

Riscoperto dopo circa quarant’anni di oblio, grazie soprattutto a tre produttori langaroli lungimiranti, l’Arneis ha ritrovato nel Roero la sua casa e un’identità di territorio così forte che potrebbe cambiare il nome da Roero Arneis a Roero Bianco. I sentori varietali più evidenti sono la pesca e l’albicocca. Si trova anche nelle DOC Langhe Arneis e nella recentissima DOCG Terre Alfieri Arneis che fa capo al territorio di San Damiano D’Asti.
Abbinamento ideale con gli antipasti, anche di pesce, ma si abbina bene anche ai risotti.

CHARDONNAY E GLI ALTRI INTERNAZIONALI

Il vitigno di Chardonnay non è autoctono ma internazionale, ha visto crescere in modo esponenziale gli ettari coltivati e la sua importanza grazie al grande successo dello spumante metodo classico Alta Langa, ideale anche per valorizzare una parte del territorio piemontese.
Si abbina bene a una varietà di piatti grazie alla sua versatilità. Altri vitigni internazionali presenti nelle DOC Langhe e Monferrato, come Sauvignon, Viognier, Riesling Renano, Sylvaner, Pinot Bianco e Muller Thurgau, spesso regalano piacevoli sorprese.

TIMORASSO

Recentemente riscoperto grazie a Walter Massa, il Timorasso è diventato uno dei vini bianchi più mediatici del Piemonte. Ha una notevole capacità di invecchiamento e si confronta con i grandi rossi di Langa, in particolare nella versione Derthona Timorasso. Ideale per piatti più semplici e disponibile anche in una versione più accessibile chiamata Piccolo Derthona.

ERBALUCE

Il vitigno di Erbaluce è il più importante del Canavese, del vercellese e del novarese. Le versioni più semplici presentano un bel colore giallo paglierino con striature verdi. Tuttavia, quando diventa Erbaluce di Caluso DOCG, può essere trasformato in varie versioni: vino fermo, spumante, passito e passito liquoroso. È adatto a diverse occasioni, dall’aperitivo agli antipasti, alle crostate, ai formaggi erborinati o semplicemente alla meditazione.

LA FAVORITA

Nel Roero  la Favorita viene considerata  la sorellina delicata dell’Arneis, e la gemella del più diffuso Vermentino ligure e del Furmentin di Cossano Belbo. La Favorita(purtroppo) è in forte calo produttivo in quanto particolarmente sensibile alla piaga della flavescenza dorata. IL vino è dotato di particolare freschezza e delicati  aromi di fiori bianchi e frutti esotici. Si abbina molto bene con antipasti non troppo strutturati.

LA NASCETTA

Un vitigno e vino riscoperto recentemente dalla mano sapiente della famiglia Cogno a Novello con l’esempio seguito da almeno un’altra decina di aziende del territorio, la Nascetta è diventata in breve tempo quasi una bandiera per Novello. Ottimo come aperitivo regge comunque bene un pasto intero. Ha bei sentori di fiori bianchi e bei colori giallo paglierino carico.

BARATUCIAT

È il vitigno bianco per eccellenza della Val di Susa e sta suscitando un certo interesse anche nel Monferrato. Ha una bellissima storia di riscoperta legata a due persone di Almese, Giorgio Falca e Giuliano Bosio. Sebbene sia difficile da coltivare e non molto produttivo, produce un bianco longevo, molto profumato, ideale per abbinamenti con gli antipasti piemontesi e le carni bianche.

BUSSANELLO

Per concludere, c’è una vera chicca, prodotta da un’unica azienda monferrina. Il Bussanello è l’eredità in bianco del lavoro di incroci e selezioni del Professor Giovanni Dalmasso, fratello di Albarossa, e il risultato dell’incrocio tra il Riesling Italico e il Furmint. È una scoperta affascinante.

Foto di copertina Vigneto Bellaria a Castelletto Merli – Alemat