26 Dicembre 2023 – Montanaro: gita di un giorno alla scoperta dell’organo con 2700 canne, il Castello, i santuari e il museo Giovanni Cena
Itinerario breve nel comune del torinese con concerto: il 26 dicembre in chiesa, per immergersi nell’atmosfera della musica da organo. L’evento a cura di Antichi Organi del Canavese
8 Dicembre, Torino. Montanaro è un piccolo borgo piemontese a circa 30 km da Torino e 8 da Chivasso. Ottima occasione per una gita di un giorno, presenta ogni anno, dal 1996, il tradizionale concerto di Santo Stefano, il 26 dicembre, nella chiesa di Santa Maria Assunta. Quest’anno a suonare sarà l’organista Marco Capello, con un programma alla scoperta di compositori italiani, alcuni dei quali piemontesi e canavesani.
Andare a Montanaro per il concerto di Santo Stefano permetterà di immergersi in un’atmosfera d’altri tempi: ascoltando musica classica, ammirando un organo, restaurato e perfettamente funzionante, dell’Ottocento, e tornando a conoscere compositori locali.
Il concerto
Per gli amanti della musica, l’organista Marco Capello suonerà l’organo della chiesa di Santa Maria Assunta in un’esibizione unica. Il concerto di Santo Stefano presenterà brani di Vincenzo Petrali, autore lombardo, (Crema 1830 – Bergamo 1889), del canavesano Pietro Alessandro Yon, (Settimo Vittone, To 1886 – Huntington New York 1943), di Paolo Agostino Sperati (Torino 1821- Christiania, ora Oslo, 1884) e di César Franck (Liegi 1822 – Parigi 1890).
è una scelta originale che valorizza autori poco noti al grande pubblico, come Petrali, del quale recentemente è stato scoperto un fondo di autografi, e di autori di origine piemontese come Yon e Sperati.
Il concerto di Santo Stefano a Montanaro è a cura della collana discografica Antichi Organi del Canavese e di Pro Loco di Montanaro. A ingresso libero, ha il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Montanaro e fa affidamento sull’assistenza tecnica della Bottega Organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto (VCO).
L’organo di Montanaro
L’organo di Santa Maria Assunta è uno strumento monumentale. La costruzione della cassa lignea è opera dei minusieri Stefano Gabogna e Giovanni Galetta e dall’intagliatore Giacomo Costa, su disegno dello scultore Pietro Antonio Serpentiere.
Le 2700 canne, invece, insieme al complesso strumentale con somieri, mantici e meccanismi, furono costruite, tra il 1808 e 1810, dagli organari Giovanni e Giacinto Bruna. La struttura 15 putti che reggono una tromba sonante: nessuno strumento in Italia ne conta così numerosi.
L’organo di Montanaro ha tutte le caratteristiche di uno strumento ottocentesco Italiano: ha numerosi registri musicali, gli effetti comprendenti campanelli, piatti e gran cassa, sul quale si suonavano, oltre alle musiche sacre, anche brani d’opera, come costume del tempo.
Nel 1872, lo strumento fu, per buona parte, ricostruito da Giacomo Vegezzi-Bossi: cento anni dopo, a metà degli anni Novanta, partì il progetto di restauro, per volere della Comunità Parrocchiale e sotto la supervisione della soprintendenza ai beni architettonici del Piemonte.
I lavori furono eseguiti dalla Bottega Organara dell’Orto & Lanzini di Dormelletto (VCO) per quanto riguarda la parte musicale, mentre per il restauro della pregevole cassa armonica, ricca di dorature, dall’ebanista Bulgarelli di Torino. L’organo fu inaugurato, a lavori conclusi, nel 1996.
Antichi Organi del Canavese
Nel 1996, Adriano Giacometto, organologo e Roberto Ricco, tecnico del suono, su proposta della Pro Loco di Montanaro, incidono un disco con la musica suonata sull’organo di Montanaro, appena restaurato. Nasce la collana discografica Antichi Organi del Canavese: ad oggi, l’unica iniziativa editoriale che, parallelamente all’attività discografica, si occupa sistematicamente di studio e divulgazione del patrimonio organario. Antichi Organi del Canavese ha un catalogo di 46 volumi dedicati agli organi storici, a cui si aggiungono ulteriori 7 volumi che costituiscono la collana AOC Classic, dedicata a musicisti e compositori del territorio canavesano.
I cd di Antichi Organi del Canavese, editi da Edizioni Leonardi di Milano, si trovano a Roma, al Pantheon, via della Minerva 10 e on line su www.antichiorganidelcanavese.it, http://www.discolandmail.com.
La chiesa di Santa Maria Assunta
Eretta per la prima volta nel 1649, la chiesa di Santa Maria Assunta venne ridisegnata dal 1758 dall’architetto Bernardo Antonio Vittone, dopo che un incendio mandò in rovina la struttura originaria. Vittone progettò anche la chiesa di Santa Marta, il nuovo campanile e la casa comunale, in un complesso armonico e coerente.
Pianta a croce latina, una sola navata e otto cappelle laterali, la chiesa di Santa Maria Assunta vanta l’altare maggiore in marmo, l’organo monumentale. Il Battistero è del 1768. Da vedere anche gli armadi in ebano della sacrestia. La chiesa di Santa Maria Assunta fu consacrata nel 1765 dal Cardinal Vittorio Amedeo delle Lanze, abate commendatario dell’abbazia di Fruttuaria. L’abbazia aveva come centro religioso San Benigno Canavese, mentre Montanaro era il centro civile, ove si batteva anche moneta. I territori abbaziali, comprendenti anche i comuni di Feletto e Lombardore, erano un feudo della Santa Sede, pertanto fuori dai territori sabaudi.
Il castello
Il castello storico, diorigini medievali, fu parzialmente distrutto e ricostruito nel Cinquecento, quando ospitò la torre della Zecca. Ulteriori modifiche furono realizzate secoli dopo ma, ad oggi, si vede ancora parte della struttura cinquecentesca, nelle torri settentrionali, le prigioni e la torre della Zecca.
Il castello è testimonianza importante della storia di Montanaro, che è appartenuta, per più di cinque secoli all’Abbazia di Fruttuaria, fondata a San Benigno Canavese nel 1003 dal monaco benedettino e architetto Guglielmo da Volpiano, nipote di Re Arduino d’Ivrea. Gli abati avevano la
concessione papale di battere moneta e la esercitarono sino al 1582, quando la zecca fu chiusa per ordine del Duca Carlo Emanuele I di Savoia. Nel 1595 nel castello soggiornò l’Infanta di Spagna Caterina, moglie del Duca Carlo Emanuele I di Savoia, accompagnata dalla cavalleria spagnola.
I Santuari
Il Santuario di Santa Maria di Loreto sorge in un luogo che, anticamente, era un sentiero di transumanza delle greggi. Laddove, un tempo, si trovava una statua della Madonna di Loreto, venne eretta, nel 1681, la chiesa. Il campanile, invece, fu costruito a metà Settecento. Il Santuario era meta di pellegrinaggio sino alla prima metà del Novecento.
Il Santuario Santa Maria d’Isola, prima chiesa parrocchiale della comunità montanarese, vanta un campanile risalente all’anno 1000 circa.
Il museo Giovanni Cena
Giovanni Cena, poeta, giornalista e scrittore, nacque a Montanaro nel 1870. Vicino alla Scapigliatura torinese, visse a lungo a Roma, dove morì nel 1917. Il suo romanzo più noto è “Gli Ammonitori”, del 1904. Giovanni Cena è ricordato per aver lavorato ai primi progetti di scuola popolare su larga scala, con le scuole serali e festive dell’Agro romano, tra Roma, Terracina e paludi pontine. A Montanaro, il museo Giovanni Cena conserva cimeli, oggetti e documenti personali, fotografie.
Concerto di Santo Stefano, 26 Dicembre 2023, organista Marco Capello.
A cura di Antichi Organi del Canavese e Pro Loco di Montanaro, con il patrocinio di Comune di Montanaro, Città Metropolitana di Torino
Montanaro, chiesa di Santa Maria Assunta, piazza della Chiesa. Ore 15.30, ingresso gratuito
Come arrivare a Montanaro
Montanaro si trova a circa 30 km a Nord di Torino e circa 8 da Chivasso. Si raggiunge in autostrada A4, casello Chivasso centro (circa 4 Km) o da casello di San Giorgio Canavese autostrada A5 (circa 9 Km).
Per informazioni al pubblico: Roberto Ricco, 335 5454623, info@antichiorganidelcanavese.it
Per informazioni alla stampa: Claudia Silivestro, 340 0787800, claudia.silivestro@gmail.com
Foto credit : comune di Montanaro