Cos’è la Bagna Cauda per i piemontesi?

Difficile da definire, perché fa parte del DNA, delle tradizioni, della memoria e, allo stesso tempo, vuol dire festa, amici, calore e famiglia. È per eccellenza il piatto dell’inverno, quello che le nonne cucinavano sul ‘putagè’, da accompagnare con tante risate e un buon bicchiere di vino.

I nutrizionisti, come Giorgio e Caterina Calabrese, definiscono questo piatto un benefico mix di aglio, olio extravergine, acciughe e verdure che aiutano a tenere sotto controllo la pressione e il colesterolo, hanno effetti antiossidanti e proteggono i vasi sanguigni e le membrane cellulari, ma ciò che lo rende unico sono l’allegria e la convivialità che lo contraddistinguono, pur mantenendo un “certo” distanziamento.

Bagna Cauda Day spegne nove candeline

Il Bagna Cauda Day è un evento organizzato dall’associazione culturale Astigiani APS, che ormai ha raggiunto con successo la sua nona edizione. Quest’anno coinvolge più di cento locali, cantine, osterie, agriturismi, hotel, ristoranti e attività commerciali, non solo sul territorio piemontese, ma anche nelle vicine Valle d’Aosta e Lombardia, per la più grande festa della Bagna Cauda in contemporanea a livello mondiale.

La manifestazione si svolgerà su due week end, dal 26 al 28 novembre e dal 3 al 5 dicembre, per dare l’opportunità al maggior numero possibile di persone di partecipare e garantire i posti a tavola, evitando assembramenti. Ogni partecipante riceverà un bavagliolone con la scritta “Quarta dose!”, illustrato dal fumettista Sergio Ponchione, il quale, con un po’ d’ironia e leggerezza, ha voluto sdrammatizzare il periodo che stiamo vivendo, affermando che, dopo le vaccinazioni vere e necessarie, la Bagna Cauda sia un ottimo modo per tenere lontani i virus, con le proprietà antisettiche dell’aglio, e soprattutto favorisca il distanziamento sociale.

Le consuetudini dell’evento rimangono invariate, sia nel prezzo di 25 euro, sia nella proposta. Si potrà infatti scegliere tra varie versioni, più o meno “agliate”, dalla più tradizionale Come dio comanda alla Eretica o Atea senza aglio fino al Finale in gloria con aggiunta di tartufo. Per il vino, a 12 euro a bottiglia, la scelta comprende le migliori produzioni di Barbera dell’astigiano: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlet di Costigliole e Coppo di Canelli.

Chi vorrà gustare la Bagna Cauda a casa, utilizzando l’asporto o preparando questo piatto direttamente nella propria cucina, potrà comunque ricevere o acquistare il bavagliolo di questa edizione e il kit del dopo Bagna Cauda con le acciù in stoffa.

Questa manifestazione ha anche un risvolto solidale, infatti in questi ultimi anni l’associazione Astigiani ha donato 10 mila euro alla Croce Verde di Asti, 5.000 all’Associazione Dona la spesa e 4000 euro alla Croce Rossa, oltre ad aver realizzato duemila mascherine, utilizzando i bavaglioloni dell’edizione 2020. Con il ricavato dell’edizione 2021 verrà finanziato il Bosco degli Astigiani, un nuovo grande parco pubblico di oltre 50 mila metri quadri che nascerà sulle colline astigiane, in collaborazione con Banca d’Asti, il Comune di Asti e l’Istituto Agrario Penna.

Ogni anno, viene anche assegnato il Premio Testa d’Aj alle persone che nella loro vita hanno dimostrato con tenacia, passione ed ironia di saper andare controcorrente. Nelle scorse edizioni, il premio è stato assegnato a diverse personalità come Carlin Petrini, presidente di Slow Food International, la scrittrice torinese Margherita Oggero, Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, il pittore Massimo Ricci, l’ortolano Stefano Scavino, Antonio Ricci, autore tv e creatore di Striscia la notizia, Mariuccia Borio, donna del vino, gli storici acciugai Battista Mario Delpui e Giovanni Martino, lo scrittore e filosofo Guido Ceronetti e molti altri artisti noti a livello nazionale ed internazionale.

Preparare un’ottima Bagna Cauda è un’arte

Il 7 febbraio 2005, la Delegazione di Asti dell’Accademia della Cucina Italiana, dopo diversi assaggi e comparazioni, ha registrato la ricetta tradizionale “più affidabile e tramandabile” della Bagna Cauda e l’ha depositata presso il notaio Marzia Krieg a Costigliole d’Asti.

Per chi amasse preparare questo piatto nella propria cucina, vi proponiamo la ricetta della Bagna Cauda per 12 persone.

Ingredienti: 12 teste di aglio, 6 bicchieri da vino di olio d’oliva extravergine e, se disponibile, un bicchierino di olio di noci, 6 etti di acciughe rosse di Spagna.

Procedimento: Tagliare l’aglio a fettine sottili, dopo averlo svestito ed eliminato il germoglio. In un tegame di coccio e a fuoco bassissimo, mettere a cuocere l’aglio con un bicchiere d’olio, rimescolando con un cucchiaio di legno e facendo attenzione che non prenda colore. Successivamente aggiungere le acciughe dissalate, diliscate e lavate nel vino rosso, mescolando con delicatezza. Coprire il composto con l’olio restante e lasciar cuocere per circa mezzora a fuoco lento, senza far friggere la bagna. Una volta terminata la cottura, si può aggiungere una noce di burro fresco e versare la bagna negli appositi “fujot” di terracotta.

La Bagna Cauda si può accompagnare con diverse verdure di stagione crude o cotte, come i cardi gobbi, i topinambur, il cavolo bianco, l’indivia, la scarola, i peperoni freschi o arrostiti, i cipollotti crudi inquartati e immersi nel vino barbera, le barbabietole rosse, le patate lesse, le cipolle al forno o la zucca fritta.

Per raccogliere il fondo più consistente della Bagna Cauda, la tradizione prevede che venga strapazzato un uovo nel “fujot”. Un pasto ritenuto da molti nutrizionisti completo e salutare.

Il Bagna Cauda Day è davvero un evento da non perdere per assaporare i migliori sapori del Piemonte e vivere un momento ironico e divertente con la propria famiglia e i propri amici.