Sacro Monte di Orta: un capolavoro immerso in un paesaggio da sogno
Immerso in un paesaggio di straordinaria bellezza, il Sacro Monte di Orta è l’unico complesso tutelato dall’UNESCO in Piemonte interamente dedicato alla vita e alle opere di San Francesco. Sorge su un promontorio ricoperto di boschi e vegetazione, da cui si possono ammirare scorci spettacolari del Lago d’Orta e dell’Isola di San Giulio.
Un magnifico itinerario dove l’arte si fonde con la natura, tra statue e dipinti estremamente realistici e scenografie naturali molto suggestive e spettacolari, che rendono la visita un’esperienza unica e indimenticabile.
Sacro Monte di Orta: storia, arte e spiritualità
Il Sacro Monte di Orta sorge su un rilievo che si innalza sulla riva orientale del Lago D’Orta. Le sue venti cappelle sono distribuite lungo un itinerario che porta verso la cima del promontorio e regala vedute davvero incredibili sul territorio circostante.
L’idea di costruire un Sacro Monte sul modello di quello di Varallo risale al 1583, in piena controriforma e con l’obiettivo di contrastare l’espansione delle dottrine luterane in quest’area molto vicina al confine svizzero.
Le varie strutture vennero costruite in tre distinti periodi, tra il 1590 e la fine del Settecento. Il nucleo più antico, eretto nella Selva di San Nicolao, era costituito da un gruppo di cappelle e da un convento che doveva accogliere una comunità di frati francescani cappuccini. La progettazione della prima parte del complesso venne affidata a Padre Cleto di Castelletto Ticino, il quale si occupò del rifacimento di una chiesa preesistente, del convento e della realizzazione della maggior parte delle cappelle votive, che inizialmente avrebbero dovuto essere più di trenta.
Il vescovo di Novara, Carlo Bascapè venne incaricato da San Carlo Borromeo di seguire l’andamento dei lavori sia dal punto di vista organizzativo sia per quanto riguardava la decorazione della chiesa e delle cappelle e ancora oggi il suo ritratto si può riconoscere nella terza cappella, dedicata al Vescovo di Assisi.
I lavori di realizzazione del Sacro Monte di Orta proseguirono fino a metà Seicento e videro l’intervento di molti artisti importanti dell’epoca, tra cui gli scultori D’Enrico e Prestinari, i pittori Giovanni Battista e Giovanni Mauro della Rovere, Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone e Antonio Maria Crespi detto “il Bustino”.
Ben presto, il Sacro Monte di Orta divenne famoso come luogo di devozione e per la particolare armonia che lo caratterizzava, per cui venne scelto da molti personaggi illustri per meditare e ritirarsi nella sua pace e nel suo silenzio.
Tra le tante personalità che frequentarono il complesso e che vengono ricordate in una targa commemorativa, spicca il nome di Friedrich Nietzsche che giunse qui nel 1882, durante una gita in compagnia di alcuni amici e di Lou Andreas Salomè, scrittrice, psicoanalista e biografa tedesca di origini russe. L’incanto del Sacro Monte di Orta colpì profondamente Nietzsche e Salomè, che furono coinvolti in un tenero idillio, che lasciò una traccia profonda nelle loro vite e nei loro ricordi, come riportato in diverse biografie e nel romanzo Le foto di Orta di Laura Pariani.
Oggi, il Sacro Monte di Orta, oltre ad essere parte del Patrimonio UNESCO dal 2003, è tutelato da una legge regionale che nel 1980 ha istituito la Riserva Naturale del Sacro Monte di Orta, allo scopo di conservare, preservare e valorizzare il complesso e il territorio che lo circonda.
F. Viti (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Cosa vedere al Sacro Monte di Orta?
A differenza degli altri Sacri Monti del Piemonte, il Sacro Monte di Orta è l’unico ad essere completamente dedicato alla figura di un santo, alla sua vita e alle sue opere. Una particolarità molto interessante e originale, che però non lo discosta dall’idea comune agli altri Sacri Monti di raccontare in modo teatrale e scenografico l’esperienza spirituale, utilizzando grandi statue in terracotta, dipinti e sculture particolarmente realistiche.
Il percorso si apre con un grande arco su cui si trova una statua di San Francesco d’Assisi, realizzata da Dionigi Bussola a metà del XVII secolo, mentre il fregio riporta la seguente iscrizione: «Qui in ordinate cappelle si vede la vita di Francesco, se desideri saperlo l’autore è l’amore».
Il cuore del complesso monumentale, denominato anche l’Assisi del Nord, è la chiesa dedicata ai Santi Nicolao e Francesco, totalmente rimaneggiata nel Seicento e recentemente riportata all’antico splendore. Tra i numerosi tesori che arricchiscono questo spazio sacro, sono sicuramente da ammirare alcune opere in legno e radica di noce, diversi dipinti del Cantalupa risalenti al XVIII secolo e numerosi quadri di autori vari, tra cui il Procaccini e il Busca.
L’elemento però che maggiormente colpisce i visitatori è senza dubbio la grande scultura lignea raffigurante La Pietà e conosciuta come la Madre del Redentore. La statua, datata tra il X e XI secolo, è incastonata in una preziosa nicchia barocca e sormontata da due corone, realizzate nel 2006 da un gruppo di orafi milanesi.
Accanto alla chiesa si trovano le strutture di due antichi conventi. Il più grande è di proprietà privata, mentre il più piccolo è tuttora occupato da una piccola comunità di frati francescani, che si dedicano principalmente alla gestione del Sacro Monte e all’accoglienza dei pellegrini.
L’itinerario delle venti cappelle del Sacro Monte di Orta è il punto di partenza della Peregrinatio, un cammino devozionale che lo unisce idealmente al Sacro Monte di Varallo, che si trova in una valle contigua. Anticamente, questo percorso aveva lo scopo di riavvicinare la popolazione locale alla fede cattolica, minacciata dal dilagare del Protestantesimo, utilizzando le vie di comunicazione che collegavano il Cusio alla Val Sesia.
FS. Rivellini (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Come visitare il Sacro Monte di Orta?
Il Sacro Monte di Orta si può visitare tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00, mentre il sabato, la domenica e i festivi l’orario di apertura viene prolungato fino alle 16.30. Le cappelle restano chiuse il 25 e il 26 dicembre, il 1° gennaio, il 6 gennaio e il 31 gennaio, ma la chiesa è sempre aperta per le visite dei fedeli e per le celebrazioni.
Per informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del Sacro Monte o chiamare il numero 0322 90149.
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