Legro d’Orta il borgo dipinto sul lago
Se siete veri appassionati d’arte oppure amate scoprire luoghi sempre nuovi, ecco cio che fa per voi. Quest’oggi vogliamo portarvi nel Nord Italia, in un posto davvero sorprendente, un vero e proprio museo a cielo aperto. Stiamo parliamo di Legro d’Orta, un piccolo paesino che si affaccia sul Lago d’Orta.
Ribattezzato anche il “borgo dipinto”, Legro d’Orta è un luogo ricco di fascino, ancora tutto da scoprire fatto di colori, arte e storia.
Legro, “paese dipinto”, frazione di Orta San Giulio (NO). Su alcune delle sue case sono dipinti fotogrammi di film famosi, girati sulle sponde del lago d’Orta.Siamo stati là sabato mattina, in una splendida giornata estiva. Sole, pace e tranquillità, e il cinguettio degli uccelli.
G. Fanelli (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Legro d’Orta cosa vedere
Non impiegherete molto tempo per capire cos’è che rende Legro D’Orta un borgo così particolare ed apprezzato da tutti i suoi visitatori. Vi basterà addentrarvi tra le viuzze di Legro per notare i tanti affreschi e le tante istallazioni artistiche che decorano le mura cittadine. Ormai da 6 anni, infatti, la piccola frazione di Orta San Giulio è entrata a parte del circuito nazionale dei “I Paesi Dipinti” di cui fanno parte oltre 90 località italiane in cui i muri della città sono stati dipinti da artisti di fama nazionale o da sconosciuti pittori che hanno seguito i corsi di tecnica dell’affresco. Proprio come il borgo di Arcumeggia, frazione di Casalzuigno, Valcuvia, in provincia di Varese, anche Legro d’Orta nel 1998, su iniziativa della Pro Loco locale, ha colorato le sue vie con numerosi affreschi, i quali, hanno come tema principale il mondo del cinema.
A Legro vi aspetta un tour alla riscoperta di pellicole molto famose che hanno fatto la storia del cinema. Si tratta di celebri film che hanno scelto come ambientazione proprio le terre del lago d’Orta. Tra gli interpreti di spicco troviamo attori del calibro di: Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Gianni Morandi, Silvana Mangano, Catherine Spaak, Rock Hudson, Agostina Belli, Teo Teocoli e molti altri ancora.
Passeggiando tra i vicoli di Legro, si possono così ammirare affreschi che ritraggono scene di film storici come: “L’Amante Segreta – 1941”, “Riso Amaro – 1949”, “Una Spina nel Cuore – 1986”, “La Voglia di Vincere – 1987”, “La Spia del Lago – 1950”, “Il Balordo – 1978 ” , “I Racconti Del Maresciallo – 1968 – ”, “La Maestrina- 1942”, “Il Piatto Piange – 1974”,“Addio alle Armi – 1957”.
Dal 1998, sino ad oggi, i muri cittadini si sono pian piano arricchiti di tanti nuovi dipinti. Così, la piccola frazione è entrata a far parte del circuito nazionale delle 90 località italiane dei “Musei a cielo aperto”.
L’iniziativa, oltre ad essere un richiamo turistico, in modo particolare per tutti gli passionati dell’arte e del cinema, è un modo per esortare produttori e registi a scegliere gli scenari di queste meravigliose terre per continuare a produrre nuovi film.
Al momento, questa singolare galleria dal titolo “il cinema messo al muro”, vanta più di 60 affreschi.
Uno degli affreschi più importanti ed apprezzati dai turisti è quello che raffigura “Riso amaro”, un film del 1949 di Giuseppe De Santis con Silvana Mangano e Vittorio Gassman, ambientato nella pianura vercellese e lungo le rive del Po. “Riso amaro”, racconta la storia delle mondine stagionali, giunte da tutta Italia, per lavorare nelle risaie. Da qui si susseguono una serie di vicende amorose molto complicate ma al tempo stesso romantiche ed appassionanti.
I dipinti sono stati eseguiti da pittori ed artisti di fama sia nazionale che internaziole, che con grande maestria hanno saputo cogliere, interpretare ed esaltare al meglio lo spirito dell’iniziativa. Ma non solo, tra gli artisti, autori delle opere del paese di Legro troviamo anche alcuni alunni facenti parte dei licei artistici della zona.
Tra gli autori dei dipinti possiamo citare: Franco Mora, Carlo Biancalani, Gianpietro Castiglioni, Carlo Farioli, Stefano Maestrini, Lorena Giorgi, Cristina Scapardini, Giancarlo Bertocchi, Federico Biancalani.
Oltre ad importanti pellicole cinematografiche girate proprio sulle sponde del Lago, ad ispirare i murales realizzati a Legro sono i versi delle opere del poeta conterraneo Gianni Rodari.
Qui a Legro d’Orta vi attende, dunque, una suggestiva passeggiata con il naso all’insù.
Legro ed il lago d’Orta, sono così la cornice ideale per rivivere e riscoprire attraverso magnifici fotogrammi le scene di famosi film del cinema italiano.
Legro – Il paese dipinto – Orta San Giulio (NO)
T. Ferrario (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Legro d’Orta dove si trova e come arrivare
Legro si trova sulle colline cusiane del lago d’Orta alle pendici del Mottarone, in Provincia di Novara ed è una piccola frazione con circa 400 abitanti del comune di Orta San Giuliano.
Legro si trova a poche centinaia di metri dalla rotonda, posta sulla Strada Statale 229, che conduce al paese di Orta San Giulio. Provenendo da Omegna bisogna svoltare a sinistra (cartello marrone, Legro paese dipinto), provenendo da Gozzano/Borgomanero a destra.
Una volta arrivati, i visitatori possono usufruire dei parcheggi gratuiti situati nei pressi della stazione ferroviaria, un’ottima posizione dalla quale iniziare a scoprire il borgo degli affreschi.
Se preferite spostarvi in treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Orta-Miasino, situata proprio presso la frazione Legro d’Orta. Ed è proprio una volta scesi dal treno ed usciti dalla stazione, che potrà iniziare il vostro tour alla scoperta del suggestivo borgo dipinto dai mille colori.
Legro d’Orta e dintorni: le tappe imperdibili
Legro d’Orta non è l’unico sito d’interesse della zona. Al contrario, il territorio del Verbano, è ricco di luoghi dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Orta San Giulio
Come già fatto presente, Orta San Giulio, è sempre stata meta turistica di grande rilievo. Dunque, se siete in zona, non potete non dedicare un po’ di tempo alla visita di questo bellissimo Borgo. Orta San Giulio, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, un luogo romantico dagli scenari suggestivi. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e nel quale a far da padrona è un vasto patrimonio artistico, storico e naturale. Uno dei punti nevralgici della città è “Piazza Motta”, dalla quale è possibile raggiungere un altro luogo tra i più incantevoli del lago: l’Isola di San Giulio.
Isola di San Giulio
L’Isola di San Giulio, detta anche “l’isola del silenzio”, si trova a soli 400 metri dalle riva di Orta, ed è possibile raggiungerla in battello o in motoscafo in pochissimi minuti di navigazione. Attorno a questa piccola isola incantata aleggia una storia molto particolare. Si narra che un tempo l’isola, altro non fosse che uno scoglio abitato da serpi e mostri spaventosi. Nel 390 il Santo patrono del lago, San Giulio, un giorno attraversò le acque del lago sopra il suo mantello e una volta giunto sullo scoglio, fondò una chiesa trasformando l’isola nel centro di evangelizzazione di tutta la regione. Qui il santo, scelse poi di esservi sepolto.
Una delle principali attrattive del posto sono la basilica romanica, Villa Tallone, l’ottocentesco Palazzo dei Vescovi e l’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae. Quest’ultima è un convento di clausura femminile nel quale le monache che vivono sull’isola tutto l’anno, si dedicano ad attività molto semplici come la preghiera, al confezionamento delle ostie e alla preparazione del pane di San Giulio.
Arcumeggia
Un altro borgo da visitare nei dintorni di Legro d’Orta è Arcumeggia. Arcumeggia è il primo borgo dipinto d’Italia. Qui, nel lontano 1956, un gruppo di pittori famosi aderì all’iniziativa !pittori in vacanza”, indetta dall’ente del turismo di Varese di quegli anni, per affrescare le mura cittadine. Il piccolo borgo è diventato così, uno spettacolare museo a cielo aperto, ideato mettere l’arte a disposizione di tutti.
Gli affreschi ritraggono in modo particolare paesaggi, mestieri tipici e scene di vita quotidiana.
Omegna
Un’altra delle tappe imperdibili è la piccola località di Omegna, un borgo, immerso nei boschi che circondano le rive del lago d’Orta. Nella piazza del Municipio ecco che sgorga un piccolo torrente, il Nigoglia. La particolarità di questo torrente è che anziché scorrere verso il mare, le sue acque vanno all’insù verso le Alpi.
Il borgo di Pella
Un altro borgo degno di nota è Pella, sicuramente, tra i più antichi e ricchi di storia della zona. Abitata sin dall’età del ferro, qui, a Pella, potrete ammirare la torre medievale e la chiesa di San Filiberto. Molto particolare è il piccolo imbarcadero, in quanto, da lì avrete modo di ammirare l’Isola di San Giulio da una prospettiva insolita. Infine, in piazza Ravedoni, troverete uno dei pochi lavatoi antichi rimasti in buone condizioni. Quando il brutto tempo non consentiva di accedere al lago, le donne facevano il bucato proprio in piazza.
L’antico ponte sul Pellino
E per chiudere in bellezza, vi consigliamo di visitare l’antico ponte sul Pellino, il quale collega Pella con l’oratorio di San Rocco. Dal ponte, seguendo l’indicazione “frazione di Ronco Sotto”, avrete modo di seguire il sentiero che i pellegrini erano soliti percorrere per andare dal Sacro Monte di Orta a quello di Varallo, in sostituzione del pellegrinaggio in Terra Santa.