Il Sacro Monte di Crea, un gioiello artistico e architettonico nel cuore del Monferrato
Il Sacro Monte di Crea si trova in una splendida posizione panoramica nel cuore del Monferrato, su una delle colline più alte della provincia di Alessandria, a pochi chilometri da Serralunga di Crea. Il percorso, dedicato alla Madonna, si snoda in salita su un sentiero non particolarmente impervio che attraversa un bosco di querce e frassini fino a raggiungere la cima della collina, su cui si erge la Cappella del Paradiso.
Dal 2003, il Sacro Monte di Crea fa parte del Patrimonio UNESCO ed è situato all’interno del vasto Parco Naturale del Sacro Monte di Crea, istituito nel 1980, il cui scopo è salvaguardare e promuovere il patrimonio naturale, artistico e architettonico di quest’area, particolarmente amata da tutti i piemontesi.


Santuario di Crea (Prov. Alessandria)
Una meta di pellegrinaggio e devozione da più di mille anni
Sin dal Medioevo, il territorio del Sacro Monte di Crea è stato meta di pellegrinaggi e devozione da parte di tutti gli abitanti delle zone circostanti. Infatti, in quest’area, già nell’XI secolo sorgevano un convento e una chiesa dedicata a Santa Maria.
La tradizione popolare narra che, nel 350 d.C., Sant’Eusebio, Vescovo di Vercelli, sia salito sulla collina per portare la statua lignea della Madonna con il Bambino, ancora oggi venerata all’interno del santuario mariano. In realtà la statua risale al XIII secolo, ma la sua provenienza è tuttora sconosciuta. Ciò che è sicuramente storicamente provato è che Sant’Eusebio si prodigò molto per la diffusione del cristianesimo in diversi territori piemontesi, allo scopo di eliminare il paganesimo, sostituendo le divinità celtiche femminili con il culto della Vergine.
A partire dall’XI secolo, Crea divenne un importante centro religioso, ecclesiastico e culturale, al cui controllo ambivano diverse famiglie nobiliari e ordini ecclesiastici, dai canonici dell’Abbazia di San Benigno di Fruttuaria fino ai Marchesi del Monferrato.
Nel 1536, il Monferrato passò sotto il dominio dei Gonzaga, i quali, oltre ad ampliare la chiesa, diedero inizio ai lavori di costruzione del Sacro Monte di Crea, seguendo l’esempio dell’ormai celebre Sacro Monte di Varallo.
Padre Costantino Massino, priore di Crea, progettò e diede avvio ai lavori nel 1589, creando un percorso devozionale suddiviso in 18 cappelle in cui venisse raccontata con immagini, statue e affreschi, la vita della Madonna o, più propriamente, i misteri del Santo Rosario.
Già nel 1598 erano state edificate le prime 10 cappelle, tra cui la Natività e la Presentazione al Tempio, ma solo qualche anno dopo, il nuovo priore decise di ampliare il percorso devozionale, arrivando a ideare 40 cappelle. Questo nuovo progetto di ampliamento guidò gli interventi successivi, ma non fu mai portato a termine.
In questa fase e fino al 1657, lavorarono alla realizzazione delle cappelle importanti artisti dell’epoca, tra cui Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, i fratelli Prestinari e i fratelli fiamminghi De Wespin, che furono anche gli autori dello spettacolare complesso scultoreo della cappella del Paradiso, realizzato tra il 1604 e il 1612.
Per tutto il Settecento, il Santuario e il Sacro Monte vissero un periodo di prosperità, che però si concluse nel 1801 con la discesa in Italia delle truppe napoleoniche e la relativa soppressione degli ordini religiosi. Le incursioni e i saccheggi perpetrati dai soldati francesi, ridussero il complesso in rovina e lentamente tutto venne completamente abbandonato.
Santuario di Crea. Patrimonio UNESCO. Percorso devozionale tra le cappelle immerso in una cornice di filari e vigneti. Bellissimo.
Soltanto nel 1820, un gruppo di frati francescani si stabilì nuovamente nell’area del Santuario e cominciò una lunga opera di ripristino e ricostruzione di alcuni edifici, ma solo verso la fine del secolo, iniziarono massicce campagne di restauro ad opera della “Società di Restauro del Santuario di Crea”, che proseguirono fino ai primi anni del Novecento. Durante questo periodo vennero costruiti nuovi edifici e il famoso scultore simbolista Leonardo Bistolfi decorò la cappella 16 con le statue della Salita al Calvario.
Oggi il Santuario e il Sacro Monte di Crea sono un’importante meta di pellegrinaggio da parte di moltissimi fedeli e costituiscono un patrimonio artistico e architettonico d’inestimabile valore e bellezza.
Un salto al Sacro Monte di Crea vicino a Serralunga in prov. di Alessandria sulle colline del Monferrato molto interessante anche dal punto di vista fotografico.
Un patrimonio artistico e culturale da salvaguardare per le nuove generazioni
Le raffigurazioni e le rappresentazioni artistiche del Sacro Monte di Crea sono state considerate per lungo tempo solo un’espressione della devozione popolare, piuttosto ingenua e di scarso valore. In realtà, come riconosciuto anche dall’UNESCO, i Sacri Monti sono un’importante testimonianza della cultura e della storia del territorio e, sebbene gli autori non siano sempre noti, costituiscono un patrimonio importante da salvaguardare e preservare per le future generazioni.
La struttura del Santuario è di origine romanica, ma è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. La facciata è in stile barocco, mentre l’interno ha conservato l’impianto romanico, anche se è stato impreziosito da decorazioni di epoca successiva. All’interno della chiesa si possono ammirare alcune delle più importanti opere di epoca rinascimentale di tutto il Piemonte, in particolare sono da notare nella Cappella di Santa Margherita due affreschi, la Madonna in trono e le Scene del Martirio della Santa. L’autore di queste opere è stato a lungo ignoto, ma alcuni studi sembrano attribuirle a Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino. Sono anche bellissimi i ritratti di Guglielmo IX del Monferrato e Anna d’Alençon, e la tavola di Macrino d’Alba, datata 1503, che raffigura una Madonna con Bambino circondata dai Santi.
Per quanto riguarda le 23 cappelle e i 5 romitori del Sacro Monte, le sculture vennero realizzate dai fratelli De Wespin a partire dal 1589, i quali avevano già lavorato al Sacro Monte di Varallo, e gli affreschi risalenti alla fine del XVI e l’inizio del XVII secolo sono da attribuire al pittore manierista Guglielmo Caccia, il quale collaborò con i fratelli fiamminghi anche nella decorazione della Cappella del Paradiso.
Consiglio.vivamente visita al SANTUARIO di CREA: luogo di pace in mezzo al verde con zone attrezzate e passeggiate…………..
Info utili per visitare il Sacro Monte di Crea
Al momento, tutti i percorsi del Parco Naturale del Sacro Monte di Crea risultano accessibili e la chiesa del Santuario è aperta al pubblico per riti e celebrazioni.
La cappella n.23, detta Cappella del Paradiso, e tutta l’area circostante sono chiuse per restauro.
I visitatori possono usufruire delle aree attrezzate, delle aree pic-nic, dei servizi igienici e del bar.
Per ulteriori informazioni, è possibile telefonare al numero 0142/940108 o visitare il sito internet del Sacro Monte di Crea .
Credit foto cover www.sacrimonti.org