Cuneo, il cuore verde della Provincia Granda

Su un bellissimo altopiano che supera i 500 metri di quota, in cui confluiscono i fiumi Stura di Demonte, Gesso e Grana, sorge Cuneo, il capoluogo della cosiddetta “Provincia Granda”, così chiamata perché il suo territorio copre la superficie più ampia della nostra regione.

La città si trova in una posizione centrale rispetto all’arco alpino e si apre da un lato verso la Pianura Padana e dall’altro verso le splendide colline delle Langhe, in un paesaggio naturale davvero molto suggestivo, tanto da essere stata dichiarata la “Capitale Verde del Piemonte”.

Data la sua posizione, Cuneo è caratterizzata da inverni particolarmente freddi e con abbondanti nevicate, mentre le estati sono calde, ma abbastanza sopportabili, grazie alla ventilazione proveniente dalle vicine montagne e dalle frequenti brezze che soffiano dalla pianura.

Storia di Cuneo: dall’antichità ai giorni nostri

Della fondazione di Cuneo non si hanno notizie certe, ma sicuramente quest’area è stata abitata sin dai tempi più antichi per la particolare posizione strategica e per le condizioni climatiche favorevoli e salubri con la possibilità di approvvigionarsi facilmente di acqua per la presenza di fiumi e torrenti.

Probabilmente, durante il periodo Imperiale, i Romani scelsero il territorio di Cuneo per costruire grandi ville nobiliari, di cui sono stati ritrovati diversi resti nel centro storico, e alcuni suppongono che proprio sull’altipiano fosse stata edificata l’antica città di Auriate, divenuta poi sede episcopale e di una contea carolingia, prima di essere completamente distrutta da un’incursione araba.

I primi documenti ufficiali, che testimoniano l’esistenza dell’abitato di Cuneo, risalgono alla fine del XII secolo, quando la città venne dichiarata “libero comune”. Questa condizione consentì di liberarsi dalle ingerenze delle vicine casate nobiliari e attirò in città gli abitanti delle aree limitrofe ancora soggette ai vincoli feudali.

Una leggenda narra che per sfuggire ai soprusi dei Marchesi di Saluzzo e del Monferrato, alcuni abitanti dei villaggi di Quaranta e Brusaporcello si fossero rifugiati sul “Pizzo di Cuneo”, dove risiedeva già una comunità di esuli fuggiti da Milano in seguito all’invasione di Federico Barbarossa. Il borgo godeva della protezione del Monastero di San Dalmazzo e della diocesi di Asti, che lo avevano dichiarato “libero comune”, così come le vicine comunità di Mondovì e Savigliano, lasciando che venisse governato da tre rettori, due nobili e uno eletto dal popolo.

I Marchesi di Saluzzo non accettarono l’alleanza di Cuneo e Asti per difendere il loro territorio e quando, all’inizio del XIII secolo, riuscirono a sottomettere il capoluogo astigiano, vietarono agli abitanti di Villafalletto, Costigliole, Centallo e Romanisio di trasferirsi a Cuneo senza aver prima chiesto il permesso, allo scopo di limitare lo spopolamento dei territori del marchesato.

Con la perdita della guerra contro il marchesato saluzzese, Cuneo perse anche la sua autonomia, finendo sotto il diretto controllo del vescovo di Asti, che iniziò una violenta persecuzione contro i Catari, fuggiti da Tolosa per trovare riparo in Val Padana. Un’accusa gravissima che pesò fortemente sul comune, finché la sottomissione al potente Monastero di San Dalmazzo, non pose fine definitivamente alla sua indipendenza.

Grazie all’alleanza con gli angioini e il futuro Re di Napoli, Cuneo ritrovò il suo prestigio, diventando uno dei principali domini della casata napoletana e capitale di un ampio distretto che comprendeva le Valli Grana, Stura, Gesso e Vermenagna, oltre a garantirsi una certa autonomia con la sottoscrizione di uno statuto, che assicurava vantaggiose condizioni economiche e commerciali, tra cui la facoltà di battere una propria moneta.

Inoltre, per tutto il Duecento, a Cuneo venne creata una mansione templare, che fornì la città di ospedali e favorì la nascita di fiorenti attività commerciali, accogliendo mercanti veneziani, pisani, genovesi, lombardi, provenzali e catalani, che utilizzavano un’antica strada romana all’imbocco della Valle Gesso per trasferire le loro merci e per i loro traffici.

Verso la fine del XIV secolo, il dominio angioino venne sostituito da quello sabaudo attraverso un accordo tra la regina Giovanna d’Angiò e il Conte Amedeo IV di Savoia, il cosiddetto Conte Verde. Assicurando il sostegno militare alla dinastia angioina, il Conte riuscì ad ottenere i possedimenti ai piedi delle Alpi, che vennero ben presto annessi al nascente Stato sabaudo.

Questo passaggio trasformò Cuneo in una città militare, rimpicciolendo il suo territorio e rendendola sostanzialmente un borgo fortificato, che doveva contenere l’espansione francese verso la Val Padana. Questo ruolo strategico durò per ben due secoli e la città venne spesso posta sotto assedio fino all’occupazione napoleonica, che iniziò nel 1800.

La città venne annessa all’Impero Napoleonico e diventò il capoluogo del Dipartimento della Stura, anticipando di circa cinquant’anni la nascita della Provincia di Cuneo del 1859. Con la Restaurazione, la città riottenne la sua libertà e diventò sede della diocesi, oltre a vedere la nascita del corpo dei Cacciatori delle Alpi, che accompagnarono Giuseppe Garibaldi in tante sue imprese.

Come tante altre località cuneesi, Cuneo ricoprì un ruolo fondamentale durante la lotta partigiana tra il 1943 e il 1945 e al termine del conflitto le venne conferita la medaglia al Valor Militare per i sacrifici subiti dalla sua popolazione e per il contributo nella liberazione dei territori dal controllo nazifascista.

Oggi, Cuneo è una città in forte espansione e molto apprezzata dal punto di vista turistico per le sue architetture e per la vivace vita artistica e culturale, ricchissima di eventi e manifestazioni importanti a livello nazionale e internazionale.

Cosa vedere a Cuneo?

La città di Cuneo è davvero molto ricca di cose da vedere con le sue architetture antiche, le sue piazze, i suoi percorsi porticati e i suoi interessanti musei, ma anche per le bellissime aree naturalistiche come il Parco Fluviale Gesso e Stura, una grande zona verde dove è possibile passeggiare nella natura, praticare sport e rilassarsi senza allontanarsi troppo dal centro della città.

Piazza Galimberti

Un itinerario nel cuore più autentico di Cuneo non può che iniziare da Piazza Galimberti, intitolata a uno dei tanti eroi della Resistenza che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale. Con i suoi 24.000 metri quadrati, questa piazza è una delle più grandi d’Italia ed è considerata il salotto buono della città, dove è sempre piacevole incontrarsi per un buon caffè o una chiacchierata tra amici.

Venne realizzata durante l’occupazione napoleonica nel punto in cui un tempo sorgeva la cinta muraria che proteggeva il centro storico. Gli edifici che circondano la piazza sono prevalentemente in stile neoclassico, decorati con fregi che riprendono lo stile greco-romano.

Al centro di Piazza Galimberti si trova la statua dell’avvocato Giuseppe Barbaroux, noto statista originario di Cuneo, che si occupò di riformare i codici civile, penale e commerciale in epoca sabauda e di creare l’attuale Diocesi di Cuneo nel 1817.

Da non perdere è il Museo Galimberti, situato al secondo piano di palazzo Osasco sul lato ovest della piazza, dove sono esposti oggetti, opere d’arte, documenti, ricordi di famiglia e oltre 20.000 volumi, riviste e opuscoli d’argomento giuridico, letterario, scientifico ed artistico.

Cattedrale di Santa Maria del Bosco

L’aspetto attuale del principale edificio religioso della città di Cuneo è frutto di importanti interventi di restauro avvenuti tra la fine del Settecento e l’Ottocento, ma la sua origine è molto più antica. La chiesa originaria, di cui oggi rimane solo il fonte battesimale, venne edificata nel XV secolo e dipendeva dall’ Abbazia di San Dalmazzo di Pedona.

Dopo un crollo parziale della struttura nel XVII secolo, la ricostruzione della chiesa venne affidata all’architetto Giovenale Boetto di Fossano, il quale applicò lo stile classicista, utilizzando forme semplici e rigorose, ma arricchite da decorazioni molto raffinate e minuziose.

Oggi, l’architettura della Cattedrale di Cuneo è caratterizzata da un armonico insieme di linee neoclassiche e barocche, in cui spiccano una bellissima cupola affrescata, una pala d’altare secentesca, un pulpito barocco e la cappella del Santissimo Sacramento.

Palazzo della Torre

Ad appena cinque minuti da Piazza Galimberti, si può ammirare l’antico Palazzo della Torre, risalente ai primi anni del XIII secolo. Secondo alcuni documenti, la torre venne costruita dai monregalesi per volere del Re Roberto d’Angiò, allo scopo di sancire la pace tra Cuneo e Mondovì del 1317.

La torre che sovrasta il palazzo è alta 52 metri e dalla sua sommità è possibile godere di un bellissimo panorama su tutta la città. Le salite sono garantite ogni 30 minuti negli orari di apertura, che possono variare in base ai giorni e ai mesi dell’anno. È previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso.

Complesso Monumentale di San Francesco

Dichiarato monumento nazionale, questo bellissimo complesso architettonico comprende un antico convento e una chiesa risalenti al XIII secolo. I primi ad insediarsi in questo luogo furono i frati francescani, che lo ampliarono e ristrutturarono più volte, fino a che non vennero allontanati dalle truppe napoleoniche, che lo trasformarono in una caserma.

La chiesa è l’edificio più antico attorno a cui si è sviluppato il complesso monumentale, come dimostrano i reperti ritrovati nel corso di diversi scavi archeologici effettuati negli ultimi anni, mentre altre parti come il chiostro, il porticato e la facciata sono stati più volte ristrutturati nel corso del tempo.

Attualmente, il complesso ospita il Museo Civico della città di Cuneo, dove si possono ammirare documenti e testimonianze che illustrano la storia del territorio, a partire dalle epoche più antiche fino all’età moderna.

È possibile accedere al complesso gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 18.30. Si paga un biglietto solo per il Museo Civico.

Villa Oldofredi Tadini

Questa splendida villa immersa nel verde è stata inserita nel circuito dei Castelli Aperti della Regione Piemonte.

Venne edificata tra il Trecento e il Quattrocento come torre di difesa della città di Cuneo per poi essere trasformata in una casa di villeggiatura dai Conti Mocchia di San Michele, una delle casate nobiliari più antiche del cuneese. L’ultimo restauro della villa risale ai primi anni dell’Ottocento, quando l’edificio diventò dimora permanente della famiglia e la proprietà passò agli eredi degli Oldofredi Tadini, tuttora proprietari dell’intero complesso architettonico.

L’edificio principale della villa è circondato da un bellissimo giardino, uno dei più antichi del Piemonte, che ha mantenuto il suo impianto originario con la tipica struttura “alla francese”.

La Villa Oldofredi Tadini è aperta al pubblico durante gli eventi o per cerimonie e manifestazioni, ma è anche visitabile per gruppi su prenotazione in ogni momento dell’anno.

Percorsi porticati

Gli oltre 8 chilometri di passaggi coperti del centro storico di Cuneo sono l’ideale per passeggiare e godere delle bellezze della città anche quando le condizioni metereologiche non sono favorevoli.

Sono stati costruiti in diverse epoche storiche, a partire dal medioevo fino all’ultimo dopoguerra e offrono un’infinita varietà di stili, strutture e composizioni architettoniche.

Santuario Santa Maria degli Angeli

Ad appena tre chilometri dal centro storico di Cuneo, sorge questo bellissimo santuario francescano risalente al XV secolo, raggiungibile grazie a un viale, utilizzato da molti cuneesi per passeggiare e rilassarsi in particolare nei fine settimana.

L’interno della chiesa è abbellito da un ciclo di affreschi sulla vita del Santo di Assisi, mentre il presbiterio in marmo ospita una bella statua dedicata alla Madonna. Da vedere sono anche le cappelle laterali, che accolgono le tombe di alcune delle più importanti famiglie cuneesi. Il Santuario è sempre aperto e ad accesso gratuito tutto l’anno.

Parco Fluviale Gesso e Stura

Questa grande area protetta di 5.500 ettari è l’ideale per regalarsi un momento di relax, passeggiare nella natura o praticare sport all’aria aperta. Istituita nel 2007 allo scopo di valorizzare un ambiente naturale unico e di grande valore naturalistico e culturale, oggi il parco comprende anche i territori di 14 comuni e 70 chilometri di corsi fluviali.

Ciò che contraddistingue questa zona è la presenza di numerose specie di uccelli stanziali e migratori, alcuni dei quali rientrano in particolari misure di conservazione. Sono presenti anche molti mammiferi, rettili, anfibi, tra cui specie rare e in via d’estinzione.

Museo Ferroviario

La collezione di questo museo si trova in parte all’interno e in parte all’esterno della stazione ferroviaria di Cuneo.

Nella Sala Reale, un tempo destinata esclusivamente alla famiglia Savoia, sono state allestite alcune bacheche, al cui interno sono esposti cimeli, manifesti, fotografie e pagine di giornale, che testimoniano il passaggio del treno della famiglia reale. Sono anche esposti diversi oggetti appartenuti ai ferrovieri e una biglietteria originale degli anni Venti.

All’esterno, si può visitare un vagone, utilizzato sulla linea Cuneo-Nizza e nel deposito una locomotiva trifase di inizio Novecento.

?  Paola P. – dal gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte

Cosa fare a Cuneo?

Si può davvero dire che a Cuneo non ci si annoia mai! Sono infatti tantissimi gli eventi e le manifestazioni lungo tutto il corso dell’anno.

San Michele è il santo patrono della città e si festeggia il 29 settembre con un programma di eventi molto ricco, ma una delle manifestazioni più folkloristiche è sicuramente la Festa della Madonna del Carmine, che si tiene nel mese di luglio e che culmina con una grande processione tra le vie della città, a cui partecipano 60 confraternite in abiti tradizionali.

Importanti per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio sono Degustibus, che si svolge nell’ultimo fine settimana di maggio, e la Fiera Nazionale del Marrone a fine ottobre, a cui partecipano produttori e artigiani locali e provenienti da ogni parte d’Italia.

Da non perdere sono anche la Grande Fiera d’Estate, Scrittorincittà e Cuneo Illuminata, mentre per gli amanti dello sport sono assolutamente imperdibili la storica Fausto Coppi, una manifestazione ciclistica amatoriale internazionale, che si svolge a metà luglio e, a novembre, la Stracôni, una camminata non competitiva che porta a scoprire le bellezze del territorio cittadino e del Parco Fluviale Gesso e Stura.

Interessante è anche “Sono un uomo di mondo” a ottobre, una manifestazione che accoglie tutti coloro che hanno svolto il servizio militare o sono entrati in seminario a Cuneo.

?  Enrico C. –  Aurelia P dal gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte

Di cose su Cuneo se ne possono dire ancora moltissime; perciò, vi invitiamo a condividere le vostre esperienze e curiosità sui nostri canali social! Aspettiamo i vostri commenti e le vostre fotografie per vivere questa città in un modo davvero unico e originale!

Caratteristiche

  • Interesse storico, artistico e culturale
  • Itinerari a piedi
via Roma 28 12100 Cuneo CN