Vho, uno dei Borghi più belli d’Italia

Alle pendici dell’Appennino e in una splendida posizione panoramica, sorge Vho, una piccolissima frazione del Comune di Tortona, che dal 2021 è uno dei Borghi più belli d’Italia. Si trova a soli 210 metri d’altitudine, da cui si può godere di una vista spettacolare sui vigneti, i campi, le montagne e i borghi circostanti.

Ai filari, che corrono in file lunghe e parallele, si alternano i campi coltivati, che in base alla stagione assumono colorazioni diverse, rendendo il paesaggio sempre vario e spettacolare.

? M. Alesina (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte) anche foto cover e featured

Un piccolo borgo dalla storia molto antica

Il primo documento storico in cui viene citato il piccolo borgo di Vho risale al IX secolo, quando Teberga, una nobile feudataria del luogo, cedette la proprietà delle terre di “Vau”, come allora veniva chiamato Vho, alla Chiesa Maggiore di Tortona.

Successivamente, Vho viene citato nel Statuta Civitatis Dertonae, un antico testo cinquecentesco, che contiene il corpus legislativo sullo statuto della città, adottato dalla fine del XVI secolo fino alla promulgazione dello Statuto Albertino nel 1848.

Come tanti piccoli borghi piemontesi, l’abitato di Vho si è inizialmente sviluppato intorno al suo Castello, di cui rimane ancora qualche traccia, dotato di un ponte levatoio e un fossato che circondava tutto il suo perimetro. Nel Settecento gli Zenone, già Signori di Castel Ceriolo, acquisirono la proprietà del Castello, così come dimostra un’iscrizione visibile ancora oggi.

Dell’insediamento originario sono riconoscibili l’arco di accesso e alcune abitazioni, recentemente restaurate nel pieno rispetto delle architetture originali e delle tecniche di costruzione. Il fossato è invece stato interrato all’inizio del secolo scorso e oggi è diventato una splendida area verde.

In ricordo dei luoghi più significativi della vita e della storia del borgo sono state anche conservate le denominazioni di vie e piazze, come Via del Fosso, dove un tempo si trovava il fossato, via di Castel Zenone, strada del Pozzo, via Maestra e Piazza Corte del Castello. Inoltre, sono state preservate due chiese: la Chiesa di San Salvatore che si erge nel pieno centro dell’abitato e la Chiesa della Madonna della Purità, alle porte della frazione.

? Credit photo Pagina Facebook vhotortona

Cosa fare, vedere e gustare a Vho

Seppure sia un piccolissimo borgo, Vho conserva alcuni monumenti storici importanti, che testimoniano il suo antico passato, ma soprattutto un patrimonio di tradizioni, che vale la pena di conoscere e apprezzare.

La Chiesa di San Salvatore

La Chiesa di San Salvatore si trova al centro dell’abitato di Vho, nell’area che un tempo era occupata dal Castello. I lavori di costruzione iniziarono nel 1711 e la chiesa venne consacrata nel 1722 dal Vescovo Giulio Resta.

All’interno, l’unica grande navata è decorata con preziosi affreschi, mentre il pavimento è in marmo policromo. Sono sicuramente da ammirare le vetrate in vetro piombato, l’antico fonte battesimale in marmo, le statue della Vergine Maria e il palco del Coro in legno dipinto.

La Chiesa della Madonna della Purità o “Cappelletta”

Le prime notizie storiche riguardanti questa chiesa risalgono al 1661, quando mons. Carlo Settala compì la visita pastorale a Vho. Si tratta di un edificio in pietre e mattoni, il cui ingresso è protetto da un porticato con alte colonne e archi.

La chiesa è stata a lungo sconsacrata per le pessime condizioni della struttura e nel 1980 è stata completamente restaurata, grazie al contributo della famiglia Beccaria, del parroco di Vho, Don Giorgio Caroli, e di un Comitato di cittadini. Successivamente è stata riaperta al culto e riconsacrata, ma nel 2003, a causa di un terremoto che ha colpito la zona del tortonese, è stata gravemente danneggiata ed è ora in attesa di ulteriori restauri per renderla nuovamente agibile.

Il Carnevale Vhoese

Il Carnevale Vhoese è uno dei più antichi del Tortonese e si festeggia il martedì grasso. Viene organizzato dall’inizio del Settecento, quando il piccolo borgo era sotto il dominio della famiglia Zenone e la zona era stata colpita da carestie.

All’epoca la popolazione locale si radunava il martedì grasso per condividere parte del proprio raccolto, qualche piatto tradizionale e, ovviamente, del buon vino. Il “banchetto del contado” era un evento autorizzato dai signori di Vho e ben presto la sua fama si ampliò, coinvolgendo anche popolazioni provenienti da tutto il territorio circostante. All’inizio dell’Ottocento la festa si ampliò ulteriormente con il contributo del parroco del paese, che regalava le cosiddette “saracche” e le famiglie locali che portavano i paioli per la polenta. Per tutto il giorno venivano distribuiti salami, vino, polenta e frutta di stagione, e alla fine della giornata, gli ultimi rimasti terminavano di consumare gli avanzi.

Oggi, il Carnevale viene organizzato dalla SO.M.S. (Società di Mutuo Soccorso), molto attiva in paese, mantenendo viva questa antichissima tradizione, che ancora riunisce famiglie, giovani e anziani del luogo. La manifestazione ha inizio il venerdì sera nei saloni del teatro civico con il gran ballo in maschera per concludersi il martedì grasso con il tradizionale banchetto a base di polenta, salami, vino e saracche.

La Sagra dell’Agnolotto Vhoese

A fine estate, la SO.M.S. organizza la Sagra dell’Agnolotto Vhoese, un appuntamento immancabile per gli amanti della buona cucina e di questo prodotto tipico piemontese. È il primo piatto tipico delle feste in tutto il Piemonte. Si tratta di una pasta ripiena di stufato di manzo, la cui sfoglia viene preparata con farina 00, uova e acqua. Gli “anlôt” possono essere conditi con il sugo di manzo con cui è stato fatto il ripieno, ma si possono gustare anche in brodo o letteralmente “annegati” nel vino Barbera.

Il Timorasso

Il tortonese è terra di preziosi vigneti che crescono rigogliosi, grazie alla splendida esposizione delle colline e al terreno, che conferisce un gusto unico e inconfondibile ai preziosi vini del territorio.

Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca bianca, che viene coltivato in queste zone dai tempi più antichi. La sua coltivazione sembrava quasi completamente scomparsa, quando qualche anno fa, alcuni coltivatori hanno cominciato nuovamente impiantare le barbatelle per una nuova produzione. Oggi, grazie all’impegno di giovani vignaioli, il Derthona Timorasso è uno dei vini bianchi DOC più apprezzati e prestigiosi del Piemonte. Nelle cantine di Vho e dei borghi vicini è possibile degustare questa prelibatezza, accompagnandolo con salumi e formaggi tipici del territorio tortonese.

Anche se si tratta di un borgo piccolissimo, Vho è una vera perla del nostro Piemonte, da apprezzare, valorizzare e soprattutto visitare durante una gita fuori porta.

Caratteristiche

  • Collina
  • Interesse paesaggistico e naturalistico
  • Itinerari enogastronomici
  • Itinerari in bici
  • Itinerari in moto
Vho 15057 AL