Il Parco del Valentino: l’area verde più amata di Torino

Il Parco del Valentino è sicuramente l’area verde pubblica più bella e suggestiva di Torino. Disteso lungo la riva sinistra del Po, il parco copre un’estensione di oltre 420.000 metri quadrati proprio a ridosso del centro storico della città e dei Murazzi, una delle zone preferite dagli amanti della musica e della vita notturna.

Questa parte della città, ad accesso totalmente libero e gratuito, è molto apprezzata sia dai torinesi sia dai turisti, che qui possono trovare un vero angolo di pace e tranquillità in cui passeggiare, andare in bicicletta e fare attività all’aria aperta senza allontanarsi troppo dalle vie e piazze più importanti del centro cittadino.

Laura R. (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Il Parco del Valentino, simbolo storico della città di Torino

Per la sua posizione particolarmente favorevole e vicina al fiume Po, l’area del Parco del Valentino venne già occupata in epoca romana, dei cui insediamenti sono state trovate varie tracce molto antiche, risalenti probabilmente alla fondazione della città.

Intorno al XIII secolo, come testimoniato da alcuni documenti dell’epoca, sembra che in quest’area esistesse una cappella dedicata a San Valentino, in cui venivano conservate alcune reliquie traslate appositamente da Terni. Successivamente, la cappella andò distrutta e le spoglie di San Valentino vennero spostate nella chiesetta di San Vito sull’altra sponda del Po, ma il nome del santo continuò a identificare questa grande zona verde.

Il Valentino divenne proprietà della nobile e facoltosa famiglia Birago, che fece costruire una villa di piacere, oltre alla lussuosa dimora, progettata da Filippo Juvarra in Via Carlo Alberto, oggi sede della Camera di Commercio.

Verso la metà del XVI secolo, l’intero possedimento venne acquistato dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia e tra il 1630 e il 1660 venne costruito il maestoso Castello, utilizzato come residenza estiva dalla famiglia Reale e oggi di proprietà del Politecnico di Torino.

Laura, Linda e Valter (dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Grazie ai Savoia, l’area del Valentino venne trasformata in un grande e romantico giardino, ma solo nel XIX secolo iniziarono i veri interventi che portarono all’attuale aspetto del Parco con la realizzazione del progetto, affidato al celebre paesaggista francese Barrillet-Dechamps.

Nel tempo, il Parco del Valentino, per la sua posizione vicina al centro cittadino e facilmente raggiungibile anche a piedi, è stato utilizzato per numerosi eventi e manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale.

In particolare, nel 1884 venne scelto come sede dell’Esposizione Generale Italiana e in quell’occasione venne edificato il bellissimo Borgo Medievale, diventato una vera attrattiva turistica di grande rilievo. Il progetto di Alfredo d’Andrade, noto architetto appassionato di cultura medievale, intendeva riprodurre le antiche strutture dei castelli piemontesi e valdostani.

Oltre alle visite, il Borgo Medievale ospita da sempre mostre ed eventi artistici e culturali, come FLOR 61, una grande mostra florovivaistica allestita nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, di cui permangono ancora oggi il Giardino Roccioso e il Giardino Montano, arricchito da piccole cascate, fontane e corsi d’acqua.

Fiorella V. (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)

Lungo i sentieri del Parco del Valentino non mancano le opere artistiche di diverse epoche, a partire dalla grandiosa Fontana dei Dodici Mesi in stile rococò, realizzata da Carlo Ceppi nel 1898 per il Cinquantenario dello Statuto Albertino, fino alle numerose statue di importanti personaggi storici come Amedeo I di Savoia, Massimo d’Azeglio, Cesare Battisti e Nino Costa.

Un altro importante monumento è l’Arco monumentale all’Arma di Artiglieria, noto anche come “Arco del Valentino”, posto all’ingresso nord del Parco ed eretto nel 1930 per celebrare l’Arma dell’Artiglieria, che ricoprì un ruolo fondamentale durante il Primo Conflitto Mondiale.

A partire dagli anni Duemila, il Parco del Valentino ha subito una serie di lavori di riqualificazione, in particolare nell’area posta alle spalle di Torino Esposizioni, che è stata arricchita e abbellita con nuove installazioni artistiche, tra cui la famosa “panchina dei lampioni innamorati”, e la creazione di un percorso sensoriale nello spazio del Giardino Roccioso.

Inoltre, negli ultimi anni, il Parco del Valentino è stato spesso utilizzato come area espositiva all’aperto, ad esempio per il Salone del Gusto o l’Eurovision Song Contest 2022, di cui ha ospitato gli eventi collaterali.

Cosa vedere al Parco del Valentino

Il Parco del Valentino non è solo il polmone verde di Torino, ma soprattutto un’area ricchissima di attrattive turistiche da vedere, fotografare e ammirare in ogni stagione dell’anno.

Il Castello del Valentino

Il Castello del Valentino, di proprietà demaniale e affidato al Politecnico di Torino, ospita la sede del Dipartimento di Architettura ed è visitabile gratuitamente e su prenotazione solo in particolari periodi dell’anno. Dal 1997, l’edificio è inserito nella Lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme a tutte le altre Residenze Sabaude piemontesi.

La grande struttura, che ricorda lo stile dei castelli francesi, probabilmente, sorge sull’area in cui nel XVI secolo la nobile famiglia Birago fece edificare la sua villa di delizie, che venne acquistata da Emanuele Filiberto Duca di Savoia nel 1564.

Nel tempo, il Castello del Valentino subì molti rimaneggiamenti e ospitò i rappresentanti delle più nobili casate italiane, tra cui gli Este di San Martino, i Saintmerane, i Cicogna, i Pacelli e i Calvi, che decisero di acquisire anche una parte del castello.

L’aspetto simile alle grandi residenze d’oltralpe lo si deve alla Madama Reale Maria Cristina di Borbone, che lo ricevette come dono di nozze, in occasione del matrimonio con Vittorio Amedeo I di Savoia e che trascorse lunghi periodi della sua vita in questo splendido castello.

La residenza venne quindi trasformata in maison de plaisance, come imponeva il gusto dell’epoca con importanti interventi sulle decorazioni del primo piano, che venne abbellito con preziosi affreschi e stucchi, incentrati in prevalenza sui rapporti tra la corte francese e i Savoia, e su soggetti a tema alchemico e floreale.

Nella seconda metà dell’Ottocento, il Castello del Valentino cambiò destinazione d’uso, diventando sede dei corpi di Artiglieria e Cavalleria, oltre che per un breve periodo della Scuola di Veterinaria e della Regia Camera di Agricoltura e Commercio.

L’edificio venne quindi nuovamente rimaneggiato per renderlo adeguato alla nuova funzione e durante il Secondo Conflitto Mondiale venne pesantemente danneggiato dai bombardamenti che colpirono il centro di Torino.

A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Castello del Valentino ospita i corsi di laurea in Architettura e, recentemente, è stato oggetto di importanti opere di restauro, che gli hanno restituito l’antico splendore, riportando alla luce le splendide colorazioni e decorazioni originali.

Laura R. (dal gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte)

Il Borgo Medievale del Valentino

Il Borgo Medievale del Valentino è un vero museo a cielo aperto, dedicato alla storia, all’arte e alla cultura del periodo medievale.

Il complesso venne costruito per ospitare il padiglione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 su progetto di Alfredo d’Andrade, famoso architetto e profondo conoscitore dell’epoca medievale. Al termine dell’esposizione il Borgo Medievale avrebbe dovuto essere abbattuto, ma vista la sua bellezza venne mantenuto e divenne un museo nel 1942.

Il Borgo Medievale del Valentino copre una grande area di 8500 metri quadrati e riproduce in modo fedele la struttura di un borgo tardo medievale con vie, piazze, case, mura, decorazioni e una Rocca, a cui si accede, attraversando un tipico ponte levatoio.

L’accesso al Borgo è gratuito, ma per la visita di alcune sale è necessario acquistare un biglietto, il cui costo può variare a seconda delle esposizioni presenti al momento. Il Borgo è aperto tutti i giorni con orario di visita dalle 9:00 alle 20:00 nel periodo estivo e dalle 9:00 alle 19:00 nel periodo invernale.

Il Giardino Roccioso e il Giardino Montano

Il Giardino Roccioso e il Giardino Montano sono una delle parti più belle e interessanti del Parco del Valentino. Vennero realizzati come area espositiva in occasione dell’Esposizione Universale del 1961, anno in cui ricorreva anche il centenario dell’Unità d’Italia.

I bellissimi giardini contengono oltre 200 diverse specie di piante e arbusti esotici e montani, fontane, ruscelli, cascatelle e aiuole fiorite. Si possono visitare il Giardino Roccioso e il Giardino Montano negli stessi orari di apertura del Borgo Medievale.

La Fontana dei Dodici Mesi

All’interno della grande vasca ovale della Fontana dei Dodici Mesi, si possono ammirare quattro gruppi scultorei che rappresentano i quattro grandi fiumi che attraversano la città di Torino e 12 bellissime statue che raffigurano i mesi dell’anno. La fontana venne costruita su progetto dell’architetto Carlo Ceppi, il quale si occupò anche della costruzione della stazione ferroviaria di Porta Nuova.

Secondo la leggenda, in questo luogo cadde Fetonte, figlio di Helios, il quale dopo essersi impadronito del carro del padre, non fu in grado di domare i cavalli e provocò siccità e incendi sulla Terra. Zeus decise quindi di colpire il carro con un fulmine, facendo cadere Fetonte, che annegò e provocò grande dolore alle sorelle Eliadi, le quali si trasformarono in pioppi e le loro lacrime in ambra.

Come raggiungere il Parco del Valentino

Arrivare al Parco del Valentino dal centro della città è davvero semplice, sia a piedi, raggiungendo il Po da Corso Vittorio Emanuele II o da Via Dante, sia spostandosi in pochi minuti con l’autobus della linea 67 dalla stazione di Porta Nuova in direzione Ada Negri o con la linea 18 dalla stazione Lingotto in direzione Sofia, sia con la Metro M1 da Porta Susa e scendendo alla stazione Marconi.

Il Parco del Valentino è sempre aperto ed è possibile accedere gratuitamente attraverso i quattro ingressi, che si trovano ai lati dell’area verde. All’interno del Parco è anche possibile usufruire di un servizio di bike-sharing pubblico.

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Caratteristiche

  • Fiume
  • Interesse storico, artistico e culturale
  • Itinerari a piedi
  • Itinerari in bici
Corso Massimo d'Azeglio, 10126 Torino TO