Montelupo Albese e il sentiero del lupo: bellezza e tranquillità per tutta la famiglia
Montelupo Albese, Montislupi o Monslupus, è un piccolo borgo di circa 480 abitanti in provincia di Cuneo. Di origine duecentesca, sorge a circa 10 km da Alba in direzione di Bossolasco, sulla Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa.
La sua posizione privilegiata, sulla sommità di un’alta collina fra due strette valli, lo rende una terrazza panoramica di ineguagliabile incanto e bellezza.
Infatti, a est il paese si affaccia sulle colline dall’aspetto selvaggio e isolato di Rodello, Borgomale e Lequio Berria, mentre dalla parte opposta, la vista spazia sui meravigliosi castelli di Grinzane Cavour, Castiglion Falletto e Serralunga d’Alba e sulle famose colline di La Morra, Barolo e Monforte, fino ad arrivare all’arco alpino occidentale dove, nelle giornate limpide, svettano il Monviso, il Monte Rosa e il Cervino.
Montelupo deve il suo nome ad un’antica leggenda secondo la quale un tempo i suoi territori erano abitati dai lupi, fatto del tutto verosimile, dato che, anticamente, le Langhe erano ricoperte da folte foreste che costringevano gli abitanti della zona a stabilirsi attorno alle mura delle città, oppure ad erigere le proprie abitazioni in pianura, lungo le più agevoli vie di comunicazione.
Dall’alto medioevo ad oggi, la storia di Montelupo è scandita da quella delle sue chiese. Il nucleo originario della Comunità di Montelupo Albese si formò innanzitutto intorno alla cappella agreste di Santa Maria dell’Oriolo, per poi spostarsi verso la parrocchiale vecchia, edificata con la nascita della Villanova di Montislupi ed infine si stabilì nell’area della settecentesca chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta, che ha subito rimaneggiamenti fino a pochi anni fa ed è tuttora il centro della vita del paese.
P. Negro (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Un paesaggio da togliere il fiato
Montelupo è noto soprattutto per le sue qualità paesaggistiche, infatti arrivando da Diano, oppure risalendo da Alba attraverso Corso Cortemilia, si può ammirare la posizione dominante sulle colline circostanti con i campanili delle due chiese al centro del paese, che svettano sui vigneti che lo circondano.
Francesco Rosso, giornalista e figura storica del quotidiano La Stampa, per lodarne la quiete e la magnifica posizione, lo definiva un
“villaggio dal nome fosco e dall’aspetto ridente… In cima al colle tornito in lente curve, col piccolo cimitero quasi in verticale e la chiesina barocca affacciata sul verde opaco dei castagneti e delle forre”.
Ma Montelupo non regala solo un bellissimo panorama. Infatti, l’enogastronomia del borgo offre piacevoli sorprese per l’altissima qualità dei suoi prodotti, come l’ottimo vino dolcetto prodotto dai vigneti che crescono sulle pendici delle sue colline.
Inoltre, la sua tranquillità, la vicinanza ad Alba e la posizione strategica fra l’alta e la bassa collina, fanno di Montelupo una base d’appoggio ideale per visitare il territorio delle Langhe.
P. Dilernia (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Montelupo Albese, il paese dei lupi
Oltre alle chiese che caratterizzano il territorio, è affascinante percorrere gli itinerari nel centro del paese ammirando i Murales che, grazie ad un progetto denominato “Lupus in Fabula” nato nel 2011 ed in continua evoluzione, vede artisti provenienti da tutta Italia raggiungere il borgo per abbellire i muri delle case con favole a tema lupo, creando una magica atmosfera da fiaba.
Sentiero del lupoSimpatico sentiero alla scoperta delle fiabe con protagonista il Lupo
V. Gaietto (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Un itinerario particolare è anche quello che segue i piloni votivi che sorgono a Montelupo, in un percorso suggestivo tra bellezze naturalistiche e devozione religiosa.
Il percorso inizia arrivando a Montelupo dalla Strada Provinciale, all’incrocio con Via Brantegna, dove è possibile ammirare un particolare pilone a pianta triangolare e, proseguendo verso il centro del paese, si possono ammirare l’originale cappella della Torretta eretta dai superstiti della prima guerra mondiale, la cappella di S. Giuseppe, in Borgata Brantegna, il Pilone di Santa Rita e il pilone di Bertolotto.
Inoltre, la tradizione vuole che Montelupo Albese si chiami così, perché situato in una zona un tempo popolata dai lupi e non poteva quindi mancare un “Sentiero del lupo”, perfettamente segnalato, che si sviluppa ai piedi del poggio su cui è arroccato il paese. Un percorso tra vigneti e noccioleti perfetto anche per le famiglie con bambini, che offre la possibilità di ammirare a piedi o in mountain bike quanto di meglio può offrire la zona.
Ci sono tre possibilità tra cui scegliere, in base al tempo a disposizione e alla propria forma fisica, senza particolari difficoltà tecniche: un percorso lungo, di circa tre ore e mezza e due percorsi più brevi di circa un’ora e mezza, contrassegnati sulla cartina con colori diversi.
Il punto di partenza per tutti i percorsi è Piazza Castello, dalla quale, seguendo le indicazioni raffiguranti una testa di lupo, si possono percorrere i tre anelli.
Il panorama, che si può ammirare percorrendo il sentiero, si estende dall’Alta Langa con i suoi boschi e noccioleti fino alla Langa del Vino, e si verrà sicuramente rapiti dai meravigliosi castelli e vigneti che si stendono a perdita d’occhio e che costeggiano aree naturalistiche di particolare fascino e bellezza.
A Montelupo Albese è presente anche la panchina gigante n. 100. La big bench di Montelupo è situata sulla sommità di una collina tra i vigneti di Dolcetto e Barbera ed è raggiungibile a piedi o con la macchina per raggiungerla è necessario seguire la provinciale 32 che da Diano d’Alba porta a Montelupo Albese ed imboccare Via Mortizzo.
I. Corbani (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)