Il Parco Forestale dell’Alberone: un percorso alla scoperta della flora della collina del Monferrato
Le dolci colline del Monferrato Astigiano non sono caratterizzate solamente da nobili vigneti ma anche da boschi e natura. Per immergersi appieno nei suoi ritmi consigliamo la bellissima passeggiata nel Parco Forestale dell’Alberone, un parco non lontano da Torino, e più precisamente a Cocconato in provincia di Asti dove poter scoprire 1500 piante autoctone tipiche della zona.
Il parco
Il parco forestale Alberone nasce dall’idea del professor Giuseppe Conrotto, con il sostegno della Signora Graziella e dei figli, oltre al supporto scientifico del dottor Simone Lonati. L’area si estende su una superficie di 250000 metri quadri ed è stata realizzata per ricerca ed amore verso il territorio e per la fruizione ecostostenibile dei boschi finalizzata alla valorizzazione della flora locale spontaneamente presente.
Il percorso si snoda ad anello per circa 2,5 km circa ed è strutturato in stradine comodamente percorribili sulle quali è possibile scoprire la fauna e la flora rigorosamente autoctone. Lungo il percorso infatti si incontrano tre punti informativi soprannominate “stazioni”, curate nei particolari architettonici e realizzate con travi ricavati dalle piante del territorio. Le tre “stazioni” inserite nel contesto paesaggistico rappresentano un punto di relax ed all’interno si possono apprendere attraverso illustrati, materiale fotografico ed aneddoti, curiosità e informazioni sulla realizzazione del parco e sulla natura che lo caratterizza. Lungo il percorso inoltre sono poste interessanti segnaletiche che descrivono gli esemplari dal punto di vista scientifico e storico ma anche con delle curiosità.
Una passeggiata nel Parco dell’Alberone
Un ampio ingresso pedonale in legno dà il benvenuto al Parco, e discendendo uno scalone in legno si raggiunge subito la stazione di accoglienza, la prima delle strutture in legno e vetro che caratterizzano il percorso. Simile ad una casa sugli alberi al suo interno sono esposti numerosi pannelli con la presentazione dell’iniziativa e la mappa del Parco.
Subito sotto il punto di accoglienza sulla sinistra si trova un enorme dosso erboso da cui è possibile ammirare la vallata e le colline circostanti.
Proseguendo lungo il viale il percorso si snoda inizialmente in discesa accompagnati da faggi, ciliegi, pruni, biancospini, noci … Ognuna delle essenze botaniche tipiche della collina del Monferrato viene presentata con apposite targhe che ne descrivono le peculiarità per imparare tutto sul mondo naturale e per coinvolgere soprattutto i piccoli con la voglia di sapere e conoscere il mondo naturale. Inoltre sugli alberi è possibile vedere delle casette che sono state posizionate per la nidificazione delle specie presenti all’interno del parco.
Dopo circa 1 km ci si trova di fronte la seconda stazione “panoramica” che si affaccia sulla piccola valle che ospita il laghetto e la terza delle strutture, sovrastata dalla collina di Cocconato su cui spicca la chiesa parrocchiale. All’interno della costruzione tra le interessanti informazioni esposte è possibile conoscere meglio gli alberi e scoprire gli animali che popolano il Parco.
Sempre accompagnati dai cartelli che identificano fauna e flora si prosegue verso il punto più basso del percorso ad anello. Una breve salita anticipa l’ultima discesa abbastanza ripida che porta alla stazione a fondo valle con struttura architettonica in legno che attraversa completamente, con una sorta di palafitta-ponte, uno specchio d’acqua. La terza stazione è studiata come zona relax (meritato dopo i dodici tornanti percorsi per raggiungerla). Al suo interno si possono consumare pranzi al sacco e sono a disposizione i servizi igienici, all’esterno un ampio tavolo è a disposizione per didattiche e pranzi. Come nelle altre stazioni all’interno la cartellonistica ci mostra ulteriori informazioni sul Parco, soffermandosi in particolare sulla flora acquatica e le orchidee selvatiche.
Tra le bacheche della terza stazione vi è una poesia dedicata al parco e ai sui realizzatori, affisso probabilmente da un visitatore che riporta la data 5 mag 2021 h 1:35:
Ho conosciuto il Professore,
chi non conosce il Professore,
artista, sognatore e demiurgo
di sogni a diventare REALTA’,
dove si incontrano fantasia,
bellezza, poesia e armonia.Alberone, ultimo grande progetto,
dove alla pratica realizzazione
la loro opera hanno prestato
menti ed anime diverse,
dove differenze di vite
sono state non ostacolo
ma occasioni di incontri
di universi pulsanti,
a trasformare il sogno in realtà,
dove alberi e natura
hanno fornito energia vitale
per crescere individuali
di complessa divinità.Alberone l’ultimo progetto…
… ma non l’ultimo…
Lasciando la stazione ed il laghetto e proseguendo lungo il percorso un ampio prato con l’erba tagliata può essere utilizzato per pic-nic o per un momento di relax.
Il percorso dopo un piccolo ponte ricomincia a salire ed arrivati ad un bivio tenendo la sinistra è possibile chiudere il cerchio passando per l’arioso dosso erboso da visto in precedenza dove è possibile oziare piacevolmente (e riprendersi dalla salita appena fatta) sfruttando le panchine o l’ampio prato.
Come arrivare al Parco dell’Alberone
Dal centro di Cocconato si prosegue lungo Via Liprandi/SP20 in direzione Casale a ridosso di una netta curva in discesa a destra si prosegue lungo una stradina sulla sinistra (Strada Mondo per i satellitari). La strada è stretta ma breve e, benché sembri portare verso un’abitazione privata, conduce al parcheggio proprio all’inizio del Parco.
INFORMAZIONI UTILI
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20 ed è ad accesso libero.
Il percorso è per tutte le età, adatto a passeggini di tipo sportivo e con un pò di allenamento in quanto alcune pendenze sono impegnative.
AVVERTENZA GENERICA
Lo stato di percorribilità del percorso possono subire variazioni per questo motivo le informazioni contenute non impegnano la responsabilità di autori, verificatori ed editori.