Il Grande Sentiero del Roero tra paesaggi incontaminati e splendidi borghi
Il Grande Sentiero del Roero è un itinerario di circa 40 chilometri, percorribile a piedi o in mountain bike, che attraversa tutta la dorsale delle Rocche del Roero da Bra fino a Cisterna d’Asti.
Le Rocche sono una componente distintiva di questo territorio, tra pareti scoscese, guglie, anfiteatri naturali, calanchi e profonde gole create dall’erosione millenaria di fiumi e torrenti. Si tratta di un ecosistema delicatissimo in cui convivono diversi microclimi in appena qualche centinaio di metri di dislivello, si va dai terreni più secchi delle cime alla vegetazione rigogliosa che prolifera in fondo alle voragini, dove l’acqua ha dato origine ad ambienti umidi, floridi e stagnanti. I terreni di queste zone sono particolarmente sabbiosi e ricchi di fossili marini, segno che in tempi antichissimi le Rocche erano ricoperte dalle acque di un grande mare pieno di vita.
Il Grande Sentiero del Roero non presenta particolari difficoltà ed è ben segnalato, anche se alcuni tratti risultano un po’ impegnativi e tecnici per chi intende muoversi in mountain bike, a causa dei frequenti saliscendi e dei fondi sconnessi e sabbiosi. Inoltre, per meglio cogliere la bellezza unica del paesaggio è consigliabile suddividere il tragitto in due o più tappe.
Prima tappa: da Bra a Monteu Roero
Il tragitto del Grande Sentiero del Roero inizia da Bra, nota per essere la culla del movimento Slow Food, ma anche per le sue bellezze architettoniche e i numerosi musei, tra cui sono da segnalare i musei Archeologico, di Storia Naturale e del Giocattolo. In Piazza Caduti per la Libertà si possono incontrare le prime paline segnaletiche e, superando il caratteristico centro storico, si arriva al Santuario di Madonna dei Fiori, da cui si può proseguire verso le frazioni del Comune di Pocapaglia, attraversando una fitta boscaglia.
Una volta giunti a Pocapaglia, dominata dal Castello del X secolo, vale la pena soffermarsi ad ammirare il meraviglioso panorama che si stende sulle Rocche, tra dirupi e guglie che svettano verso il cielo.
Rocche di Pocapaglia e Pocapaglia
M. Rosso (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Lasciato il paese di Pocapaglia, ci si inoltra nel meraviglioso territorio delle Rocche tra castagni e querce secolari, fino a raggiungere Sommariva Perno, famoso per essere stato il teatro principale della storia d’amore tra Rosa Vercellana, la “Bela Rosin”, e il Re Vittorio Emanuele II. Nel centro storico del paese si può seguire il percorso “A spasso con la Bela Rosin”, una passeggiata che ripercorre i luoghi più significativi di quella che è stata definita “la più bella fiaba d’amore dell’Ottocento”.
Il Sentiero prosegue poi verso Baldissero d’Alba, uno dei venti comuni appartenenti al Pianalto, un’area pianeggiante che si sviluppa per circa 400 chilometri quadrati fino alle porte di Torino, particolarmente ricca di laghetti e corsi d’acqua. Questo è il tratto più interessante e suggestivo di tutto il percorso e termina in una zona in piano ricoperta di castagni secolari.
Da qui, si può raggiungere Montaldo Roero, un piccolo borgo agricolo, circondato da frutteti e vigneti, tra cui svetta l’antica torre medievale a pianta circolare. Si procede in un ambiente molto particolare, delimitato da un lato dai boschi delle Rocche e dall’altro dalle coltivazioni vitivinicole ed ortofrutticole.
Si arriva quindi a Monteu Roero con il suo centro storico, sovrastato dal maestoso Castello medievale, perfettamente conservato. Nell’inverno del 1158, le cronache narrano che Federico Barbarossa svernò nell’antica fortezza di proprietà dei Conti di Biandrate, i quali successivamente la vendettero ai Roero, facoltosi banchieri astigiani che diedero il nome a tutta la zona.
Seconda tappa: da Monteu Roero a Cisterna d’Asti
La seconda parte del Grande Sentiero del Roero inizia dalla piazza principale di Monteu Roero e si snoda lungo la strada provinciale verso Torino all’interno di un magnifico anfiteatro naturale delle Rocche. Dalla frazione San Grato si continua il cammino, ammirando i piccoli paesini e le aree coltivate a frutta, noccioli e ortaggi. Appena superata la Cascina Prella, ci si immerge in una vallata ricoperta di maestosi castagni fino ad arrivare alla Località Carretta, a pochi passi dal Comune di Santo Stefano Roero, sulla cui piazza si ergeva un’antica torre, ormai franata da tempo nel dirupo sottostante il paese.
Piacevolmente stupita da Santo Stefano Roero, dalla sua piazza con le Rocche, dai suoi percorsi da fare a piedi o in mountain bike e da tutte le innumerevoli strade su cui perdersi in moto….
MB. Boccardo (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
La salita verso il Bric Bissoca è abbastanza impegnativa, ma una volta raggiunta la cima si viene ripagati dalla straordinaria vista sul Monviso. Seguendo il cuore delle Rocche, si possono osservare numerosi affioramenti ricchi di fossili marini, fino a raggiungere il Santuario dei Piloni, un piccolo Sacro Monte immerso nella natura selvaggia del luogo. Il Santuario si trova in località Laione ai confini con Santo Stefano Roero, e già nell’antichità era un luogo sacro, dedicato al culto della dea Diana, da cui prende il nome la sottostante Valle Diana. Il complesso del Santuario è formato dall’antica Chiesa romanica dei Santissimi Giacomo e Filippo, dall’affascinante Grotta dell’Agonia e da tredici cappelle in cui sono raffigurate con statue e dipinti le scene della Passione di Cristo fino alla deposizione nel Santo Sepolcro.
Dal Santuario si scende verso la Valle Diana, attraversando il corso asciutto del Rio Canneto, e poi si risale verso Montà d’Alba, dove ha sede l’Ecomuseo delle Rocche del Roero. Meritano una visita la Chiesa Parrocchiale di Montà e il Castello dei Morra Lavriano, risalente al XVII secolo, dove si può trovare un po’ di quiete e silenzio tra gli splendidi panorami del Roero.
Una volta giunti al Centro Outdoor “Valle delle Rocche”, un’area attrezzata dedicata all’insegnamento della mountain bike, si svolta verso una strada sabbiosa, incorniciata da vigneti e castagni.
Le coltivazioni di peschi annunciano l’avvicinarsi del territorio di Canale, nel quale ogni anno viene organizzata una prestigiosa sagra dedicata al dolcissimo frutto con eventi e manifestazioni. Risalendo da Canale verso la frazione Madonna di Loreto, si arriva alla Via Lunga, un tratto di strada ampio e pianeggiante tra castagni e robinie fino al Pilone di San Nicolao, da cui il Sentiero prosegue con vari tornanti fino a Cisterna d’Asti, al confine tra le province di Cuneo e Asti.
Cisterna d’Asti è la degna conclusione di questo lungo sentiero con il suo Castello che oggi ospita il Museo di Arti e Mestieri d’un Tempo, una collezione di circa 4000 oggetti, che testimoniano la vita quotidiana delle genti del Roero dal Seicento al Novecento.
Il Grande Sentiero del Roero è un incantevole viaggio nel territorio delle Rocche tra natura incontaminata e borghi storici d’eccezionale bellezza.