Il Castello reale di Moncalieri
Il Castello di Moncalieri, che sorge sull’apice della collina dove si trova l’omonima località, si colloca come una delle residenze sabaude più antiche.
Originariamente fu edificato con uno scopo difensivo, ma, dopo numerosi restauri in cui fu ingrandito e abbellito, la famiglia Savoia lo scelse come sede per lo svago della corte.
Cosa vedere al Castello di Moncalieri
Il castello si presenta con una forma a ferro di cavallo rivolto verso nord, con 4 imponenti torrioni agli angoli di essa. Grazie alla sua pacata ma mozzafiato monumentalità, esso fu scelto da Vittorio Amedeo II come sua residenza da luglio a dicembre. In quell’epoca, proprio a causa di questa decisione del sovrano, sorsero nei d’intorni anche svariate dimore di nobili, in quanto desiosi di abitare nei pressi del regnante.
Al suo interno troviamo un perpetuo susseguirsi di ambienti di una bellezza incredibile, tutti riccamente decorati, che permettono ai visitatori di fare un salto nel passato nella storia di questo magico complesso.
Da sottolineare è sicuramente lo splendore dell’Appartamento di Vittorio Amadeo II, allestito a metà ‘800 ad opera dal noto scenografo Domenico Ferri. Egli si avvalse dell’aiuto delle abili mani di noti artisti del tempo e insieme crearono una serie di stanze dall’aspetto e dai decori fiabeschi.
Tra le stanze più famose del palazzo troviamo la Camera da Letto e il Salotto della Regina (nati per la sovrana Maria Adelaide) e la particolare Stanza di Toeletta del Re.
Il Castello di Moncalieri si può quindi definire come un insieme variopinto di sfarzi e splendori, il tutto racchiuso e quasi nascosto all’interno di quella fortezza severa e imponente che svetta su una collina in provincia di Torino.
G. Wool (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Storia del Castello di Moncalieri
Il castello fu voluto da Tommaso I di Savoia nel 1200 per costituire la porta d’accesso a Torino sulla via di Asti, infatti crebbe come fortezza per controllare l’accesso da sud alla città.
Fu poi abitato nel corso dei secoli da svariati personaggi di rilievo, molti dei quali apportarono varie modifiche al progetto originale. Tra questi troviamo Vittorio Amedeo I in compagnia della Madama Reale Cristina di Francia (figlia di Enrico IV), che resero la fortezza praticamente l’opera d’arte e d’architettura che possiamo visitare ai giorni nostri. Quest’enorme cambiamento fu grazie al lavoro (di circa 70 anni) di noti architetti del tempo, tra cui Amedeo di Castellamonte, Andrea Costaguta e Carlo Morello.
Delle 4 possenti torri originarie, due furono ricoperte di mattoni nel 1700 ma lasciate visibili, mentre un’altra fu riportata alla luce durante dei lavori di restauro.
In questo settantennio di lavori fu anche modificato e ampliato il parco superiore. Fu inoltre chiamato a corte il famoso Vignon, che realizzò per il castello giardini e giochi di fontane spettacolari.
Nel corso del tempo il maniero divenne luogo di soggiorno, di educazione dei giovani principi e sede del teatro per grandi eventi. Fu infatti molto amato dai personaggi femminili di questa famiglia, tra cui la regina Maria Adelaide e le principesse Clotilde e Letizia.
Poi, facendo un salto temporale al 1997, il Castello di Moncalieri entrò a far parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, in compagnia delle altre residenze sabaude. In quel periodo l’edificio era utilizzato come sede del 1° Reggimento carabinieri Piemonte, in quanto caserma dei carabinieri “maggiore Alfredo Serranti”.
Infine dal 2014 fu preso sotto l’ala di protezione del Ministero per i beni e le attività culturali, che da quel momento lo gestisce come museo.
Moncalieri prov.Torino. Oggi rose in castello
P. Negro (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte)
Il giardino reale del castello
Il parco, che si estende per 10 ettari sulla collina di Moncalieri, si presenta come un giardino all’inglese. Fu voluto come parte integrante del castello, in quanto luogo di delizie per la corte, ed è sede di straordinari esempi botanici che ora ci fungono da modelli della paesaggistica dell’ ‘800. Inoltre vi troviamo la Torre del Roccolo, dove veniva eseguita la caccia detta “alla bresciana”, il laghetto delle Ninfee, la Casa del Vignolante e la Cavallerizza, la più estesa tra tutte quelle delle residenze sabaude.
L’incantevole giardino è attualmente è soggetto a lavori di restauro con lo scopo di recuperare le parti vegetali e architettoniche danneggiate. L’unica parte che non è stata possibile recuperare è stata l’enorme parterre all’italiana, in quanto è in parte occupato dal poligono di tiro dei carabinieri.
Castello di Moncalieri orari
Il complesso è visitabile il venerdì, sabato e domenica dalle 8 alle 18:00, durante i quali è possibile regalarsi un’esperienza tale che solo costruzioni architettoniche del genere sono in grado di creare.
All’interno del Castello è possibile vedere, in totale sicurezza, l’Appartamento di Vittorio Emanuele II, la Cappella Reale e gli Appartamenti delle Principesse Maria Clotilde e Maria Letizia.
Come arrivare
Essendo nelle vicinanze di Torino, il Castello di Moncalieri è facilmente raggiungibile in svariati modi. Per primo troviamo sicuramente l’auto, prendendo la tangenziale Torino Sud per scegliere poi l’uscita Moncalieri.
E’ anche possibile raggiungerlo in treno arrivando alla stazione di Moncalieri, che è ben collegata al capoluogo tramite le stazioni di Porta Nuova, Porta Susa e Lingotto, oltre che a svariate altre nei dintorni.
Come ultima possibilità c’è il bus, tramite cui si può raggiungere il castello scegliendo tra le linee 67, 45, 40, 70 e 39.