Giaveno: il comune più importante della Val Sangone

Circondato dalle montagne della Val Sangone, Giaveno è un comune molto suggestivo e pittoresco, compreso nell’area della Città Metropolitana di Torino. Il suo territorio si stende tra i circa 500 metri d’altitudine del suo centro storico fino agli oltre 2100 metri dell’Alpe Colombino, tra panorami incantevoli e boschi ricchi di fauna selvatica e piante tipiche delle zone montane.

La Val Sangone è una vallata dalle caratteristiche uniche: le sue montagne sono state infatti generate milioni di anni fa dall’incontro tra la zolla africana e quella euroasiatica. Sorgendo dalle viscere della terra, le placche terrestri hanno creato una sorta di “zoccolo roccioso”, che i geologi hanno identificato come Massiccio Cristallino Dora-Maira o Complesso dei Calcescisti. Una zona ideale per chi ama studiare la geologia terrestre, ma anche fare escursioni e stare a contatto con la natura in ogni stagione dell’anno.

Giaveno e la sua storia millenaria

Non essendo mai stata una valle di passaggio, la Val Sangone è stata scelta sin dall’epoca preistorica dalle antiche popolazioni celto-liguri per la sua tranquillità e sicurezza.

La famiglia romana dei Gavii fondò il primo insediamento di Giaveno, chiamandolo probabilmente Vicus Gavensis, come riportato nella Cronaca di Novalesa. Un centro abitato importante e prospero, di cui rimangono visibili solo le tracce di un lastricato nel centro storico e qualche sepoltura nei pressi del Santuario della Madonna del Bussone.

In epoca medievale, il territorio di Giaveno o Iavenno viene donato dal Conte Umberto II di Savoia all’Abbazia di San Michele, diventando un luogo d’incontro dei nobili piemontesi e, di fatto, il primo “parlamento” sabaudo. Il governo dell’abbazia portò notevoli benefici agli abitanti di Giaveno, i quali vennero protetti da una cinta muraria e dotati di uno statuto e governo autonomo.

A partire dal XV secolo e fino all’inizio del Novecento, Giaveno divenne uno dei più importanti centri siderurgici del Piemonte, grazie alla vicinanza con le miniere di ferro di Forno di Coazze, e alla nascita di un’intensa attività tessile e di filatura della seta, della canapa, del cotone e della juta, oltre a una fiorente industria della carta.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Giaveno e la Val Sangone furono teatro di duri bombardamenti e rastrellamenti, in particolare dopo l’8 settembre 1943 e l’adesione alla Resistenza di molti dei suoi abitanti. Un sacrificio che è stato riconosciuto con il conferimento della Medaglia d’Argento al Valor Militare da parte del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel 1996.

Oggi, Giaveno è una città ricca di interessanti monumenti e attrattive turistiche, grazie alla promozione e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali presenti sul suo territorio, tra cui la conservazione della lingua francoprovenzale, una minoranza linguistica riconosciuta dallo Stato italiano con la legge 482/99.

?  Claudio Ciardi dal gruppo Facebook Gite Fuori Porta in Piemonte

Cosa vedere a Giaveno

L’offerta turistica di Giaveno è davvero molto ampia e stimolante, a partire dagli edifici storici e religiosi fino ad arrivare ai percorsi di conoscenza e valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni.

Edifici storici, monumenti e musei

Collegiata di San Lorenzo

La bellissima Chiesa di San Lorenzo è frutto di un rifacimento tardo ottocentesco del precedente edificio secentesco, crollato a causa di una forte nevicata. Sono da ammirare l’incantevole pala d’altare del pittore fiammingo Joseph Ouvertus, realizzata nel 1725, su cui si possono osservare una veduta di Giaveno del XVIII secolo, il Borgo Medievale e il Castello Abbaziale.

Chiesa di Santa Maria Maddalena

La grande Chiesa di Santa Maria Maddalena sorge in Borgata Maddalena, in un luogo dove in precedenza esisteva una piccola cappella. Un bellissimo esempio di edificio religioso in stile barocco, ricchissimo di affreschi, fregi e stucchi di pregevole fattura.

Santuario della Madonna del Bussone

La cappella della Madonna del Bussone risale al XVII secolo e, secondo una leggenda locale, venne edificata dopo il ritrovamento del ritratto della Madonna (in dialetto Bussun) da parte di un contadino di ritorno dai campi.

Il ritratto venne appeso in casa sopra al letto, ma il mattino dopo era scomparso. Il contadino lo ritrovò alla sera nuovamente in un cespuglio e decise di riportarlo nuovamente a casa, ma il ritratto sparì di nuovo. L’uomo, spaventato e confuso, chiese consiglio al Prevosto del paese, il quale raccolse l’immagine dagli arbusti e la portò in canonica, chiudendola a chiave, ma anche in questo caso il quadro sparì.

A questo punto fu evidente che si trattava di un’immagine sacra e vennero poste le prime fondamenta di un santuario, dove poter onorare degnamente l’immagine della Madonna.

Il Mascherone

La fontana del Mascherone è uno dei monumenti più conosciuti di Giaveno, in particolare durante il Festival delle Luci, quando viene utilizzata come sfondo per un videomapping, che racconta la sua storia e le sue numerose vicende.

Venne scolpito nel 1622, in un unico blocco di travertino, da Giacomo Fontana per volere del Cardinale Maurizio di Savoia, allo scopo di abbellire il Parco Abbaziale, seguendo l’esempio dei mostri del Parco di Bomarzo. Nel 1967, venne donato da Emilio Oberto alla città e spostato davanti a Palazzo Marchini, l’odierna sede del Comune.

Il Rotary Club Torino-Val Sangone ha restaurato il Mascherone nel 2018, come testimonia una targa in ricordo dell’evento.

Arco o Torre delle Streghe

Questo edificio molto particolare, simile a una casaforte, un tempo sorgeva in un punto strategico della città per il passaggio delle merci e delle persone ed è protagonista di un’affascinante leggenda popolare. Si racconta che qui vivesse la strega Clerionessa, una donna incaricata dal proprietario di occuparsi delle faccende domestiche, che in realtà si dilettava a preparare intrugli magici con diverse erbe, allo scopo di trovare l’elisir di lunga giovinezza.

Per verificare l’efficacia delle sue pozioni, la strega catturava i poveri passanti e li sottoponeva ad atroci esperimenti, tanto che spesso morivano tra dolori e sofferenze indicibili. A causa delle sue malefatte, la donna venne rinchiusa nelle prigioni del Castello Abbaziale, ma bevendo una mistura di erbe, scomparì improvvisamente.

Da quel momento, ogni 15 giorni, vicino alla Torre delle Streghe iniziarono a sentirsi urla e lamenti, oltre ad apparire degli strani bagliori.

Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone

In una terra tanto martoriata dagli eventi bellici, non poteva che nascere un ecomuseo che li ricordi. Il percorso espositivo racconta la storia di tanti uomini e donne che si sono sacrificati per liberare questa zona del Piemonte dall’occupazione nazi fascista attraverso passaggi e avvenimenti cruciali molto importanti.

Vengono proposti anche itinerari escursionistici nelle località più rappresentative per la Resistenza tra paesaggi e panorami di straordinaria bellezza. Luoghi della memoria, dove coltivare il valore del passato e gli ideali della Resistenza.

Museo del Fungo

Il piccolo Museo del Fungo espone una deliziosa collezione di tavole e modelli di funghi, inseriti nell’ambiente naturale in cui crescono normalmente. Le opere sono state realizzate dal micologo Giancarlo Vinassa, dall’artista Marinella Giai Via e da Mario Strani, appassionato di questi meravigliosi prodotti della natura.

Museo Geologico Sperimentale

La raccolta del Museo Geologico Sperimentale è ospitata negli spazi del CAI di Giaveno, allo scopo di offrire ai visitatori informazioni sul paesaggio e gli ambienti naturali, promuovendo la conoscenza della storia del territorio dal punto di vista geologico e naturalistico.

La collezione, iniziata nel Settecento dal naturalista Carlo Allioni, è stata ritrovata in parte nel 2009 e ora viene curata dal Gruppo di Studi Geologici, che si occupa anche di organizzare mostre, eventi, serate informative e uscite didattiche per scuole di ogni ordine e grado.

Museo Alessandri

Le opere dell’artista visionario Lorenzo Alessandri hanno trovato una collocazione all’interno dei locali della palestra della ex scuola “Anna Frank”.  L’allestimento espositivo ripercorre la vita dell’artista attraverso le varie fasi del suo percorso artistico.

Un artista poliedrico che, oltre ad una notevole produzione pittorica, si è anche dedicato alla letteratura e alla poesia, al teatro, alla fotografia e all’illustrazione. Un talento unico da scoprire e apprezzare nella sua incantevole visione del mondo

?  Veronica De B – dal gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte

Cosa fare a Giaveno

La proposta di eventi e manifestazioni a Giaveno è veramente molto ampia e ricca tutto l’anno:

  • Il Carnevale Giavenese, seppure nato recentemente, è un appuntamento irrinunciabile per adulti e bambini con la grande sfilata di carri allegorici, anche in edizione notturna.
  • Il Festival delle Luci, organizzato per la prima volta a dicembre 2018, illumina l’intero centro storico di Giaveno con proiezioni e luci colorate, rendendo tutto molto affascinante e suggestivo. Il sistema di proiettori viene attivato sia durante le feste natalizie sia in altri periodi dell’anno e in occasione di ricorrenze ed eventi in città.
  • La Maggionatura si tiene nelle settimane centrali del mese di maggio e propone una grande mostra mercato di prodotti agroalimentari del territorio, oltre a piante e fiori, artigianato locale e lavorazioni hobbistiche.
  • Giaveno Città del Buon Pane ha luogo a settembre e coinvolge gli artigiani panificatori del territorio con i loro prodotti tradizionali come la micca, le biove, la mezzana, lo stirotto e i grissini. Durante questo evento è possibile visitare i mulini storici Du Detu e della Bernardina.
  • Festa della Patata di Montagna, questa iniziativa vuole sostenere concretamente l’agricoltura di montagna, attraverso la diffusione di prodotti tipici locali. La manifestazione si tiene a settembre ed è organizzata in collaborazione con il Comune di Giaveno e l’Ufficio Turistico.
  • Fungo in Festa è uno degli eventi clou della città di Giaveno. Si tiene a ottobre, in concomitanza con la mostra micologica, e prevede esposizioni, showcooking, passeggiate e animazioni per visitatori di tutte le età. Grazie a Fungo in Festa, Giaveno è stata definita la “Capitale del Fungo” al pari di altre iniziative come la Fiera del Tartufo di Alba e la Sagra del Peperone di Carmagnola.
  • La Notte Bianca, dagli anni Duemila, anima le estati giavenesi con musica, spettacoli ed eventi enogastronomici nel centro storico cittadino.
  • Festa Patronale di San Lorenzo con straordinari spettacoli pirotecnici accompagnati da mercatini, concerti ed esibizioni artistiche.

Conosci Giaveno? Raccontaci qualcosa di particolare e originale di questa bella città del Piemonte! Ti aspettiamo su tutti i canali social di Gite Fuori Porta in Piemonte.

?  Veronica De B –  Aurelia P dal gruppo Facebook di Gite Fuori Porta in Piemonte

Conosci Giaveno? Raccontaci qualcosa di particolare e originale di questa bella città del Piemonte! Ti aspettiamo su tutti i canali social di Gite Fuori Porta in Piemonte.

Caratteristiche

  • Fiume
  • Interesse paesaggistico e naturalistico
  • Itinerari a piedi
  • Itinerari in bici
  • Itinerari in camper
  • Itinerari in moto
  • Montagna
  • Turismo sostenibile
Piazza Papa Giovanni XXIII - Giaveno