Il Castello di Proh, dove la storia prende vita

Il Castello di Proh si trova tra le colline novaresi, a pochi chilometri da Novara. Un tempo era un luogo di “svago e delizie”, come lo definì Francesco Sforza nel 1400, e oggi sta diventando il centro più importante del nuovissimo progetto Cultural Park delle Colline Novaresi.

La Fondazione UniversiCà, che già gestisce il Polo Museale di Druogno in Val Vigezzo e il Museo Meina sul Lago Maggiore, si sta occupando del recupero e della valorizzazione del Castello di Proh, dopo averlo ricevuto in comodato dagli attuali proprietari. Oltre al Castello, la Fondazione sta portando avanti interessanti lavori di recupero di altre strutture nelle vicinanze per creare un polo culturale di altissimo livello, in cui proporre attività didattiche, educative e di conoscenza della storia e del territorio.

Al momento, il Castello è visitabile solo esternamente, perché sono in corso i lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2020, ma è già possibile partecipare a diverse iniziative culturali ed escursioni guidate alla scoperta dei dintorni e delle colline novaresi.

Un Castello che ha attraversato i secoli

Il Castello di Proh, la cui pronuncia corretta è Prü, è un bellissimo edificio, che ha attraversato ben sei secoli di storia. Sorge in un territorio pianeggiante nella frazione Proh del Comune di Briona, ai piedi dei dolci pendii delle colline novaresi. Secondo alcuni documenti storici, venne edificato sulle rovine di un precedente “castellaccio”, fatto costruire dai Conti di Biandrate, una volta che ebbero ottenuto il feudo da Corrado III di Svevia, all’inizio del XII secolo. L’antica costruzione venne però completamente distrutta nel 1362, durante la guerra tra il Marchese del Monferrato e Galeazzo Visconti.

Verso la metà del Quattrocento, Francesco Sforza volle edificare un nuovo castello, non per scopi strategici o militari, ma per il proprio svago e divertimento. Infatti, a poca distanza, esistevano già altre fortezze amministrate dagli Sforza per scopi militari, a Briona, Barengo e Castellazzo Novarese. Ben presto, l’edificio passò nelle mani del Conti Tornielli di Briona, una nobile famiglia piemontese di origini ungheresi. Ma già verso la fine del secolo, la fortezza venne occupata da Ludovico il Moro, che fece implementare la vicina roggia, a lui ancora oggi dedicata.

Nel 1597, la proprietà venne acquisita dalla Famiglia Caccia, celebri membri del clero e della magistratura lombarda, ma nel 1672 venne acquistata dai fratelli Cattaneo, che poterono così ottenere il titolo nobiliare di Conte.

Nell’Ottocento, il Castello venne rilevato dalla famiglia Fantoni, che lo trasformò in azienda agricola e sul finire del secolo vendette l’edificio e tutte le sue proprietà ai conti Arese Lucini. Dal 1917, la proprietà e tutte le sue pertinenze appartengono alla famiglia Marelli di Milano, che negli anni Sessanta iniziò corpose opere di risistemazione e ristrutturazione degli edifici.

Nel 2020, gli attuali proprietari hanno concesso in comodato il Castello alla Fondazione UniversiCà, la quale si sta occupando di riportare la struttura agli antichi splendori per aprirla al pubblico e renderla parte integrante del progetto Cultural Park delle Colline Novaresi, con cui si vuole valorizzare e promuovere il territorio dal punto di vista storico e turistico.

Una struttura imponente e affascinante

Nel corso del tempo, il Castello è stato più volte ristrutturato, ampliato e rimaneggiato. La sua pianta rettangolare è asimmetrica ed è arricchita da due torri circolari che si innalzano agli angoli della struttura. In passato, si ritiene che fosse circondato da un fossato e avesse due ingressi dotati di ponte levatoio. Per motivi difensivi, tutto l’edificio è circondato da una serie di caditoie a dente di sega, da cui potevano essere gettate pietre o liquidi bollenti, e ha un’altezza uniforme, ad esclusione del tratto tra la torricella d’ingresso e l’inizio del primo fabbricato sul lato orientale.

Come indicato da una targa apposta all’ingresso, il Castello venne restaurato nel 1960, cercando di conservare le forme originarie e ripristinando la torre più alta al lato dell’ingresso principale.

Il Castello di Proh era sicuramente decorato con diversi affreschi, che nel tempo sono purtroppo andati perduti, soprattutto nei lunghi periodi di abbandono. Attualmente, sopravvivono solo un trittico sbiadito sulla parete orientale del cortile, che raffigura una Madonna col Bambino tra i santi, e lo stemma della Famiglia Cattaneo sulla torre sud-occidentale.

? C. G. Borelli (Dal Gruppo Facebook Gite fuori porta in Piemonte) 

Il Progetto Cultural Park delle Colline Novaresi

La Fondazione UniversiCà è nata nel 2010 con lo scopo di valorizzare e promuovere le bellezze storiche, artistiche e culturali del territorio piemontese. Si occupa della realizzazione di progetti didattici, attraverso la riqualificazione di beni storici e artistici, l’allestimento di musei multimediali e la promozione di eventi, ma anche nella creazione di nuove opportunità lavorative per i giovani under 35.

Nel 2013, grazie a un accordo internazionale tra l’Italia e la Svizzera, la Fondazione ha potuto realizzare il Polo Museale di Druogno, utilizzando una parte delle strutture delle colonie montane più grandi d’Italia per creare un museo multimediale che racconta la storia del territorio con collezioni e spazi per mostre ed eventi.

Nel 2015, su richiesta del Comune di Meina sul Lago Maggiore, UniversiCà ha ricevuto in comodato ventennale gli spazi di Villa Faraggiana, dove ha attualmente sede il Museo Meina, con percorsi multimediali riguardanti la salvaguardia della natura e un grande progetto di restauro delle Antiche Serre della Villa, ormai abbandonate da lunghissimo tempo.

Infine, nel 2020 è stato stipulato un accordo con la Famiglia Marelli per la gestione e riqualificazione del Castello di Proh e di tutta l’area circostante, al fine di ospitare il Cultural Park delle Colline Novaresi, un progetto innovativo di rigenerazione culturale e promozione del territorio. All’interno del Castello, troveranno spazio un museo multimediale curato dai giovani della Fondazione, con l’ausilio del giornalista Gianni Dal Bello, ma anche attività culturali, aule per corsi e laboratori, e un’area espositiva per la promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio.

Smart Walking, passeggiate culturali alla scoperta del territorio

Da qualche mese è possibile partecipare alle innovative Smart Walking, passeggiate culturali animate, organizzate dalla Fondazione UniversiCà, che partono dall’area del Castello di Proh e permettono di visitare, accompagnati da un esperto, il territorio che circonda il monumento per scoprirne le bellezze artistiche, paesaggistiche e culturali.

È possibile partecipare alle passeggiate tutti i venerdì pomeriggio su prenotazione. Uno storico del clima accompagna i visitatori su un facile tragitto di circa un’ora, lungo il quale si possono ammirare straordinarie bellezze architettoniche e incantevoli paesaggi naturali, ma si possono anche ascoltare interessanti racconti sul clima e sulla storia del territorio. Si tratta della prima iniziativa del progetto Cultural Park delle Colline Novaresi, a cui faranno seguito altri eventi e manifestazioni.

Su richiesta e per gruppi o comitive, le visite vengono organizzate anche durante i week end.

Un progetto di valorizzazione sicuramente innovativo, che mette al primo posto il territorio e tutte le sue straordinarie bellezze.

Info utili per visitare il Castello di Proh

Il Castello di Proh si trova in Via per Oleggio 9 in frazione Proh del Comune di Briona (NO).

Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito internet www.castellodiproh.it, contattare la Fondazione UniversiCà al numero 0321 231655 oppure scrivere all’indirizzo email info@castellodiproh.it.

? Credit Photo Castello di Proh

Caratteristiche

  • Interesse storico, artistico e culturale

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