Azienda Agricola Gozzelino Sergio
Gozzelino: In Vigna dal 1886, Produttori dal 1914
Una storia di tradizioni, impegno e passione.
La famiglia Gozzelino ha iniziato a coltivare vigneti nel 1886, quando le terre appartenevano ai marchesi Asinari, rinomati viticoltori del castello di Costigliole. Nel 1914, con l’acquisto dei primi terreni, inizia la storia dell’azienda Gozzelino, che negli anni si è ampliata fino a raggiungere gli attuali 30 ettari di proprietà.
Oggi, giunta alla quinta generazione, l’azienda continua a crescere, abbracciando nuovi settori di mercato come ristoranti, enoteche e vinerie, sia in Italia che all’estero, accanto alla tradizionale e affezionata clientela familiare.
La cantina Gozzelino, nel segno della tradizione, rimane sempre aperta per chi ogni anno viene ad acquistare il “suo” vino, mantenendo un legame speciale con i propri “amici consumatori”.
La qualità dei vini Gozzelino nasce prima di tutto in vigna, grazie alla terra e al clima ideali di questa zona del Piemonte, riconosciuti per una viticoltura di alto livello apprezzata in tutto il mondo. Con passione e senso della misura, la famiglia Gozzelino ha progredito negli ultimi trent’anni, i più creativi nella storia della viticoltura, con la volontà di vivere al meglio questa e le prossime generazioni sulle alte pendici del Bricco Lù a Costigliole d’Asti.
Il Bricco Lù
Il Bricco Lù è un luogo di grande fascino, con un panorama mozzafiato che abbraccia le ultime colline del Monferrato, aprendo la vista verso la Langa, il Roero e, nelle giornate più limpide, fino ai primi sentori dell’Appennino Ligure. Di giorno, offre uno scenario emozionante, mentre di notte si trasforma in un romantico trampolino verso le stelle. Per molti, è un luogo ricco di leggende che ancora oggi riempiono di suggestione le storie di antichi racconti. Al Bricco Lù ha sede l’azienda Gozzelino e buona parte dei loro vigneti.
Le leggende del Bricco Lù
Un’antica leggenda narra di Poldo, un giovane sfortunato che viveva in un cascinale del Bricco Lù. Poldo era innamorato di Gentucca, una bellissima fanciulla. Quando Gentucca raggiunse l’età da marito, molti erano i pretendenti. Il padre della fanciulla, incerto su chi scegliere, decise di convocare tutti gli aspiranti alla mano della figlia per la fiera di San Lorenzo dell’11 agosto, promettendola in sposa a colui che si fosse presentato con la migliore coppia di buoi.
Poldo, essendo povero e non sapendo a chi chiedere aiuto, nella disperazione invocò il diavolo, che apparve. Stretto il patto, Poldo si ritrovò subito in mezzo alla fiera con la più superba coppia di buoi, aggiogati a un rosso carro e con un “pungolo d’oro” in mano. Poldo sposò Gentucca e la portò nella sua casa al Bricco Lù, dimenticando il triste patto.
Trascorso un anno, nella notte di San Lorenzo, il diavolo tornò per esigere l’anima che Poldo gli aveva promesso. Il silenzio della notte fu rotto da un boato, e una voragine inghiottì Poldo, i buoi stregati, il carro e il “pungolo d’oro”. Gentucca, folle di dolore, morì, ma il suo spirito inquieto ritorna ogni notte di San Lorenzo, cercando lo sposo rapitole dal demonio.